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-Come sta?- domandò Minhyuk non appena vide Nayeon.

-Non nelle migliori condizioni.

-Allora? Avevo ragione io?

-Quasi sembra che ti piaccia che io provi qualcosa per lei.

-In qualche modo mi dovrò consolare, no? Quindi, ho ragione?

-Provo qualcosa per lei, qualcosa di molto forte, ma non so se sia amore. E... A tal proposito. Minhyuk, non voglio continuare ad illluderti. Tu mi hai detto che mi avresti lasciata perdere ed avresti pensato a te quando te lo avrei chiesto esplicitamente; quindi, io ho deciso di riprovarci con la mia compagna, spero che tu possa capire. So che lo sapevi già, ma voglio mettere le cose in chiaro ed eliminare anche la minima illusione. Per favore, pensa a te stesso, hai già sprecato troppo tempo dietro a me.

Minhyuk annuì. -Sapevo che questo momento sarebbe arrivato presto. Wow...- Si sedetet e fece un respiro profonod. -Ne deve valere davvero la pena se scegli lei per la seconda volta.

-Già... Ne vale proprio la pena.

-La smetterò di importunarti o provarci. Ma, per qualsiasi cosa, sappi che sono qui. Anche se dovessi avere problemi con quella Mina.

-Già... Lei mi crea un po' di problemi.

-La posso portare a cena fuori. Magari un po' di soldi la faranno calmare.- scherzò lui.

***

Jeongyeon si svegliò e si girò solo per trovare il letto vuoto. Si alzò e cercò Nayeon per tutta la casa, per poi realizzare che dovesse essere a lavoro. Guardò il telefono e lesse proprio un messaggio della ragazza che le confermava i suoi dubbi. Sbuffò e si misurò la febbre. Trentasei e otto. Le medicine avevano funzionato. Improvvisamente ebbe un'idea ma si vergognò solo di averla pensata. Era una donna adulta, cosa le era venuto in mente? Il suo lato un po' irrazionale, tuttavia, ebbe la meglio, e chiamò Nayeon.

-Hey, ti sei svegliata. Come stai?

-Nayeon... Non riesco ad alzarmi dal letto. Mi fanno malissimo le ossa.

-Oh. Aspetta, vedo se posso mandarti qualcuno.

Jeongyeon aggrottò le sopracciglia. Non aveva messo in scena la sua performance migliore per essere curata da Tzuyu o Momo. Immaginava già la latina lanciarle addosso le medicine e dirle "curati, il mio lavoro è finito" o, peggio ancora, scoprire il suo inganno e prenderla in giro per il resto della sua vita.

-Ma io non voglio qualcuno, voglio te.- disse con il tono da bambina che vuole la mamma.

-Vedo cosa posso fare.

Jeongyeon sorrise soddisfatta e corse a riscaldare un po' d'acqua. Intanto, Nayeon aveva chiesto a Minhyuk di prendere un altro giorno, promettendogli che avrebbe recuperato quelle ore perse, ed il ragazzo aveva acconsentito. Se Jeongyeon stava sacrificando le ore di lavoro voleva dire che doveva stare proprio male. Nayeon e Minhyuk non avevano tutti i torti, Jeongyeon stava male, ma non si trattava di febbre, semplicemente aveva bisogno di attenzioni. Appena Jeongyeon sentì il rumore delle chiavi, estrasse il termometro dal bicchiere, lo mise sotto l'ascella e, in preda al panico, versò l'acqua sul letto e nascose il picchiere tra le coperte. Nayeon si precipitò in camera.

-Sto misurando la febbre.- spiegò l'altra.

-Quanto manca?

-Un minuto circa.

La ragazza osservò poi bene le coperte. -Perché è bagnato? E' forse...

Jeongyeon arrossì. Nayeon era convinta che si fosse fatta sotto. O quello o confessarle la verità...

-Mi... Dispiace.

-Non importa, le cambierò dopo. Fammi vedere.- disse allungando la mano. Jeongyeon le passò il termometro e Nayeon sgranò gli occhi. -Trentanove e due!? Come ha fatto ad alzarsi tanto? Devi prendere subito la tachipirina.- disse aprendo il pacco. -Serve l'acqua, torno subito.

Dopo aver obbligato Jeongyeon a fare una doccia, Nayeon cambiò le lenzuola, poi preparò qualcosa di caldo per l'altra. Quando le misurò la febbre notò che era trentasei e sette; fu sorpresa da come si fosse abbassata di tanto. Jeongyeon si fece imboccare, poi rimboccare le coperte e anche fare un massaggio in testa. Nayeon cominciò a sospettare che le piacesse essere malata.

-Che ore sono?- domandò Jeongyeon.

-Le sei e mezza. Riposa perché domani devi tornare a lavoro.

-Ma... La febbre.

-Ti sei goduta abbastanza questa giornata. O pensi che non abbia capito che quella sul letto era acqua? Sul serio, Jeongyeon, alzarti la temperatura? Mi hai fatta andare via da lavoro inutilmente.

La ragazza si sentì mortificata ed imbarazzata. -Ora penserai che sia un'idiota ed egoista.

-No, ma penso che sia una bugiarda.

-Non lo sono... E' la prima volta.

In realtà, aveva un segreto più grande che le stava nascondendo, ma non le sembrava il periodo adatto per dirglielo. Aveva implorato Tzuyu di mentirle, di dirle che Chaeyoung era nata grazie alla fecondazione in vitro e la latina aveva acconsentito solo perché era disperata. Anche Momo e Sana avevano deciso di mantenere il segreto. "Tanto prima o poi lo scoprirà" aveva detto Tzuyu. Anche questo l'aveva portata a preoccuparsi quando Nayeon aveva avuto voglia di zuppa di porro. Ma come poteva dirle che in realtà ci sarebbe potuta essere davvero la possibilità che fosse incinta?

-D'accordo, ti credo. Almeno non hai finto di star morendo come un mio amico... Se così si possa riferire.

-Eh?- domandò confusa mettendosi seduta. -Non me l'hai mai raccontato?

-Ah no?- Nayeon si sedette accanto a lei. -Avevo venti anni e avevo questo... Amico. Un giorno mi disse che aveva una seria patologia e che il suo sogno più grande era di fare sesso con me. Io ci pensai un po', ma poi acconsentii. Inutile dire che la malattia se l'era inventata.

Jeongyeon aggrottò le sopracciglia. -Quel bastardo ne ha approfittato di te.

Nayeon sorrise. -Reagisti così anche quando ti dissi del mio primo ex.

Jeongyeon sbattette le palpebre due volte. -Ma questo è successo due anni fa.

Nayeon neanche se ne era resa conto; nella sua testa i ricordi non avevano un filo logico. -Pian piano sto ricordando.

-Pian piano ricorderai anche di amarmi.- disse Jeongyeon prendendole le mani. -Che sia perché ti tornano i ricordi o perché ti riconquisterò di nuovo.

La più grande sorrise. -Quello credo di non averlo mai dimenticato.

Nightmare|2YEON|ITAWhere stories live. Discover now