capitolo 15

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POV'S REBECCA.

È da una settimana che ho scoperto che fanno parte della mafia, e la mia vita sta andando a gonfie vele. C'è solo un piccolo problema: ho una brutta sensazione.

Ogni volta che avevo delle brutte sensazioni succedeva sempre qualcosa di brutto.

Spero vivamente di sbagliarmi.

Ci troviamo tutti a tavola e stiamo parlando tra di noi quando mio padre, attira l'attenzione di tutti.

"Ragazzi vi volevo informare che il resto della famiglia arriverà dopodomani" dice nostro padre. Sento molte urla di felicità.

"Resto della famiglia?" Chiedo io confusa.

"I cugini, zii e nonni. Ci divertiremo un sacco, sorellina" dice Daniel.

"Va be dai, significa che non sarò l'unica femmina" dico io disinvolta e rilassata dopo la rivelazione.

"Mi dispiace deluderti, Reb. Ma non hai cugine femmine" dice Christian e posso vedere che sta cercando di non ridere vedendo la mia faccia sconvolta.

"Non mi dite che sono l'unica femmina della famiglia,vi prego" dico io implorando.

"Hai comunque le zie e la nonna" dice Noah.

"Dai almeno loro" dico un po' rassicurata da questo fatto.

"Non sono riuscito più a trattenerli. Volevano incontrarti già quando ho scoperto di avere una figlia, ma ho detto loro che non era ancora il momento.
Ma non sono riuscito più a convincerli e vogliono venire dopodomani." dice mio padre.

"Ma quanti sono? 5 cugini? 4 cugini? 6 cugini?" Chiedo io e loro ridono.

"Perché ridete?" Chiedo io confusa.

"Sono 23 cugini" dice Xander.

"CHE CAZZO!?" Urlo io sconvolta.

"Linguaggio" dice mio padre ma non è il momento giusto per fare la signorina per bene.

"3 zii e 3 zie, poi ci sono nonna e il nonno" continua Matthew.

"Wow" dico io ancora sconvolta.

"Mi dispiace per le nostre zie"dico io.

" Perché?" chiede mio padre.

" Io già non riesco a sopportare 12 di voi, non so loro come facciano a sopportarne 23 "dico e tutti scoppiano a ridere.

" Dai continuiamo a mangiare "dice mio padre ancora ridendo e tutti iniziamo a mangiare.

Dopo aver finito di mangiare, ognuno si ritira nella propria stanza oppure vanno negli uffici all'ultimo piano.

Io sono nella mia cabina armadio disperata perché non so cosa mettermi per quando arrivano il resto dei parenti.

"Non so cosa mettere, ho bisogno di fare shopping. Devo chiedere a papà" dico tra me e me ed esco subito dalla camera per cercare mio padre.

Suppongo che sia nel suo ufficio quindi vado direttamente lì.

Busso e quando sento mio padre dire "Avanti", entro.

Ha lo sguardo rivolto sui suoi documenti.

"Papà" dico io e lui alza la testa, non aspettandosi di vedere me.

"Che succede? È successo qualcosa? Stai bene? Dobbiamo andare in ospedale? Ti servono delle medicine?" Chiede lui preoccupato intento ad alzarsi dalla sedia.

"Nono, papà va tutto bene, sono venuta solo per chiederti una cosa" dico io e lui si trinquilliza un po' sentendo che sto bene.

"Vieni, siediti qui" dice indicando le sue ginocchia, e io mi avvicino a lui sorridendo per poi sedermi. Gli ovvolgo il collo con le mie braccia per sostenermi mentre lui ha una mano sulla mia schiena e l'altra sulla mia gamba per tenermi e non farmi cadere.

"Cosa mi volevi chiedere?" Chiede lui.

"Nulla, volevo solo chiederti se domani potessi andare a fare shopping" dico io.
Lui ci pensa un po', è un po' isitante.

"Va bene, ma verranno anche Noah, Daniel, Christian e Sebastian." dice lui e io annuisco felice per poi abbracciarlo.

"Ehi papà" dico io.

"dimmi"

"mica ti dispiace se dormo qui?" Chiedo assonnata, non so perché ma mi è venuto sonno.

"ovvio che non mi dispiace, anzi sono felice" dice e sorride. Io sorrido di ricambio e mi addormento, con lui che mi accarezza la schiena.

my mafia family Where stories live. Discover now