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-Che bella la convivenza con i suoceri.- commentò ironicamente Tzuyu.

-Zitta tu, non sono nemmeno o tuoi.- le sussurrò Nayeon. -E che ci fai qui? Oggi avevamo detto che saresti stata a casa.

Tzuyu annuì. -Lo so, lo so. Oggi giornata in famiglia. Ma io sono di famiglia, no?- Nayeon roteò gli occhi. -Ecco... Io e Sana ieri siamo andate in un posto e stiamo valutando una decisione.

-Cosa?

-Beh... Di... Adottare.

-Adottare? Un bambino?

-Una bambina messicana di cinque anni. Però... Sai... Siamo due donne. Questo complica il processo.

-Giusto...

-Però mi sono documentata e possiamo adottarla tramite un altro paese. Dovremmo solo affidarla temporaneamente ad un altro istituto ad esempio negli Stati Uniti. Sarà un processo più lungo ma ne varrà la pena. Ora... Voglio sapere che ne pensi. Mi ci vedi come madre?

Nayeon sorrise. -Nonostante sia stata tu ad insegnare quella parola a mia figlia, sì, credo che ti vedrei come madre. E Sana è destinata a fare la madre. La renderesti così felice. Ma voglio sapere se lo stai facendo solo per lei o lo vuoi anche tu.

Tzuyu fece spallucce. -Sai che all'inizio ero diffidente su queste cose, ma poi ci ho pensato e quando ho visto la bambina... I suoi occhi, Nay. Non posso lasciarla là. Deve aver sofferto tanto. Sana non fa altro che pensarci e oggi andremo di nuovo a trovarla.

-Allora, se ne sei convinta, parlane con Sana il prima possibile. Questi processi giuridici sono molto lunghi, soprattutto considerando che vuoi passare per un altro paese.

-Credo che prima di un anno non ce la daranno.

-Abbi fiducia, Tzu.

-Nayeon! Tesoro! Dov'è lo zucchero?

Nayeon roteò gli occhi. Non è che non sopportasse i suoceri, non tollerava la suocera, era diverso.

-Si trova nella credenza, nel mobile di sopra.

-Perché non vieni a darmi una mano invece di stare sul divano?

-Tzu...

-Mi spiace, Sana mi aspetta. E poi è tua suocera. Fortunatamente non la mia.

Nayeon andò in camera sua, dove trovò Jeongyeon con Chaeyoung.

-Senti Jeongyeon, io ho scelto di convivere con te, non con tua madre. Lei ha scelto di preparare una torta, perché devo aiutarla? Mi sono appena presa le ferie.

-Tesoro... Mia madre... È fatta così.

Nayeon sbuffò. -Va bene, ma tu vieni di là. Non voglio restare sola con lei.

Jeongyeon sbuffò, a quanto pare neanche lei voleva passare del tempo con la donna. Andarono nella camera degli ospiti e Chaeyoung rimase col nonno.

-Finalmente sei arrivata! Jeong, ci sei anche tu. Allora, pulite un po' il tavolo.

-Odio che qualcuno comandi in casa mia.- sussurrò Nayeon a Jeongyeon.

-Lo so, rilassati, dopo le parlo.

-Nayeon, sbaglio o sei ingrassata?

La ragazza gettò a terra il panno che aveva appena preso in mano.

-Sì, signora, sono ingrassata.

-Che modi... Mina non si è mai comportata così.

-Mina?- domandò Nayeon guardando Jeongyeon. -Si sono incontrati?

-Dimentichi che conosco Mina da una vita.

-Ed è sempre stata gentile con me.

-Certo, perché non la ha come suocera.

La signora Yoo aggrottò le sopracciglia. -Come ti permetti? La sai una cosa? Io ero contro il vostro fidanzamento.

-Non mi dica. Non lo avevo capito.

-È un peccato che abbiate una figlia insieme, altrimenti avrei fatto in modo che Jeongyeon ti lasciasse.

-Ma lei può farlo ancora. Cosa glielo impedisce? Forse Mina è il meglio per lei.

-Mamma...- Jeongyeon mise le braccia attorno al corpo della compagna. -Ti prego, non nominare Mina, non mi è mai piaciuta. A me piace Nayeon, la mia compagna e madre di mia figlia.

-Non so cosa ti piaccia di questa ragazza così poco garbata.

-Mamma, neanche tu ti stai comportando bene.

-Sai che non mi è mai piaciuta. Figlia lesbica posso accettarla ma con questa?

-Devo vivere io con lei, non tu.

-Menomale.

Nayeon, intanto, aveva le lacrime agli occhi. -E Jeongyeon che voleva farvi una sorpresa dicendovi a Natale che siamo tornate insieme... Probabilmente per lei è un incubo.

-Esattamente.

-Bene.- Si liberò dalle braccia di Jeongyeon. -Allora sarà ancora peggio scoprire che sono incinta, che sto per avere un altro figlio con sua figlia, che non è Mina la madre dei suoi nipoti!

E con questo cominciò a scappare. Aveva bisogno di andare lontana da quella casa. Sicuramente sua madre l'avrebbe accolta a braccia aperte.

Jeongyeon rimase in mobile per qualche secondo.

-Cosa hai fatto!?- urlò contro la madre. -Tu stessa hai sempre detto che non si urla contro una donna incinta.

-Non sapevo che lo fo-

-Non m'interessa! Io amo lei e nessun'altra. Se non lo accetti, ritorna in Francia o da dove sei venuta.

La ragazza si voltò e corse in salone, dove vide Nayeon sull'orlo della porta di casa. La strinse a sé da dietro e sentì l'altra singhiozzare. Quanto male le faceva quel rumore.

-È vero?

-Mi dispiace.

-Perché ti dispiace? È la cosa più bella che potesse capitarci. Tu sei la cosa più bella che potesse capitarmi. Ed ora... Mi darai anche un altro bambino.

-Ma a tua madre non piaccio. Lei avrebbe preferito Mina ed ha ragione: Mina è gentile, giovane, viene da una famiglia ricca...

-A me non interessa da dove viene, a me interessa dove vai tu. Dove stai andando?

-Ho bisogno di parlare con i miei genitori.

-Ma tornerai?

-Mia figlia è qua dopo tutto.

-Perché non mi hai detto che sei incinta?

-Volevo fosse un regalo di Natale ma... A quanto pare non lo è.

-Per me lo è. Per me qualsiasi cosa che includa te è il più bel regalo del mondo.

Le diede un bacio in testa e la lasciò andare. Nayeon uscì di casa e Jeongyeon tornò in cucina.

-È vero? È incinta?

-Lo è.

-E chi è il padre?

-Mamma...

-Io sono convinta che sia quel Minhyuk. E come biasimarla?

-Lei mi ha detto che non c'è stato niente tra loro e io le credo.

-Sul serio?- domandò la signora inarcando un sopracciglio.

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