35.1 - Give me all of it, I need all of it to myself

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"Non è amore, è desiderio d'evasione,Fingiamo e scopiamo Finché ci smarriamo nella perversione Diventando pura ossessioneChe si confonde per amoreE finiamo per creare solo distruzione

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"Non è amore, è desiderio d'evasione,
Fingiamo e scopiamo
Finché ci smarriamo nella perversione
Diventando pura ossessione
Che si confonde per amore
E finiamo per creare solo distruzione."

Ayane-Sensei

Ayane-Sensei

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Terrore.

Non avrei mai pensato che avrei provato una tale sensazione di timore, agitazione e agonia per qualcuna che non fosse Amelie. Non lo avrei mai creduto possibile, eppure... eccola lì, la ragazzina più irritante e fastidiosa che avessi mai conosciuto in vita mia, che si aggirava con sguardi fugaci nella sala adorna di persone vestite di tutto punto, con finti sorrisi dipinti sulle labbra e pessime intenzioni nelle menti perverse, contorte e depravanti. Non riuscivo a rilassare i nervi, vedendo com'era una calamita per gli occhi di ogni individuo in questa sala cupa e dalle tinte rosse come il sangue. Non riuscivo a respirare.

La gente che la stava guardando...
Non prometteva nulla di buono.
Nessuno qui si salvava, nessuna eccezione. Conoscevo ogni singolo nome e volto degli individui qui presenti. Solo la piccola Afrodite si salvava qui dentro, l'unico sprazzo di luminescenza in un oceano di tenebre. L'unico fiore lindo e profumato in mezzo a un giardino di piante marce e fiori appassiti. Lei risplendeva ai miei occhi anche con quel fare accondiscendente e succube che stava recitando con abilità superiori a quelle che avevo pensato, generando una stupenda e più che credibile messinscena.

Agitazione.

La cosa che però non mi stava bene era che la ragazzina che non voleva saperne di uscire dalla mia mente, si ritrovava mezza nuda in mezzo a un branco di belve affamate di carne e assetate di sangue scarlatto. Non riuscivo a ignorare gli occhi che si posavano sul suo corpo e la divoravano senza farsi scrupoli, facendo favorire le più sconce e depravanti fantasie.

Solo io potevo farle qualcosa del genere. Solo io potevo immaginarla in quel modo. Anche se non era mia... nessun altro avrebbe dovuto guardarla in quel modo. Il solo pensiero e il ricordo che Kai, il mio caro fratellino, l'avesse toccata con quelle mani luride e la avesse scopata nella bocca... mi faceva andare il sangue al cervello.

The Serpent of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora