«Senti, non mi interessa come tu voglia passare la notte ma... potresti gentilmente non farlo sapere anche all'intero piano?» - Domanda irritata Nessie, spettinata e con gli occhi che desiderano solo di poter tornare a dormire beatamente, avvertendo...
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⁝ 𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄/
Ma buongiorno, 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡ Da quanto tempo che non aggiornavo, purtroppo ultimamente non ho tempo nemmeno per respirare, ma ci provo a fare del mio meglio ed aggiorno quando riesco, non manca nemmeno troppo alla conclusione di questa storia! ♡ Avete sentito della terza stagione? Venerdì caricherò un nuovo capitolo sulla storia di Chishiya e troverete la mia opinione a riguardo! Senza farvi perdere troppo tempo, vi lascio al capitolo, buona lettura, 𝑷𝒍𝒂𝒚𝒆𝒓𝒔! ♡
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⊱⋅ ─────── ⋅⊰ 𓆩♡𓆪 ⊱⋅ ─────── ⋅⊰
― 𝐼𝑀𝑃𝑂𝑆𝑆𝐼𝐵𝐿𝐸 ―
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Nessie chiude la porta alle sue spalle, grata del fatto che il silenzio della lavanderia conceda un po' di ristoro al suo udito fino, il caos della festa in piscina - che non comprendete, data la scomparsa del Cappellaio - è fin troppo insopportabile per lei ed ha una lavatrice da stendere che la sta aspettando, quindi perché non approfittarne, il dovere la chiama. Prende un cesto e, aprendo la lavatrice, la svuota completamente, stando attenta a non far cadere nemmeno un singolo indumento. Sorride sorniona nel vedere una delle magliette di Arisu, da quando hanno iniziato a frequentarsi la sua vita ha preso decisamente una piega diversa anche se, dopo la brutta botta che ha preso, vuole andarci molto piano con le relazioni sentimentali. Sono state settimane pesanti ma è riuscita a ritagliarsi qualche spazio per lei e godersi del tempo anche con suo fratello che è entrato fra i militanti in nemmeno mezzo secondo. Appoggia il cesto sul tavolo e prende uno stendino e, indumento per indumento, inizia a stenderli tutti. Non fa caso al rumore della porta che si apre finché non sente il rumore di passi pesanti ed una voce molto conosciuta... fin troppo conosciuta.
«Non ti stavi divertendo alla festa, Dolcezza?»
Nashira si paralizza, riconoscerebbe quella voce fra milioni, per sua sfortuna sono addirittura da soli in questo posto. Volta lo sguardo per incontrare quello di Niragi, appoggiato alla porta con un sorrisetto fin troppo divertito per i suoi gusti, il suo amatissimo fucile in mano ed un drink sicuramente alcolico nell'altra e, a giudicare dal suo sguardo, non è il primo della serata che beve: «Che c'è Gattina, non mi rispondi più? Non sei felice di vedermi?»
