CAPITOLO 17

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Buongiorno a tutti  

  ALESSIA

Sorrido contenta mentre metto nello zainetto due panini e due bibite.

«Tesoro, cosa fai?»

Sobbalzo e sento la voce di mio padre dietro di me.

«Papà, scusa ti ho svegliato» mormoro.

«Alessia, è domenica e sono le quattro del mattino.»

«Papà...ecco...io...»

«Dove devi andare?»
«In centro con gli amici...»

«E come mai Federica dorme? Alessia, cosa stai combinando?»

Emetto un intenso respiro.

«Sto aiutando un amico, si allena per uno sport.»

«Un amico? Per uno sport?»

«Sì...ehm...»

«È il tuo fidanzato?»

Fisso mio padre, e divento rossa. Dylan il mio fidanzato? Santo cielo, perché il mio cuore batte così forte?

«No!»

«Alessia ascoltami, lo so che tu non sei Anita ma sai benissimo come la pensiamo io e tua madre. Quando ti innamorerai dovrai farci conoscere questo ragazzo.»

«Certo papà! Adesso è tardi devo andare.»

E così i giorni passano, io e Dylan passiamo tutti i momenti liberi ad allenarci. A scuola ci addormentiamo e veniamo messi in punizioni fuori dall'aula.

Ormai sembra una cosa normale, la mattina presto, dalle quattro alle sette ci si allena e poi a lezione.

Mentre percorriamo l'ennesimo giro, mi fermo esausta, e poso le mani sulle ginocchia.

«Tutto bene?»

Si piega vicino a me.

«Sì! Scusami! Non sono tanto in affinità con l'attività sportiva» sussurro mentre lui mi fissa da vicino e lo guardo di rimando.

«Che c'è?»

Scoppia a ridere portandosi la mano sulla pancia.

«Cosa ridi?» sbraito adirata.

«Alessia, ti prego...torna con il tuo colore naturale.»

«Parli dei miei capelli?»

«Sì, sei ridicola così bionda con queste sopracciglia.»

Serro le labbra e gli do uno scappellotto in testa.

«Facciamo così! Tu vinci l'incontro e io tornerò al mio colore naturale.»

«Ehi! Un incontro solo fatto di scommesse» commenta divertito.

«La vita è una scommessa Dylan!»

«Lo so Alessia, lo so!»

DYLAN

Spalanco gli occhi e mi alzo velocemente, il mio cellulare vibra come ogni giorno. Alessia mi invia il messaggio per il buongiorno e per farmi alzare. Ormai è diventata un'abitudine messaggiare con lei.

In questo mese, con Claudia non mi sono mai né visto né sentito. Fabrizio mi vieta ogni tipo di distrazione nel periodo dell'allenamento.

ALESSIA

Tutta la scuola è riunita all'interno di una sala comunale dove è stato allestito un ring.

«Fatti più in là!»

Claudia arriva e mi pesta un piede. Poco dopo arrivano gli amici di Dylan, Mustafa e Federica.

«La palestra della scuola è pronta, la mega festa in onore di Dylan sarà un vero successo.»

«Se non vincerà non ci sarà nessuna festa.»

Tutte le persone commentano così senza pensare minimamente al suo stato d'animo, scommetto che si sentirà stressato. Mi alzo dal mio posto e svolto l'angolo per arrivare ai bagni, ma nel corridoio vedo Manuel con un gruppo di ragazze.

Abbasso lo sguardo e cerco di passare inosservata.

«Ehi? La mia piccola Candy Candy!»

Non gli rispondo ma mi sbarra la strada.

«Che vuoi?» chiedo infastidita.

«Perché sei arrabbiata con me?» impone con l'aria mortificata.
Emetto un intenso respiro.

«Non sono arrabbiata con te ma non mi va che mi usi per provocare Dylan.»
«Provocare Dylan? Tu mi piaci sul serio» afferma fissandomi negli occhi.

«Io ti piaccio sul serio?» commento stupita.

«Sì...mi piace e desidero realmente uscire con te.»

DYLAN

Esco dal bagno insieme a Fabrizio, quando svoltiamo l'angolo, vediamo Manuel insieme ad Alessia che parlano tra di loro.

Mi fermo sotto lo sguardo perplesso del mio allenatore. Una strana sensazione di impotenza, mischiata con la rabbia e il timore di non saper gestire la mia gelosia, si impossessano di me, facendomi passare per la testa delle idee malsane, come quella di correre da loro, massacrare quel coglione e litigare con lei, anche solo per sentirla inveire contro di me e tenerla lontana da Manuel.

«Andiamo?» chiede Fabrizio.

«Sì.»

Ci dirigiamo verso di loro, perché  è l'unico passaggio per entrare in sala.

ALESSIA

Mentre parliamo vedo avanzare Dylan con Fabrizio.

«Alessia!»

Mi chiama facendomi sobbalzare.

«Sì.»

«Andiamo!» dice sorpassando Manuel.

«Arrivo, parlo un momento con lui e vi raggiungo» rispondo.

Resto stupita quando Dylan allunga il braccio mi prende dalla mano facendo incatenare le nostre dita e mi porta con lui.

Il mio cuore batte fortissimo, mi sembra di volare, la sua mano è molto più grande della mia, è calda e mi trasmette una piacevolissima sensazione. Non lo so cosa mi succede ma sento un forte magone formarsi dentro di me, deglutisco più volte per cacciare via le lacrime che rischiano di uscire da un momento all'altro.

Ho la consapevolezza di amarlo, sì, lo amo e questo mi fa sentire terribilmente in colpa per Anita. Stringo con forza la medaglietta d'oro che porto al collo, a forma di angelo che rappresenta mia sorella.

Perdonami sorellona ma io lo amo...e se dovesse vincere l'incontro gli dichiarerò i miei sentimenti.

In questi giorni ci ho pensato intensamente, se un giorno io e lui dovessimo realmente frequentarci come la prenderebbero i nostri familiari? Malissimo.

Lo so che tutto questo sentimento è sbagliato e contorto ma adesso ho solo la voglia irrefrenabile di godermelo! Chiedo forse troppo?

Alessia, ha deciso di rivelare i suoi sentimenti a Dylan. Come la prenderà il ragazzo? Ammetterà anche lui di amarla o tenterà di tenerla lontana? E Manuel? Continuerà a corteggiare la ragazza?

 Come la prenderà il ragazzo? Ammetterà anche lui di amarla o tenterà di tenerla lontana? E Manuel? Continuerà a corteggiare la ragazza?

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