Bodyguard [Italian Translation]

Capitolo 20

"Io provo qualcosa per te, Jungkook." parlai.
Non si tratta infatti di una bugia.

Si sedette e mi fissò con aria assente. "Perché?"
"Cosa intendi per perché? Non è una cosa buona?"

"Non lo so hyung. C'è stato un tempo in cui dicevi di odiarmi e non mi lasciavi nemmeno avvicinare a te e ora dici di provare qualcosa per me?"
"Era il periodo in cui non sapevo cosa stavo facendo." sospirai. "Ma ora sono sicuro." dissi e lo guardai.

"Come? Forse è solo un'attrazione."
"No, non lo è." dichiarai con fermezza.

"Come fai a essere così sicuro? È passato appena un mese da quando ci siamo incontrati."
"Lo so, ma mi sentivo a mio agio con te. Non sono mai stato così aperto con qualcuno che conosco appena, ma con te lo sono stato. E il giorno in cui siamo andati in ospedale per il tuo amico, ho avuto l'impulso di proteggerti, di tenerti al sicuro da tutti quando ti ho visto piangere." raccontai.

"E se fosse stato per pietà?" domandò.
"Smettila di dubitare così tanto Jungkook."

"Non ci riesco. È difficile credere a tutto. Tutto quello che sta succedendo adesso è troppo bello per essere reale." disse.

Beh, ha senso, ma non ho cattive intenzioni.

"Allora lascia che sia così. Ti giuro che dico sul serio, Jungkook. Ti ho spezzato una volta, non oserei mai più fare lo stesso errore."

"Devo mostrarti alcune cose..." disse e si alzò.
"Cosa?"
"Vieni con me." disse e si diresse fuori dalla stanza.

"Tutto bene?" Jimin ci chiese mentre uscivamo dalla stanza.
Jungkook fece solo un piccolo cenno.
"Hyung, posso portarlo a casa mia?" Jungkook chiese a Yoongi hyung.
"Beh, se sei a tuo agio, certo." parlò.

"Allora andiamo?" chiese, io annuii e ci incamminammo verso l'uscita.
Lui si sedette al posto di guida mentre io mi sedetti accanto a lui e partimmo verso casa sua. Quando arrivammo mi sentii sollevato perché l'intero viaggio era stato imbarazzantemente silenzioso. Entrammo in casa ed era anch'essa tranquilla.

"Ehm, dov'è Jin hyung?" chiesi.
"È alla caffetteria." disse e mi trascinò nella sua stanza.
"Calmati." Quando entrammo nella sua stanza, mi fece sedere sul suo letto. "Allora, cosa vuoi farmi vedere?"
"Questo..." e così dicendo, tolse lo specchio dalla parete.

Oh mio Dio, ci sono così tante polaroid.

"Puoi aiutarmi con questo?" chiese con lo specchio in mano.
"Sì, certo." andai ad aiutarlo a rimettere lo specchio al suo posto.

Dopo aver rimesso a posto lo specchio mi avvicinai alle polaroid. Sono le nostre foto.
"È così bello..." sussurrai.

Jungkook si avvicinò e si mise accanto a me.
"Erano solo le tue foto. Ma quando le hai viste le hai rimosse tutte e hai fatto questo." ridacchiò.
"Non mi piaceva che le mie foto fossero attaccate al muro, ma poi hai detto che la mia stanza è la tua stanza e quindi vorresti vedere le mie foto nella tua stanza." raccontò.

"Ho fatto una bella cosa, no?" sorrisi.
"No... per niente. Non mi piace ancora vedere la mia faccia sul muro."
"Hai altre foto?" chiesi e lui annuì.
Aprì l'armadio e tirò fuori una scatola di legno.
"Ecco." mi porse la scatola.
"Wow, ce ne sono così tante." sorrisi guardandoli.

"Hai fame?" mi chiese all'improvviso.
"Sì... Molta..."
"Torno subito." mi informò e se ne andò.

Ci sono così tante polaroid. Forse potrei fare qualcosa. Mi alzai, aprii il cassetto sotto il suo tavolo da studio e cercai la colla. Dopo aver rovistato, finalmente la trovai. Ho tolto le vecchie polaroid e ho iniziato a metterle in modo diverso.
Dopo 15 minuti buoni, avevo finalmente finito. Orgoglioso di ciò che avevo fatto, scattai rapidamente una foto.

"Ecco, ti..." Jungkook si fermò a metà frase quando vide il muro. "Oh mio Dio!" sussultò. Posando i piatti sul tavolo, si avvicinò alle foto. "È così bella, hyungie..." sorrise guardandole.

Aspetta, mi ha appena chiamato hyungie?! Sorrisi al soprannome e mi misi accanto a lui.

"Beh, certo che è bella, dopotutto ci sono le tue foto." sorrisi.
"Accidenti, sei sempre così smielato." ridacchiò. "Comunque, ecco il tuo cibo." disse, porgendomi il piatto.
"È così buona!" dissi dando un morso alla bistecca che aveva preparato.
"Grazie." sorrise.

"Hai più foto mie che tue." intervenni.
"Beh, se ti ricordi, sei sempre stato il modello per tutti i miei progetti fotografici." disse e io annuii.
"Ti piaceva fare il modello fin da allora, vero?" mi chiese.
"Sì, mi piaceva. E sei stato tu a incoraggiarmi." risposi guardando le nostre foto.

"Cosa vuoi dire? A tua madre non piaceva?" mi domandò.
"Sì, le piaceva... ma fino a un certo punto. Quando le ho detto che volevo fare carriera si è messa contro di me e ha appoggiato papà." sospirai.
"Si è messa contro di te?"

"Sì... Non ho ancora capito perché mia madre e mio padre sono venuti a trovarmi quando ho avuto quell'incidente. Per dimostrare la loro finta premura?" mi burlai.
"Ora che ci penso, non ho mai conosciuto veramente tua madre e tuo padre."
"Non sono persone che ti piacerebbe conoscere." sospirai. "Comunque... Che ne pensi della seconda possibilità?" cambiai argomento.

"Quale seconda possibilità?"
"Darmi una seconda possibilità? Non ti sto obbligando, ma vedi, ho finalmente trovato il mio pezzo mancante e non voglio perderlo di nuovo."
"Pezzo mancante? Non ti sei dimenticato di me?"

"Sì, l'ho fatto. Ma non ho dimenticato la sensazione di calore di qualcuno accanto a me la notte, i tocchi morbidi, le carezze delicate..." sorrisi. "Quando sei entrato di nuovo nella mia vita, ho provato quella sensazione di calore. La persona che prima era tutta nuvole e pioggia ha ricominciato a sentire il calore della luce del sole. E non voglio perdere di nuovo quel calore." lo guardai.
"Ho bisogno di tempo, hyung. È troppo per entrambi. E se poi scoprissi che era solo una piccola attrazione e non amore?" chiese.

"Beh, se pensi che sia solo attrazione... trasforma l'attrazione in amore..."
"Cosa vuoi dire?"

"Fammi innamorare di nuovo di te, Jungkook!"