l'amore non può esser comandato

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*ale*

Marco aprì immediatamente la porta e nemmeno un secondo che si fiondò subito sulle sue braccia sua madre che lo strinse in un forte abbraccio.

n: marcolino bello di mammaaa

m: ahaha ciao mamma

Nadia si voltò verso di me salutandomi con la mano in lontananza.

n: ciao Alessandro

a: ciao.
Feci un sorriso voluto.

Ci sedemmo sulle siede attorno al tavolino pieno di piatti con pasta, carne e frutta.

n: spero solo che sia tutto buono

m: lo sarà sicuramente, ale è molto bravo a cucinare.

La donna mi fulminò con lo sguardo.

n: già.. Alessandro.

Mi odiava già, la mia fortuna era sempre dalla mia parte ovviamente.

a: bhè... buon appetito

Iniziammo a mangiare, il silenzio avvolgeva quella stanza.
Anche se lontani potevo sentire la tensione di Marco.
Era molto teso, non mi guardava, osservava il suo piatto mentre prendeva lentamente con la forchetta la pasta dal piatto.
Misi la mia mano sulla sua gamba delicatamente.
Si voltò verso di me sorridendo con le labbra.
Ricambiai il sorriso, ma la nostra attenzione finì su sua madre che se ne accorse ed interruppe quei sguardi.

n: allora.. quanto rimarrai ancora qui Ale?

a: non saprei..

n: quando partirai domani? tra due giorni? o oggi stesso?

a: nono, non c'è bisogno di tutta questa fretta nadia.

La signora si pulì le labbra col tovagliolo mentre mi perseguitava con lo sguardo per poi espandere il proprio volto da un sorrisone.

n: bhè.. effettivamente non c'è fretta..
se non hai la fidanzata perché andarsene così presto?

Mi voltai velocemente verso Marco che sembrava ancora avvolto nei suoi pensieri.

a: ogni cosa ha il suo tempo no?

n: giusto, effettivamente Marco ne ha avute molte.. chissà chi sarà la prossima.

Finalmente ritornò tra noi Marco, anche se non sembrava capire qualcosa.

m: o mà non incominciare.

n: ma dai stavo solo scherzando.

Il rapporto tra marco e sua madre era alti e bassi.
Ovviamente si volevano un mondo di bene, ma avvolte non sembravano sopportarsi a vicenda.
Erano molto diversi, sua madre era molto più estroversa, sapeva cosa voleva e soprattutto non nascondeva niente.
Se pensava una cosa la diceva senza troppi problemi.
Non importa quanto potesse offenderti, non importa quanto potesse far male, la dirà lo stesso.
Marco era tutto l'opposto.
Molto più introverso, ti proteggeva sempre, anche quando fossi nella parte del torto.
Non voleva ferirti, gli andava tutto bene.
Difficilmente ti rispondeva con un no.
Erano molto diversi.

Per interrompere quel silenzio, accessi un po' la Tv.
Senza nemmeno farlo apposto si parlava in tv di una coppia gay.
La madre di Marco se ne accorse subito, non aspettò nemmeno un momento per dire la sua, come solita a fare.

n: bah questi giovani di oggi..
Adesso sono tutti trans, gay, lgbt+ ne hanno inventati di tutti i colori.

Marco si voltò verso la donna infastidito.

m: saranno cavoli loro se sono gay no?

n: che c'entraaa non si possunu taliari.

Iniziò una lunga discussione tra madre e figlio.
Io ero lì in mezzo ad ascoltare ogni singolo pensiero e giudizio.
le voci iniziarono sempre di più ad aumentare il proprio tono.
Ora capivo Marco, ed il perché non volesse dirlo a sua madre.

n: MA PERCHÉ LI STAI PROTEGGENDO MICA SEI FROCIO

m: SI, LO SONO INVECE.

calò di nuovo il silenzio.
La donna guardava scioccata suo figlio per la risposta data.

n: no.. non è possibile.

m: ed invece.
Amo Alessandro.

Nadia si voltò verso di me.

n: sta scherzando vero?

a: no signora, io e suo figlio stiamo insieme.

Feci un sorriso orgoglioso della mia risposta.
Continuava a guardarci scioccata finché di botto non si alzò, prese la sua borsa e corse verso l'uscita.
Marco la inseguì con lo sguardo mettendosi le mani in faccia per la disperazione.
La figura aprì la porta ed uscì di casa.

Mi avvicinai a Marco abbracciandolo da dietro la sedia tenendo le mie braccia strette sul suo petto appoggiando la mia testa sulla sua spalla.

a: amore, non preoccuparti.

m: ale sei serio? non mi perdonerà mai.

Si alzò di fretta, così veloce che nemmeno me ne accorsi.

a: Marco, meglio prima che mai.
Avrebbe avuto la stessa reazione anche se gliel'avessimo detto tra un mese o un anno.
Sono sicuro che capirà prima o poi.

Mi fiondai ad abbracciarlo per poi essere avvolto dalle sue braccia.
Non voleva discutere, era ovvio.

m: va bene, vedremo.
ora devo andare a recuperare Giulia (la sua amica).
Ci vediamo dopo.

Mi diede un bacio sulla fronte per poi uscire.

a: "ciao amore" sorrisi.

Lo guardai mentre usciva dalla porta con un sorrisone.
Cazzo quanto lo amo.
l'amore è l'essenza che muove il mondo.

angolino

EI

come state? scusate per questi 2 giorni di assenza ma ho avuto molto da fare.

BACIONI





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