Samuele Bassi è stato condannato per la morte di Anita, la sua fidanzata di soli vent'anni.
Dylan Bassi aveva solo dieci anni quando è stato costretto a lasciare la Calabria e trasferirsi a Roma perché etichettato come il fratello dell'assassino e a...
«Non possiamo» sussurra a fior di labbra mentre passa la lingua sulla mia bocca.
«Perché no?» rispondo a voce bassa.
«Lo sai perché...siamo sbagliati insieme»
«Non è vero...»
Sospira rumorosamente, e quasi con violenza preme la bocca sulla mia, rincorre avidamente la mia lingua, iniziamo a baciarci con una passione immensa, negata, repressa che mette paura ad entrambi.
Il contatto è talmente passionale che i denti quasi si scontrano per l'intensità del momento.
«Stiamo facendo una cazzata!» afferma mordendo il mio labbro inferiore.
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«A me piace questa cazzata» ribatto avvolgendo le braccia intorno al suo collo per poi baciarlo di nuovo con passione e rabbrividisco quando sento le sue mani scivolare dietro alla mia schiena e stringermi contro il suo corpo possente.
I nostri respiri diventano intensi e riesco a sentirli nonostante il suono alto della musica tecno che rimbomba nella sala della palestra.
All'improvviso lui alza una mia gamba e la porta dietro alla sua vita per posarsi tra le mie cosce e mostrarmi il desiderio che ha nei miei confronti.
Rabbrividisco quando la sua mano sfiora le mie mutandine e le dita si intrufolano all'interno.
DYLAN
Ha una fragranza di frutti rossi composto da bacche di vaniglia, limone e lamponi con note acquatiche e bergamotto che rilasciano un fondo di caramello, muschio e bacche di orchidea e lasciano una sensazione unica del profumo della terra del sud. Dolce e leggero come la persona che lo indossa.
Sto cedendo alla tentazione, sto afferrando quel frutto proibito perché non riesco più a trattenermi.
La bacio con passione prendendo il respiro dalla sua bocca, la musica tecno aleggia nell'intera sala, la gente balla, si diverte, beve, mentre noi, siamo dietro ad una tenda che ci copre a malapena, e assecondiamo i nostri impulsi sessuali.
Quando passo le dita sulle grandi labbra, emette un sospiro intenso e posa la fronte sul mio petto, come se attendesse la mia prossima mossa e quando premo leggermente le dita, lei si irrigidisce ma non indietreggia.
«Guardami» dico con il cuore che mi batte troppo forte.
Che cazzo è questa sensazione intensa che sento per lei.
Alza lo sguardo, ha gli occhi lucidi, sinceri e imbarazzati.
«Non l'hai mai fatto?» domando.
«No», risponde e quel mio dannato cuore batte ancora più energicamente.
