capitolo 6

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Mi sveglio sentendo qualcuno che mi accarezza i capelli. Io mi rilasso a quel tocco e mormoro cose incomprensibili.

-aspetta... qualcuno mi sta toccando.. Cazzo!! - penso e mi metto seduta di scatto guardandomi intorno nella camera.

Noto vicino a me uno dei miei fratelli, Nicholas.

"Ehi piccola, va tutto bene" dice dolcemente cerca di toccarmi il braccio ma io mi scanso e mi alzo dal letto.

"Come mai sei qui?" chiedo con un piccolo sorriso, cercando di fargli dimenticare ciò che ha visto.

"È ora di cena" dice sospettoso e cercando di avere con contatto visivo con me, non riuscendoci.

"Oh ok, solo un attimo che mi cambio" e vado in bagno.

-cazzo come sono grassa- faccio una faccia disgustata davanti allo specchio, e mi dirigo alla cabina armadio collegata al bagno.

mi metto questo 👆 e mi dirigo nella sala pranzo, che perdendomi varie volte, riesco a trovare

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mi metto questo 👆 e mi dirigo nella sala pranzo, che perdendomi varie volte, riesco a trovare.

Entro nella sala da pranzo e sentendomi arrivare tutti si girano verso di me e mi sorridono, tranne Matthew che guarda altrove.

-a quel ragazzo non piaccio proprio- penso.

"Buonasera" dico imbarazzata, dirigendomi verso il tavolo e sedendomi tra Nicholas e Noah, di fronte a me c'è Matthew.

"Non hai caldo con questa felpa?" sussurra al mio orecchio Nicholas.

si cazzo, sto morendo!
volevo rispondere, ma ovviamente..

"No tranquillo" faccio un sorriso per rassicurarlo, non ci riesco ma lui decide di lasciar perdere.

In quel momento arrivano le cameriere che posano davanti a ciascuno un piatto pieno di cibo.

-cazzo, non riuscirò nemmeno a mangiarne un quarto- penso disperata.

"Buon appetito" dicono tutti per poi iniziare a parlare tra di loro. Io inizio a mangiare ma poi sento parlare Matthew di fronte a me.

"Ma quanto mangi? Sembra che non lo fai da settimane" dice per poi fare una piccola risatina finale. Stavo per mangiare un pezzo di carne, ma fermo la forchetta a mezz'aria e la riposo del piatto. Faccio un respiro profondo, pessima idea, le mie costole si stanno facendo sentire.
Faccio un gemito di dolore e abbasso la testa.

"Ehi tutto bene?" chiede Nicholas.
Io annuisco e mi alzo.

"Vado in camera mia, buona serata" dico e mi inizio a dirigere verso l'uscita.

"Non solo hai avuto una vita facile ma ora te la prendi anche per poco" dice Matthew guardandomi con un sopracciglio alzato.

-mi ha rotto il cazzo- penso e mi dirigo verso il mio posto di fronte a lui, sbatto le mani sul tavolo e mi ci appoggio.

"Una vita facile? IO?! Tu non sai un cazzo di me, nessuno di voi sa un cazzo di me e di tutto ciò che ho subito da quando sono nata: Gli abusi di John e dei suoi amici, le violenze e i pestaggi da parte di John e da mia" madre" " mimo le vorgolette con le mani per poi rimetterle sul tavolo.

"Sono stata picchiata per qualsiasi cosa, pur non avendo fatto niente. Mi ritrovavo ogni sera nel mio stesso sangue, e mia madre, la persona che doveva proteggermi, rideva mentre John mi pestava. Non mi davano mai da mangiare, mangiavo solo una barretta di cioccolato al giorno, solo perché me le compravo da sola, altrimenti non mi mangiavo nemmeno quella.
Avevo solo 10 anni... 10 anni e ho dovuto subire abusi da parte di John e anche dai suoi amici." dico la parte finale con la voce spezzata, cercando di trattenere le lacrime.

"Quindi mentre tu ti trovavi qui, con una famiglia che ti amava e ti supportava, io ero lì a soffrire. Quindi ora rispondimi tu Matthew, chi è che ha avuto una vita facile? " finisco il discorso e scende una lacrima traditrice dai miei occhi.

"Detto questo, buonanotte a tutti" dico con la voce spezzata e mi dirigo verso camera mia.

my mafia family Where stories live. Discover now