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Nayeon si svegliò con la luce del sole negli occhi. Controllò l'ora sul telefono e vide che erano già le undici. Guardò nella culla ma di Chaeyoung non c'era alcuna traccia. Presa dal panico, corse fuori e la trovò in braccio ad una ragazza molto carina dai tratti giapponesi.

-Hey! Pensavo avessi dormito abbastanza in ospedale!- scherzò subito la ragazza come se si conoscessero da anni e probabilmente era così.

-Chi sei?

-Oh?- domandò confusa. -Sono Momo, la migliore amica di Jeongyeon.

-Momo...- Nayeon provò a ricordare quel nome ma non le diceva nulla.

-Jeong mi ha chiesto di badare a Chae per farti riposare. Lei è andata a lavoro.

-Oh.

-So che sei convinta che lei sia un mostro, ma ti ama davvero tanto.

-Lo so... Me l'hanno detto.

-Jeong sarà di ritorno per pranzo. Credo di poter andare. Per qualsiasi cosa, anche se vuoi sapere qualcosa su Jeong, chiamami. Hai il mio numero.

-Okay, grazie.

-Figurati. Ci vediamo, Nay.

-Ciao.

Nayeon guardò Chaeyoung. -Non so che fare... So che è tua madre e probabilmente la amavo ma ora non provo nulla per lei.

La piccola la osservava come se stesse capendo. Nayeon sorrise e la strinse a sé.

***

Una settimana era ormai passata e i rapporti tra Nayeon e Jeongyeon si limitavano a semplici "buongiorno" e "buonanotte". Era domenica e Jeongyeon se ne stava sulla poltrona, mentre Nayeon era sul divano ed entrambe stavano guardando la televisione. Almeno stavano facendo qualcosa insieme.

-E' così che passiamo le domeniche? Come due vecchiette?

-In realtà facevamo cose più interessanti.

-Tipo?- domandò girandosi verso Jeongyeon. Dallo sguardo imbarazzato della ragazza potette capire a cosa si riferiva. Arrossì e si rigirò verso la televisione.

-A volte organizzavamo anche delle cene con Tzuyu, Sana e Momo.

-Perché non lo facciamo?- domandò rigirandosi verso di lei.

Pensava che con più persone si sarebbe sentita meno a disagio. Jeongyeon semplicemente non poteva resisterle.

-Oggi è il mesiversario di Sana e Tzuyu, magari domenica prossima.

-Oh. Certo... Quando è nata Chae?

-Il ventitré aprile.

-E tu?

-Il primo novembre.

-Mh...- Nayeon sembrò fare alcuni conti. -Dovrei riprendere a lavorare.

-Posso accompagnarti domani.

-Ma non devi lavorare?

-Chiederò un permesso al mio capo.

Dallo sguardo di Jeongyeon, Nayeon potette capire che aveva paura. Aveva paura di perderla, paura che potesse provare ancora qualcosa per Minhyuk, paura che lasciarlo per lei potesse essere stato un errore, paura che l'avrebbe abbandonata.

-Andiamo insieme.

Jeongyeon sorrise. Un sorriso che sembrava come casa. Nayeon rispose con un altro sorriso.

-Posso dirti una cosa?- le domandò Jeongyeon.

-Mh?

-Sei bellissima quando sorridi.

Quel commento così genuino e anche timido fece sorridere timidamente Nayeon. Per la prima volta non si sentì a disagio. Jeongyeon era al settimo cielo. Finalmente stava facendo sorridere la sua Nayeon.

***

Erano le sette del mattino e Tzuyu si era presentata per prendersi cura di Chaeyoung. Nayeon le spiegò che Jeongyeon ci teneva ad andare con lei e la latina non le diede torto. Indossato una gonna ed una camicetta, Nayeon raggiunse Jeongyeon in salone e le due uscirono di casa, dirigendosi verso la macchina della più alta.

-Cosa c'è?- domandò Nayeon dopo cinque minuti che erano in macchina.

-Sei... Carina.

-Grazie.- Sapeva che quello non era un complimento, sembrava più un commento infastidito.

-Ti sei conciata così per Minhyuk?

-Anche se fosse? Noi due non stiamo insieme.

Jeongyeon strinse forte il volante. Nayeon si sentì una stupida per aver lasciato il suo lato irrazionale avere la meglio. Preferì restare in silenzio. Quando arrivarono, Jeongyeon non disse una parola. Entrarono e tutti accolsero Nayeon. La ragazza fu poi portata nell'ufficio di Minhyuk da un uomo e Jeongyeon le rimase accanto tutto il tempo.

-Avanti.- Nayeon aprì la porta, ritrovandosi davanti l'uomo con cui aveva creduto di stare ancora. -Nayeon, sei sparita. Che fine hai fatto?

-Sono entrata in coma.

Minhyuk era confuso. Sbattette le palpebre più volte. -Eh!? Perché nessuno mi ha avvisato? Ti ho chiamato più volte, ho chiamato anche Tzuyu ma non mi ha risposto. Come stai?

-Bene ora.- rispose Nayeon sorridendo.

Jeongyeon osservò i due sentendosi un palo, la terza ruota. Poteva percepire che a Minhyuk piaceva ancora quella donna. E come dargli torto? Non se ne era mai preoccupata perché Nayeon aveva occhi solo per lei. Ma la sua pace era stata interrotta dal fatto che in quel momento Nayeon non era più sua e quelli sguardi... Non poteva rimanere ad assistere a lungo.

La ragazza finse un colpo di tosse. -Buongiorno Minhyuk.

-Buongiorno Jeongyeon. Come stai?

-Bene. Tu?

-Benissimo. Allora Nayeon, come mai siete qui?

-Volevo tornare a lavorare.

-Certo, non c'è problema. Perché c'è anche lei con te?- domandò guardando Jeongyeon.

-Qualche problema?

-No, nessuno. Tu? Hai qualche problema?

-Jeongyeon, grazie per avermi accompagnata.- le disse Nayeon sorridendole. -Ora vai a lavorare.

-Tornerai a casa?- le domandò Jeongyeon guardandola timorosa negli occhi.

-Certo che tornerò. Tornerò sempre da voi.- disse per rassicurarla. Insomma, non che avesse scelta. Aveva una figlia con quella donna dopo tutto.

Quelle parole furono necessarie a tranquillare Jeongyeon? Assolutamente no. Ma non poteva fare la compagna ossessiva. Per riconquistare Nayeon avrebbe dovuto fidarsi e lasciarle i suoi spazi.

-Arrivederci Minhyuk.

-Ciao. Non preoccuparti, la tua ragazza è in buone mani.

Quella frase fece raggelare il sangue nelle vene di Jeongyeon. La ragazza si sforzò molto per trattenersi e non dargli un pugno dritto sul naso.

Ho una domanda seria (livello di paranoie, questa domanda): a voi da fastidio quando pubblico più di un capitolo al giorno?

Nightmare|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora