27. Conseguenze (I)

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Il motivo per cui Nathan aveva diffuso le dichiarazioni e pubblicato gli accordi segreti e i filmati, era chiaro: desiderava che ogni cittadino sapesse come erano andate le cose, ma soprattutto voleva impedire agli alti papaveri della politica di nascondere le prove.

Quello che il ragazzo non aveva previsto, però, era la reazione della gente.

Se una certa minoranza di persone poteva forse condividere il punto di vista dei congiurati, e magari persino ammirarli, vi era una moltitudine di cittadini, in gran parte giovani, che non riusciva a tollerare un simile comportamento. Gli animi si riscaldarono in fretta, fino a farsi bollenti.

Due giorni dopo la conferenza stampa di Nathan, attivisti mascherati imbrattarono le vetrate della Mayer's Chemicals e della E.U. Robotics and Cybernetics, mentre qualcuno vandalizzò la casa del direttore di quest'ultima.

Tre giorni dopo, un gruppo di manifestanti per i diritti dei malati si scontrò con il corteo indetto da un'associazione promotrice del primato dei lavoratori umani sulla manodopera artificiale. Dopo essersi picchiati tra loro, gli attivisti finirono per unirsi in un unico gruppo, che prese d'assalto i depositi in cui venivano conservati e ricaricati i robovigili e gli androidi operai, rei di essere lo strumento dei cospiratori. Ne fecero a pezzi una buona metà, prima che alcuni operatori umani intervenissero con dei soffiatori ad alte prestazioni, disperdendo la folla.

A una settimana di distanza dal discorso di Nathan, erano scoppiati disordini in ogni parte della città. Qualcuno aveva dato fuoco alla villa del segretario per i diritti umani, mentre la moglie e la figlia del presidente dell'associazione industriali di Eurasia-2 erano state rapite per alcune ore e selvaggiamente picchiate.

I robotaxi venivano intercettati e fatti a pezzi. Se a bordo vi era un ricco, nel migliore dei casi veniva spogliato e pestato.

I droni per la raccolta dei rifiuti vennero abbattuti e dati alle fiamme, accusati di essere lo strumento con cui i "padroni" avrebbero diffuso la nuova epidemia.

Scoppiarono violenti scontri tra bande armate per il controllo delle serre, mentre la psicosi collettiva portava la gente a fare scorta di cibo e acqua e a tapparsi in casa.

Una versione modificata della "M" dei Mayer, disegnata dentro un cerchio in modo simile al vecchio simbolo degli anarchici, cominciò ad apparire, dipinta in vernice rossa o nera, ad ogni angolo di strada. Uno stemma sotto il quale si riunivano soprattutto – ma non solo – i figli dei servitori e degli artigiani, che lì potevano proclamarsi uguali agli altri, ed erano pronti a mettere a ferro e fuoco la città, pur di ottenere pari trattamento e opportunità rispetto ai loro coetanei di più nobile discendenza.

Chiunque indossasse una divisa o un distintivo, in quanto servo del sistema che legittimava e fomentava la diseguaglianza, rischiava di fare una brutta fine. Qualsiasi androide governativo a portata di queste bande di rivoltosi, veniva distrutto, e i suoi resti venivano appesi ai lampioni, in modo simile alle teste dei nemici che, in epoca medievale, sovente erano esposte in cima alle picche.

La protesta infuriò, sempre più violenta, facendosi espressione di un malcontento e di una sfiducia diffusi, di un odio verso i pochi ricchissimi da parte del ceto meno abbiente.

Nove giorni dopo l'arresto di Edgard Flynn, il consiglio cittadino rassegnò le dimissioni in massa, e proclamò nuove elezioni.

E Allison si svegliò.

***

Dopo il fallito attentato, e vedendo cosa stava succedendo in città, Nathan aveva deciso di trasferirsi in pianta stabile alla clinica, con la scusa di essere presente per ogni evenienza.

Nessuno si era opposto a quella decisione; del resto, come aveva scoperto da poco, Allison era orfana e sembrava non avere parenti. Probabilmente, quando si era riferita alla sua famiglia, aveva inteso riferirsi ai suoi servitori, che infatti si alternavano a vegliare su di lei, nonostante uscire di casa fosse sempre più pericoloso.

Aveva riflettuto a lungo sul modo in cui le si sarebbe rivolto, nel caso lei avesse ripreso conoscenza. Aveva fatto e disfatto mille discorsi nella sua testa, aveva scelto l'approccio migliore, le cose da dire. Aveva perfino diversi modi per proseguire la conversazione, a seconda di quello che lei avrebbe risposto.

Quando gli puntò gli occhi addosso, però, l'unica cosa che riuscì a proferire fu un banale: «Hey.»
«Che ci fai qui?»
«Aspettavo che tornassi.» "Non potevo stare senza di te". Perché non riusciva a dirlo?
«Sei stato qui per tutto il tempo?»
«Solo da un certo punto in poi. Avevo un paio di cose importanti da fare prima, e poi c'era qualche conto in sospeso con mio padre.»
Lei trasalì. «Com'è andata? Anche se il fatto che tu sia ancora vivo mi sembra un buon segno.»

Nathan le riassunse le sue scoperte sul gel disinfettante e sul Morbo Blu.

Allison s'infuriò al punto che tre droni infermieri intervennero con l'intento di sedarla, e solo le rassicurazioni di Nathan riuscirono a farli desistere.

La donna si sforzò di mantenere un tono di voce adatto al luogo in cui si trovava. «Quel maledetto bastardo! Gli sfascerò la testa con le mie mani! A lui, e a tutti gli altri vecchi porci.»

«Aspetta. C'è ancora molto da raccontare.»

Così Nathan la ragguagliò anche sul suo confronto con Prima Scelta e sulla morte dell'amica di cui non conosceva il nome, sullo scontro con Edgard, sulla diffusione del video, sull'arresto dei cospiratori e sull'attentato scampato per un soffio.

«Ti succedono cose interessanti quando sei da solo, non c'è che dire.» commentò lei, sorridendo. Poi si rabbuiò, pensando all'amica scomparsa. «Povera cara. Speravo di poterle dare un futuro migliore. Stavo cercando di farle ottenere un'identità digitale per portarla a casa mia, con gli altri. Ma non ho fatto in tempo.»

«Signorina Allison» interloquì Bubi «se mi consentite, ho preparato un breve documentario che riassume quanto è accaduto in città in seguito all'arresto del signor Flynn.»

Senza attendere conferma, il minuscolo androide cominciò a proiettare su una parete le immagini dei disordini, i titoli degli ologiornali, i fatti di cronaca salienti.

La donna portò una mano alla bocca, attonita.

In tutto ciò, Nathan non riusciva a saziarsi della sua vista. Come aveva potuto trattarla a quel modo, il giorno in cui l'aveva conosciuta? Era davvero molto bella e, adesso, quel mento sporgente non solo non gli sembrava più così sgradevole ma, al contrario, trovava che fosse in linea col suo carattere deciso e la sua determinazione, così come le guglie aguzze e le gole frastagliate sono parte della maestosità di un paesaggio montano e, al tempo stesso, ne testimoniano la pericolosità.

Era così assorto in quella contemplazione, che quasi non si accorse che il filmato si era concluso.

BAZZA DI TORDO 2172Where stories live. Discover now