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Dopo essere stata settantadue ore in osservazione, il dottor Smith concesse a Nayeon di tornare a casa. La ragazza in realtà avrebbe preferito restare in ospedale. Jeongyeon aveva deciso di darle del tempo, come le aveva suggerito Tzuyu dopo aver parlato con la sua migliore amica. Si ritrovarono davanti alla casa che condivideva con Jeongyeon. Nayeon guardò suo padre.

-Devo per forza?

-Tesoro, non vuoi vedere tua figlia?- le domandò Jieun.

-Sì ma... Voi non venite?- domandò speranzosa.

-E' meglio di no. Verremo a trovarvi quando ti sarai sistemata.- le disse Jieun. -Dai Nay, ti stanno aspettando.

La ragazza abbracciò i genitori e poi li guardò sparire nella loro macchina. Nonostante volesse scappare, non sapeva dove andare. Si fece coraggio ed aprì la porta di casa.

-Chae! Hai sentito? La mamma è tornata.- esclamò Jeongyeon, alzandosi dal divano con la bambina in braccio. -Ciao.- disse sorridendole, sentendosi un po' a disagio.

Nayeon la ignorò e si concentrò sulla bambina. -Posso?

-Certo, è tua figlia. Ti cercava in questi giorni. Sai... Per mangiare. Ho provato a darle il biberon ma non ne vuole sapere.

-Oh certo... Dovrei darle da mangiare.- disse dirigendosi verso il divano. Guardò poi Jeongyeon.

-Oh... Certo.- disse la ragazza voltandosi cosicché Nayeon potesse sentirsi a suo agio ad allattare. -Quindi... Non ti ricordi di me, eh?

-Ho un ricordo di te completamente distorto. Nella mia realtà tu sei il mio capo e semplicemente la persona che più odio al mondo.

Jeongyeon strinse i pugni. -Ma non è così.

-Lo so ma, credimi, per quanto voglia, per me è difficile.

-Sì, capisco. Sai... Quello che più odio è che tu sia convinta di stare col tuo ex. Dimmi... Provi qualcosa per lui?

Nayeon abbassò lo sguardo guardando la sua piccola bere il latte. -Non lo so.

-Va bene.- disse Jeongyeon andando verso la cucina, perché non voleva farsi vedere mentre piangeva.

Tuttavia, Nayeon sentì i singhiozzi e non sapeva bene come gestire la situazione. Anche lei si sentiva completamente a disagio. Avrebbe voluto fingere che non fosse accaduto nulla, di amare Jeongyeon, di voler provarci, ma semplicemente non poteva. Il ricordo, anche se fasullo, che aveva di lei la stava bloccando.

La piccola Chaeyoung aprì gli occhi e finalmente Nayeon potette osservarla bene. -Ha dei bei occhi...

Aspettò che Chaeyoung si addormentasse e poi andò ad esplorare il resto della casa, trovando finalmente la loro camera. La mise nella culla e andò verso la cucina, dove Jeongyeon stava bevendo un tè caldo.

-Quindi... Che vogliamo fare?- domandò Jeongyeon. -Vuoi che me ne vada?

-No, questo no.- rispose Nayeon sedendosi di fronte a lei. -E' casa tua, Chaeyoung è tua figlia...

-Sono la tua compagna.

-Già... Troveremo una soluzione.

-Me lo prometti?- domandò Jeongyeon guardandola negli occhi.

Nayeon non poteva prometterlo perché sapeva che avrebbe finto ma decise di mentire. -Lo prometto.

Quella frase diede un po' di speranza a Jeongyeon, la quale sorrise. -Cosa vuoi fare?

-Sai, sono un po' stanca ma sento come se avessi dormito troppo tra il coma e l'ospedale.

-Sì...

-Tzuyu mi ha parlato di quello che hai fatto per me. Mi riferisco a... Là sotto.

-Oh... Sì. Se la cosa ti mette disagio-

-No, volevo solo dirti che lo trovo carino. Nessuno mai fatto qualcosa del genere per me.

-Perché nessuno ti ama quanto me.- Calò di nuovo il silenzio. Entrambe sentivano il disagio incombere su di loro. -Mi dispiace, non dovrei parlare troppo. Ti va di mangiare qualcosa? Ordino una pizza?

-Sì, ho una fame...

-Immagino. Sei già così magra, quando ti ho vista sul pavimento completamente bianca mi hai fatto prendere un colpo. Mangia di più.

-Sono svenuta?

-Sì, avevi appena finito di fare la doccia. Avevi messo il pigiama e stavi venendo in camera quando ho sentito un rumore. E' stato bruttissimo.

Le lacrime agli occhi per il terribile ricordo. Nayeon capì che quella ragazza aveva un cuore, ma non ricordava di stare con lei, non ricordava di amarla e no poteva forzare il suo cuore.

-Ora sono qui.

-Ora sei qui ma non vorresti. Vorresti stare con Minhyuk.

Nayeon abbassò lo sguardo. -Tzuyu mi ha detto che ho preferito te a lui. Ci deve essere una ragione, ora devo scoprirla.

Jeongyeon prese il cellulare ed ordinò due pizze. Le due aspettarono in silenzio e dopo pranzarono anche in silenzio. Nessuna sapeva cosa dire e se fosse il caso parlare. Nayeon si alzò per andare a fare una doccia e Jeongyeon la lasciò andare, correndo a controllare Chaeyoung. Quando Nayeon entrò in camera e vide Jeongyeon si sentì un po' infastidita ma poi ricordò che sicuramente l'aveva già vista con un asciugamano addosso, e probabilmente anche senza.

-Ora esco.- disse Jeongyeon capendo subito la compagna.

Nayeon si chiuse dentro e mise qualcosa di comodo. Controllò poi Chaeyoung ed uscì di nuovo. Decise di passare la giornata guardando la televisione, almeno avrebbe evitato l'imbarazzo. Jeongyeon lavorò al computer tutta la giornata. Ognuna cenò per conto proprio, poi arrivò il momento di andare a dormire. Nayeon si sedette sul letto osservando Chaeyoung dormire beatamente. Beata lei senza problemi. Jeongyeon arrivò dopo cinque minuti. Aveva delle lenti che la rendevano ancora più attraente. Nayeon non poté negare che la ragazza era davvero bella e si era congratulata con la sé del passato per i gusti. Jeongyeon si sedette accanto a lei.

-Che giornata... Ho dovuto recuperare il lavoro dell'ultima settimana.

Nayeon guardò prima le sue gambe sotto il lenzuolo e poi quelle di Jengyeon. -Mi dispiace chiedertelo ma...

-Oh... Certo.

-Davvero, mi dispiace.

-No, lo capisco.

Nayeon si sentì terribilmente in colpa per aver cacciato Jeongyeon dal suo letto. L'altra era triste ma finse di non esserlo perché sapeva quanti problemi avrebbe causato a Nayeon. Così si addormentarono entrambe col cuore pesante, assorte tra mille pensieri, sensi di colpa, misti a rabbia per una ed immensa tristezza per l'altra.

Immaginate avere Jeongyeon e pensare di stare con un altro (con tutto il rispetto di quella divinità di Lee Minhyuk dei BTOB)

Nightmare|2YEON|ITAWhere stories live. Discover now