CAPITOLO 6

413 61 64
                                    

Buongiorno 😘

ALESSIA

«Ciao Papà!»

Abbraccio mio padre Italo che mi stringe forte al suo petto.

Dopo la morte di Anita, lui e mia madre non sono riusciti a superare il lutto insieme, così, hanno divorziato e mio padre si è trasferito qui a Roma dove lavora come muratore.

«Buongiorno Italo.»

Abbraccia anche Federica.

«Venite, ho sistemato la vostra cameretta.»

Abita in affitto in una palazzina a Roma vicino al liceo che frequenteremo da domani.

Sorrido guardando la scrivania bianca piena di libri.

«Tua madre mi ha già telefonato nove volte» afferma seriamente.

«Le hai risposto?»

«Sì, le ho detto che sei arrivata e stai bene.»

«Grazie papà! Dopo la chiamo.»

«Claudia sarà molto contenta di aiutarvi nella nuova scuola.»

«Sì, certo!» borbotto stranita.

Claudia è la mia sorellastra, figlia della nuova compagna di mio padre, si è messo con lei due anni fa ma ancora non vivono insieme.

Mi sorride e mi bacia sulla fronte.

«Sicuramente sono loro» dice sorridendo dopo che qualcuno citofona alla porta.

Si allontana ed esce dalla mia cameretta, mentre io resto qui e apro la mia valigia.

Il mio sguardo scivola sulla foto che mi raffigura insieme a Dylan e Federica.

«Lo mangi con gli occhi» dice la mia amica divertita.

«Smettila!» le do una gomitata.

«Ho solo il bisogno di ritrovarlo per scusarmi con lui.»

«Hai visto la sua ultima storia su Instagram?»

«Sì» sussurro.

«Hai visto che era seminudo?»

«Ehm, sì e ha tante follower.»

Ci fissiamo sconsolate.

«È troppo bono» afferma la mia amica.

«Smettila! Ricordati che voglio incontrarlo solo per scusarmi con lui!» dico scontrosa.

«Oh, ciao sfigata!»

La voce odiosa di Claudia arriva alle nostre spalle.

«Ciao Claudia» borbotto stranita.

«E questa stronza chi cazzo è?» domanda Federica a voce alta e lei la fissa scontrosamente.

«Che razza di linguaggio usate voi del sud?» chiede l'altezzosa.

La fisso dalla testa ai piedi, è bellissima, alta, bionda, un corpo esile e atletico, ci siamo viste pochissime volte, nelle quali, non siamo mai andate d'accordo.

«Oh! Mia cara! Ma lasciati guardare.»

Lisa, la compagna di mio padre, entra con il suo solito sorriso finto e impostato, la bocca rifatta, i capelli tinti di un rosso fastidioso.

Mi stampa due baci sulla guancia.

«Oh, tesoro, dai forza, cambiati e vieni con me, andiamo a fare shopping.»

La fisso, mi fissa.

«Che cos'hanno i miei jeans che non va? »chiedo stupita.

«Tesoro, qui non sei in Calabria, non puoi andare in giro per la capitale vestita da contadina» afferma ridendo Lisa.

Sbuffo e fisso mio padre che mima il gesto di portare pazienza.

«Dai, vi aspettiamo in sala» dice mentre esce dalla mia stanza insieme a mio padre.

Claudia si guarda intorno, si siede sul mio letto singolo e accavalla le lunghe gambe.

«Mettiamo subito bene in chiaro le cose! A scuola cercate di starmi lontano.»

Mi guarda schifata dalla testa ai piedi.

«Ma perché hai i capelli tinti di biondo e le ciglia nere? Sembri un uomo!» dice facendo una smorfia con la bocca.

«E tu perché sei così stronza?»  controbatte Federica.

Claudia sospira e la evita.

«Va bene, mi auguro di sistemarti prima di farti conoscere ai miei amici.>>

«Non mi interessa conoscere i tuoi amici» borbotto.

«Meglio così!»

Si alza sotto il nostro sguardo sbigottito ed esce dalla mia camera ancheggiando con i fianchi.

«Quella lo prende in culo fidati di me» mormora Federica.

«Quella lo prende in culo fidati di me» mormora Federica

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
VITE SEGNATEWhere stories live. Discover now