O7

34 6 11
                                    

Jeongyeon dormì sul divano come suo solito. Non sapeva bene come sentirsi, era terribilmente ferita: la sua compagna non l'amava, anzi la odiava, non si ricordava di loro, la trattava nel peggiore dei modi ed era così diversa. Una parte era così arrabbiata con quella Nayeon, ma ad un'altra mancava. Jeongyeon conosceva Nayeon, anche se sembrava un'altra persona, ma Nayeon non aveva idea di chi fosse Jeongyeon. Com'era possibile una cosa del genere? L'avvocata si tolse le lenti davanti al computer e sospirò. Quel giorno era rimasta a casa con Chaeyoung, mentre Nayeon, la sua Nayeon, si trovava da sola nell'ufficio del suo ex, di cui forse era ancora innamorata.

-Tua madre non ci lascerà per lui, vero?- domandò guardando Chaeyoung, la quale era concentrata sul carion che girava sulla sua culla.

***

Nayeon entrò nell'ufficio del capo. -Minhyuk, ha chiamato un certo signor Lee, chiede se sia possibile vedervi venerdì alle quindici.

-Ho altri impegni?

-No.

-Allora digli che è possibile.- Nayeon annuì ed uscì. -Ah! Nayeon.- La ragazza rientrò immediatamente. -E' quasi ora di pranzo. Oggi sono libero.

-Oh oggi dovrei tornare a casa ad ora di pranzo.

-Giusto, oggi è un giorno pari. Magari potresti mangiare qui e poi tornare.

Nayeon sembrò pensarci su. -Chae è con sua madre, si può fare.

***

L'orologio segnava le due, Jeongyeon guardò il piatto e il posto vuoto di fronte a sé e sospirò. Ormai era chiaro che non sarebbe tornata. Si decise quindi a mangiare il suo minestrone in silenzio, avvolta solo dal rumore dei suoi pensieri. "Chissà cosa starà facendo..." era quello più frequente, seguito da una possibile risposta che non completava mai per paura di affrontare la realtà. Mise a lavare il piatto e posò il minestrone non toccato in frigorifero; riprese poi a lavorare. Alle tre circa la porta fu aperta ed una Nayeon sorridente, totalmente diversa da quella della sera precedente, fece il suo ingresso. Vedere quel sorriso di solito faceva balzare il cuore a Jeongyeon ma in quel momento, conoscendone la ragione, poteva provare solo tristezza, un senso di vuoto. Nayeon neanche le rivolse la parola, andò subito in camera sua, dove si chiuse per il resto della giornata. L'altra sarebbe dovuta andare in ufficio ma preferì lavorare da casa perché non riusciva a concentrarsi. Quando spense il computer notò la data, dieci settembre. Sospirò e si alzò per andare a farsi una doccia. Una volta finito, decise di andare a dormire direttamente, ma prima andò a dare un'occhiata a sua figlia.

-Non ho alcun diritto di chiedertelo, ma dove sei stata oggi? Sapevi che sarei dovuta andare in ufficio.- Fu più forte di lei.

-Stavo lavorando.

-Alle due? E quando sei tornata non hai mangiato proprio? Il signor Lee ti tratta come una schiava?

Nayeon sbuffò. -Ho mangiato, signora... Yoo.

Jeongyeon fu sorpresa del fatto che si ricordasse il suo cognome. -Come sai il mio cognome?

-Lo ricordo dal mio sogno.

Ancora una volta il suo sorriso decadde, come il suo cuore che andò in frantumi. -Buonanotte.

Nayeon neanche le rispose. Jeongyeon uscì dalla camera col cuore pesante e tornò sul suo desolato e isolato divano, lontana da quella che soleva essere la fonte della sua felicità.

***

-Awww la piccola della zia!- esclamò Sana tenendo in braccio Chaeyoung. -Tzu, quando una nostra?

-Quando i bambini la smetteranno di essere mostri.- disse Tzuyu pulendosi la maglia dal rigurgito di Chaeyoung.

-Questo è perché non le piaci. La zia Sana ti piace invece, vero?- domandò sfiorando col suo naso quello della piccola Chaeyoung. -Ci sono novità?

-Avevo chiesto a Nayeon di comportarsi bene, invece lei ha urlato a Jeongyeon che non la ama.

Il cuore di Sana si spezzò solo a sentire quelle parole, non poteva immaginare come stesse Jeongyeon.- Te l'ha detto Nayeon?

-Momo.

Sana sospirò. -Nayeon recupererà la memoria?

Tzuyu si sedette accanto a lei, sguardo preoccupato come quello della sua fidanzata. -Non lo so.

-E come faranno con questo piccolo fargoletto?

-Credo che Chaeyoung sia l'unico motivo per cui Nayeon stia ancora qui.

-Nayeon dovrebbe capire perché ha scelto Jeongyeon. Perché non provi a mostrarle delle foto del loro passato?

Tzuyu sembrò pensarci su. -Non sarebbe meglio che lo facesse Jeongyeon?

-Al momento non sono in buoni rapporti, peggiorerebbe solo tutto.

-Non so se funzionerebbe.

-Provaci. Tzu, ti prego.

Sana sembrava tenerci particolarmente. Tzuyu non poteva deludere la sua fidanzata. Lo faceva per lei, per le sue amiche e per quella piccola che si divertiva a farle addosso i bisogni.

-Però non subito.

-Perché no?

-Aspettiamo che la situazione si stabilizzi. Lo farò presto, lo prometto.

-Okay... Ma presto presto.

-Sì, presto. Jeongyeon è l'unica partner di Nayeon che mi piace.

-Questo perché ride alle tue battute che non sono affatto divertenti.

-Eppure è con queste battute che ti ho conquistata.

-Mai una volta che sei romantica.

-E cosa dovrei dire?- domandò la latina subito sulla difensiva.

-"Sei perfetta amore mio, sei l'essere più bello che conosca. Amo i tuoi bellissimi occhi e il tuo sorriso."

-Bleah.- Chaeyoung si mosse un po' tra le braccia di Sana e lasciò cadere un altro po' di rigurgito. -Esatto.

-Oh Chae! Non diventare come lei, ti prego.

-Meglio come me che come la madre smemorata o quella piagnucolona.

Nightmare|2YEON|ITAWhere stories live. Discover now