Non io, non lui, solo noi

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*marco*

Mi svegliai, ma non era come le altre mattine.
Avevo freddo.
Toccai la parte dove dormiva Ale, ma di lui non c'era alcuna traccia.
Mi alzai di fretta.

"Ale?"

Mi guardai in torno preoccupato.
Se n'era andato?.
Controllai in bagno, cucina ma di lui niente.
Mi precipitai in soggiorno con passo veloce.
La mia ansia saliva velocemente, le mie mani sudavano, mi girava la testa, non ci capivo niente.
Vedevo tutto offuscato.
L'unica mia preoccupazione è se sene fosse andato così, senza nemmeno un addio.
Senza nemmeno un ultimo bacio.
Infondo l'avrei pure capito.
Mi ero scopato il suo ex amico.
Chi non se ne sarebbe mai andato in quel modo così azzardato?

"Marco?"

Mi voltai verso il divano.

"oh sei qui.."

Mi scoppiò un sorriso in faccia.

"si"

"pensavo te ne fossi andato amore"

Mi sedetti vicino a lui tenendogli la mano.
Ale guardava dritto la Tv.
Era distante, ci mancasse che non lo fosse, ma tutto ciò mi faceva stare male.

"come hai dormito?"

"bene"

Si voltò verso di me.

"allora? spiegami tutto"

"giusto"

Iniziai a raccontargli.

"Io e Manu eravamo arrivati in anticipo per il set fotografico così avevamo deciso di andare a pranzare fuori.
Mentre stavamo pranzando avevo bevuto un po', così ecco..
Tra me e Manu successe ciò..
finimmo per "divertirci" insieme.
Corpo a corpo.
Mi pento di aver commesso questo imperdonabile errore.
Lo so, magari mi starai odiando a morte.
Ma ti prego Ale, amo solo te"

Mentre lo raccontavo mi scese qualche lacrima che Ale asciugava col suo pollice.

"e ieri? dove sei stato?

Lo guardai.

"A parlare con Manu di tutto ciò."

"Quindi vi siete pure rivisti?!"

Guardai per terra.

"non è come sembra, gli dissi di non voler continuare tutto ciò, e che fosse solo uno sbaglio perché io amavo te e non lui."

Ale mi guardò confuso su cosa fare.

Lo guardai in faccia.

"Mi dispiace Ale"

Scoppiai in un pianto per poi lo baciai.

"almeno se vorrai prenderti una pausa questo sarà il nostro ultimo bacio"

Mi alzai detto ciò.

"scusami" furono le uniche parole che mi uscirono dalla bocca.
Uscii di casa.
Camminavo per quelle strade che sembrano tristi.
Vuote.
Guardavo i volti delle persone senza sentimenti.
Il cielo lo stesso, era grigio.

"ci manca solo che piove"

Proprio detto ciò iniziò a piovere.
La mia fortuna mi perseguitava come sempre eh.
Continuai a camminare, non avevo una meta, una direzione, non sapevo se stessi prendendo la strada esatta, volevo veramente tutto ciò? O solo Ale?
Cosa desideravo?
Cosa volevo?
Una donna, un uomo, o solo sesso?
Si, ok, amo Ale..
Ma tutte quelle litigate, sia per cose inutili o serie.
C'è n'era bisogno?
Forse lo pensavo solo io.
Sono così egoista?
Forse si.

Continuai a camminare.
Vidi un negozio di caramelle.
Ci entrai di fretta e ne comprai un paio.
Erano caramelle all'anguria.
Piacevano solo a me.
Non ad Ale.
solo io.
Guardai le caramelle.
Decisi di non pensare per una volta solo a me stesso.

"mi scusi vorrei anche delle caramelle alla fragola"

Le presi per Lui.
solo per ale.
non per me.
Lui

Uscì dal negozio e passai le prossime ore a camminare finché non si fece buio.
Decisi che fosse il momento giusto di tornare a casa.
I lampioni illuminavano la via, si sentiva solo il rumore della pioggia.
Non c'erano persone.
solo io.
Aprii la porta con le chiavi, davanti a me trovai uno spettacolo che mi fece venire i brividi.
Trovai Ale piangere, decine di fazzoletti per terra bagnati di lacrime.

"DOVE CAZZO SEI STATO MARCO?"

Lo guardai per poi avvicinarmi avanzando di un passo.
Ma lui faceva due passi indietro.
Uno avanti, due indietro.
Proprio come la nostra relazione.

"Sono stato fuori"

"A SCOPARTI CHI STA VOLTA?"

Gli passai le caramelle che comprai per noi.
non l'avevo fatto per me.
Non per lui.
Ma per noi.

Lo abbracciai.

"non volevo farti preoccupare.
Avevo bisogno di pensare, scusami"

Ale era incredulo di tutto ciò, non avevo mai comprato un regalo per lui.
Così mi abbracciò fortissimo.

Gli sussurrai all'orecchio "andiamo a riposarci un po' è stata dura oggi"

Ale annuii per poi prendermi per mano mentre andavamo in camera.
Ci misimo sotto le coperte.
Sentivo i respiri degli altri.
Niente di più.

Mi abbracciò appoggiando la sua testa sul mio petto.

"Ale, so che non è il momento esatto per ciò, ma devo partire per Milano domani"

Non avevo il coraggio di guardarlo pensavo si sarebbe incazzato maggiormente.
Ale mi prese la mano.

"partiamo volevi dire"

Lo guardai felice.

"mi perdoni?"

"Si.. ti amo Marco."

"anche io Ale."

Lui si addormententò mentre io stetti ad ammazzare quel momento guardarando la televisione, niente di più.

angolino

spero vi stia piacendoo

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