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Era la sera prima della partenza di Nayeon e lei e Jeongyeon stavano cenando tranquillamente come ogni giorno. Parlavano del più e del meno, principalmente di lavoro o qualche novità sulle loro amiche. Avevano prenotato un ristorante per i sei mesi di Chaeyoung e, se c'era una cosa che univa ancora le due, quella era proprio la bambina e l'emozione nel vederla crescere. Ogni suo piccolo passo era una vittoria per le sue mamme.

-A che ora hai l'aereo domani?- domandò Jeongyeon mettendosi in bocca un pezzo di carne.

-Alle nove.

-Vuoi che ti accompagni?

-Non preoccuparti, mi viene a prendere Minhyuk alle sei.

-Bene... Il mio numero ce l'hai per qualsiasi evenienza.

-E tu hai il mio per Chae. O... Se ti dovesse sevire qualcosa.

Jeongyeon aveva già chiesto sia a Mina che a Momo di tenerla lontana dal telefono per evitare di chiamare Nayeon con la più ridicola scusa. Niente Chaeyoung col vomito, niente Chaeyoung col mal di pancia, niente Chaeyoung che non voleva mangiare... L'avrebbe contattata solo se strettamente necessario.

La ragazza deglutì, non avendo il coraggio di guardare l'altra negli occhi perché non voleva percepire il disagio dal suo sguardo. -Quante stanze ha prenotato?

-Due, sono stata chiara su questo.- rispose con un tono un po' infastidito.

-E a che ora torni?

-Dopodomani alle ventidue.

-Okay.

Ripresero a mangiare in silenzio, poi andarono a dormire. Nayeon si svegliò presto il giorno dopo e fece il più silenzio possibile per non disturbare le altre due. Alle cinque e cinquanta si sedette sul divano in attesa di Minhyuk. Sentì dei passi silenziosi alla sua sinistra e, giratasi, trovò davanti una Jeongyeon appena sveglia.

-Pensavo che fossi già partita.

-No, tra cinque minuti.

-Bene, volevo salutarti.- le disse sorridendo.

Fu così genuino e adorabile che l'altra non potette fare altro che rispondere con un sorriso felice. Jeongyeon aprì timidamente le braccia e Nayeon si avvicinò a lei per ricambiare il gesto. La più piccola strinse l'altra forte a sé, come se non volesse che partisse. Fu un abbraccio di venti secondi circa, piacevole per entrambe.

-Mi raccomando, non piangete troppo ora che me vado.- scherzò Nayeon appena si staccarono.

-So che anche noi ti mancheremo.

Nayeon fece spallucce divertita. Ricevette poi un messaggio. -Minhyuk è all'angolo, devo andare.

-Allora divertiti.

-E' un viaggio di lavoro, dubito.- rispose l'altra ridendo. -Non ti dico di prenderti cura di Chae perché sono convinta che lo farai, ma prenditi cura di te stessa.

Jeongyeon apprezzò la preoccupazione nei suoi confronti; sorrise ed annuì. -Anche tu.

Nayeon prese la sua valigia e la sua borsa ed andò verso la porta. Jeongyeon si affacciò alla finestra, osservando Minhyuk scendere dall'auto e salutare Nayeon con un abbraccio ed un bacio sulla guancia, niente di troppo affettuoso a dire la verità. Prese la sua valigia e la mise nel portabagagli, mentre invitò Nayeon a salire in auto. La ragazza lo fece ma si fermò davanti allo sportello, mentre l'altro era impegnato a sistemare bene la valigia nel portabagali; si girò vero sinstra, guardò verso la finestra e sorrise. Jeongyeon ricambiò immediatamente. Non sapeva come fosse possibile ma quel sorriso era riuscito a rassicurarla ed una parte di sé non era più così preoccupata per quel viaggio. La trentacinquenne entrò poi in macchina, seguita da Minhyuk e l'auto partì, sparendo poi all'angolo.

-Andrà tutto bene...- si disse l'avvocata sorridendo al ricordo di una Nayeon che percepisce la sua presenza e si gira solo per poterle dire addio un'ultima volta con un sorriso.

***

Nayeon si era appena sistemata nella sua stanza. Minhyuk aveva insistito per condividere la stanza ma per la ragazza era fuori questione. Forse stare un po' da sola l'avrebbe aiutata a rilassarsi e a ragionare sui suoi problemi. Minhyuk avrebbe incontrato un paio di colleghi ad ora di pranzo e sarebbe poi andato a cena con Nayeon; il giorno dopo, invece, c'era l'incontro. I due sarebbero poi ripartiti col primo aereo disponibile, quello del ventidue. La ragazza decise di farsi una doccia per rinfrescarsi le idee- e rinfrescarsi dopo il viaggio- e riposare fino ad ora di pranzo. Quando si svegliò, erano ormai le tre. Decise che avrebbe mangiato direttamente la sera e guardò sul suo telefono; nemmeno una notifica. Eppure, conoscendo Jeongyeon, era sicura che avrebbe scritto almeno un messaggio, almeno un "atterrata?". Doveva ammettere che c'era rimasta un po' male. Guardò un po' la televisione, poi si annoiò e la spense. Prese il telefono e chiese a Tzuyu se Chaeyoung fosse con lei ma l'amica le rispose di no. Le domandò se fosse con Momo ma la giapponese si trovava proprio a casa di Tzuyu e Sana. La ragazza immaginò una Mina con sua figlia in braccio. Aggrottò le sopracciglia e chiamò subito Jeongyeon.

-Pronto?- rispose curiosa l'altra dopo appena tre squilli.

-Ciao, volevo sapere come sta Chae.

-Bene, sta dormendo ora. Sono riuscita a farla mangiare.- disse soddisfatta.

-Finalmente!

-Beh... In realtà ci sono rimasta un po' male. Sembra quasi che io non le piaccia.

-Che intendi?

-Che da me non vuole mai bere, è stata Mina a darle il latte.

-Mina!?- urlò la castana furiosa. -Perché Mina ha dato da mangiare a mia figlia? Non dovevi farlo tu?

-Ci ho provato ma non ne voleva sapere, poi è arrivata Mina e...

-Quindi Mina riesce a darle il biberon ma io no?

Per una madre è certamente la sensazione peggiore sapere che qualcuno riesce a fare qualcosa con tua figlia e tu no.

-Almeno ha mangiato! E' questo l'importante.

-Ah... Ora capisco.- disse con un certo sarcasmo.

-Capisci cosa?

-Perché non mi hai neanche chiesto se fossi atterrata. E' perché stai con Mina.

Jeongyeon aggrottò le sopracciglia. -Non volevo sembrare troppo invadente.

-Jeong... La bambina dorme, preferisci che la tengo un altro po' o la metto nella carrozzina?- disse a bassa voce Mina avvicinandosi a lei.

-Dici a quella put*ana di mettere giù mia figlia o vengo a piedi da Tampa e le strappo i capelli uno ad uno.- disse la trentacinquenne adirata.

Jeongyeon deglutì. -Lasciala qui nella carrozzina. Grazie, Mina. Puoi andare per oggi.

-Oh... E' Nayeon? Salutamela.

-Ma vaffanc*lo!

-Dai, Nayeon, non fare così, ho solo aiutato Jeongyeon. Credo che la zia Mina piaccia molto a Chaeyoung.

-Tu non sarai mai la "zia" di mia figlia, neanche ti devi avvicinare a lei.

-Che modi... E se Jeongyeon ed io dovessimo iniziare ad uscire?

-Mina, ma che dici?- le domandò l'avvocata.

Nayeon, infuriata, terminò la chiamata.

sono ancora tra voi

Nightmare|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora