CAPITOLO 22

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Buongiorno 😘

DYLAN

Lo so che si sente ferita, che è arrabbiata con me.

«Non volevo che ti capitasse questo incidente» dico.

«Lo so benissimo, dico sul serio Dylan, non c'è bisogno che ti scusi con me, voglio solo dimenticare tutto.»

Dimenticare tutto?

«Cosa vuoi dire?»

«Probabilmente lascerò la scuola e tornerò in Calabria in modo tale che, entrambi, riprenderemo in mano le nostre vite lontani.»

«Vuoi davvero allontanarti da me?» domando facendola sobbalzare.

«A questo punto, penso che sia la soluzione migliore» risponde.

«Va bene, se è questa la tua decisione l'accetterò ma prima permettimi di darti delle spiegazioni.»

Tento di accarezzarla di nuovo ma il suo sguardo truce mi blocca.

«Non osare toccarmi con quelle mani che hanno toccato lei!» dice seriamente.

Mi blocco, beh, in effetti ha ragione, non mi sono neanche lavato.

«Okay, non ti tocco ma lasciami spiegare, ti prego.»

Mentre tento di parlare, la porta si spalanca è Daniele.

«Stanno arrivando i dottori, devo riportarla subito in camera.»

«Non abbiamo ancora finito.»

«Mi dispiace Dylan, ma devo riportarla in stanza.»

Guardo Alessia.

«Promettimi che parleremo.»

«Io non devo prometterti nulla» risponde seriamente.

«Ti prego.»

«Infermiere possiamo andare.»

Si rivolge a Daniele senza darmi una risposta, ma io blocca la carrozzella e la fisso.

«Promettimi che parleremo!»

«No!» ribatte.

«Allora non uscirai da qui.»

«Come?»

«Dylan ma che cazzo dici? Finiremo tutti nei guai, devo riportarla ora nella sua stanza» afferma Daniele ma io fisso lei che sospira.

«Va bene, poi parleremo ma adesso spostati.»

ALESSIA

Sono sdraiata sul mio letto e osservo il soffitto illuminato dalla luce di cortesia.

Io non lo capisco, ma cosa vuole da me? Ora dovrei ascoltarlo? Stare ai suoi comodi?

Prendo il mio cellulare che si illumina, un messaggio.

Lo leggo e lo fisso stupita.

"Buonanotte. Dylan."

Mi ha mandato un messaggio? Beh almeno ho il suo numero di telefono.

Sbuffo spazientita e non rispondo.

Un altro messaggio?

Lo leggo.

"Ciao Candy Candy, ho saputo del tuo incidente e mi dispiace molto.

Quando ti dimetteranno mi farebbe piacere uscire con te. Manuel."

"Ciao Manuel, ti ringrazio per avermi pensato, buonanotte."

DYLAN

Fumo la mia sigaretta, e resto intento sotto la finestra che la ospita.

«Ehi?»

Mi volto, e vedo Mustafa insieme a Federica.

«Fede! Ciao, l'hai vista?»

«Sì, uscirà tra poco.»

«Bene, io devo parlare con lei e...»

«Dylan, aspetta! Suo padre è venuto a prenderla ed è arrivata anche sua madre dalla Calabria.»

Mi blocco e lo fisso.

"Maledetti assassini! Andate via dal paese altrimenti vi ammazzerò con le mie mani."

Riesco ancora a sentire le sue grida di odio e di dolore nei nostri confronti.

Piego il capo e fisso l'erba bagnata a terra.

«Andiamo Dylan, sono due giorni che sei qui fuori, torna a casa, vai a farti una doccia...»

«Va bene» rispondo mortificato.

«Va bene» rispondo mortificato

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⏰ Última actualización: Dec 11, 2023 ⏰

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