Stesso sangue

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Toni's pov
Durante l'adolescenza ho osservato spesso l'angoscia verso un parente. Ho visto gente piangere e ansimare in preda al panico, mentre io rimanevo lì, un osservatore distante, incapace di penetrare emotivamente quella realtà. Non ho mai avuto angosce per i miei parenti dato che non ci sono mai stati, perciò non ho mai abbracciato a fondo la preoccupazione. Non mi è mai sembrata una qualità mia, sempre mascherata dall'indifferenza. Eppure, quando vedo Fangs cadere, il sangue che gli zampilla dalla spalla, il mio cuore sprofonda. E finalmente capisco cos'è la preoccupazione. Un urlo mi abbandona le labbra, mentre il mio corpo riesce a prendersela con l'unica colpevole di tutto questo. Mi scaravento contro Allin con una forza tale da farla cadere al suolo. Cerca di difendersi ma le sue barriere vengono distrutte da me come un castello di carte al vento. Riesce a parare il primo pugno ma non il secondo, né il terzo che le arrivano dritti sulle labbra e sul sopracciglio sinistro. Sono a cavalcioni su di lei, ascoltando solo parzialmente ciò che Jug sta dicendo nel microfono.
Jughead: -Toni cazzo, cosa succede?- mi fermo di colpo, tornando alla realtà. Immobilizzo le sue mani premendoci sopra con forza.
Toni: -Fangs è stato colpito da Allin. È qui- sento una miriade di imprecazioni e la portiera dell'auto che viene aperta.
Jughead: -Sweet sta entrando, io penso al cane. Resta dove sei. Ti aggiornerò in un minuto- segue il silenzio e mi trovo mentalmente a pregare che tutto vada bene. Che non è grave come sembra, che magari ho visto male e colui che è stato colpito è la vittima, rubata di nuovo dalla rossa. Non so esattamente chi io stia pregando dato che non credo in nessun dio o cose del genere. Magari mi sto solo illudendo.
Cheryl: -complimenti, ottimo diversivo- dice sarcastica. Conficco le unghie nei suoi polsi, tanto che la vedo stringere i denti per il dolore. Ho la killer di cuori letteralmente sotto di me, sanguinante e senza possibilità di fuga. Dovrà passare sopra il mio cadavere se vorrà scappare oggi.
Toni: -dannata, giuro che se gli succede qualcosa io- alza il busto guardandomi negli occhi, ad una vicinanza che mi causa la nausea, e l'istinto di prenderla a pugni ritorna più forte di prima.
Cheryl: -tu cosa? Mi ucciderai? Prego, sono tutta tua- fa un cenno verso il suo corpo, succhiandosi il sangue dal labbro.
Cheryl: -adoro il sapore del sangue sai?- non faccio caso alle sue provocazioni perché la voce di Jug torna nel microfono.
Jughead: -Toni, è grave. Molto. È privo di sensi, la ferita è alla spalla e non riusciamo a capire se il proiettile abbia colpito qualche organo importante- trattengo il respiro.
Jughead: -siamo riusciti ad eliminare l'uomo e zittire il cane, ma questo è un bel problema-
Toni: -andiamo in ospedale- dico disperata.
Jughead: -non possiamo. Lo sai anche tu. È stato uno dei primi giuramenti fatti. Andare in ospedale adesso equivarrebbe ad un suicidio. Ci chiederanno perché ci trovassimo qua, troveranno il cadavere e allora faranno due più due. So come ti senti ma non possiamo- non presto attenzione all'ultima frase, troppo occupata a percorrere i miei ricordi. C'è qualcosa che non riesco a ricordare riguardo Allin. Abbiamo pochissime informazioni su di lei, eppure c'è un dettaglio che mi sfugge. Dall'omicidio di una settimana fa abbiamo scoperto che è un'esperta di veleni, quindi deve avere delle conoscenze mediche. Mentre il ricordo si fa sempre più vivido, intrappolo il suo sguardo nel mio, senza pietà. E lei lo capisce, perché in un secondo cerca di sferrarmi un pugno per liberarsi. Fallisce, e in meno di un secondo si ritrova in posizione prona, con me che le fletto il polso all'indietro. Geme di dolore, mentre sento le ossa scricchiolare.
Toni: -dovevi mascherare una sola abilità Allin, e hai fallito. Ti ho studiata. Oltre ad essere precisa e dannatamente irritante sei anche un'esperta di medicina autodidatta. Sai operare, ecco perché non hai mai bisogno di andare in ospedale. Sei intelligente, sai?- fletto la sua mano ancora di più.
Toni: -adesso, tu verrai con me, da brava, e aiuterai uno dei miei migliori amici, che adesso sta morendo per colpa tua. Se rifiuti ti spezzerò il polso e poi tutte e dieci le dita, fino a quando non mi implorerai di smettere, ma allora sarà troppo tardi perché avrò perso la pazienza. Non ho paura di vederti annoiata, ma tu avrai sicuramente paura di vedermi furiosa. Perché io Allin, sono più pazza di te, sono completamente fuori di testa- con la mano libera le stringo i capelli. Voglio la sua attenzione al cento per cento.
Toni: -e se durante l'operazione farai qualche stronzata, sappi che ho ben due pistole con me e sarò felice di esaurire il caricatore di entrambe per spararti in quella testa da stronza che ti ritrovi. È chiaro?- la mia potenza la sta spezzando, lo vedo da come mormora un sì senza fiato e da come si accascia al suolo respirando a fatica non appena la lascio andare. Quando si gira una singola goccia di sudore le percorre la fronte, andandosi a mischiare con il sangue ormai secco del sopracciglio spaccato. Le do una veloce controllata per vedere se ha qualche arma e dopo aver rimesso in tasca il mio coltello, sorrido trionfante. Le do una spinta e iniziamo a camminare verso la casa. Prendo la pistola puntandogliela alla nuca, mentre la obbligo ad aumentare il ritmo. Sweet ci apre e guarda Allin trafelato. Lei neanche lo nota, proseguendo verso il piano di sopra. Jug la vede e prende la sua pistola.
Cheryl: -calmati idiota, non ho armi- la spingo verso la stanza con forza. Jug è in qualche modo riuscito a spostare Fangs sul divano della camera. Ha gli occhi chiusi, la ferita coperta solo da un brandello di maglietta. Mi siedo accanto a lui passandogli la mano sulla fronte. È bollente. Prendo lo zaino e tiro fuori acqua ossigenata e bende.
Cheryl: -wow, credi che un po' di disinfettante e delle bende aiuteranno a togliere un proiettile? Ma sì, usiamolo anche sul cuore del cadavere là dietro, vediamo se resuscita- dice ridacchiando. Jug le si mette di fronte con un paio di forbici da cucina e un coltello in mano. Glieli alza all'altezza degli occhi.
Jughead: -vediamo se riesci a fare qualcosa con questi, altrimenti dovrò usarli in un altro modo- dice posizionando per un istante le due lame sul suo collo pallido. Lei alza gli occhi al cielo e gli prende gli oggetti dalle mani, abbassandosi all'altezza di Fangs per esaminare la ferita.
Cheryl: -dio Antoinette vedo che il sparare non è il tuo forte, hai mancato il cuore di un centimetro. Che peccato, mi sarebbe piaciuto vedere questo bestione morto- prendo la pistola e mirando il pavimento ad un centimetro da lei faccio fuoco, mancandola di proposito. Sobbalza ma non si volta.
Toni: -il prossimo te lo ritrovi testa, così vedremo se so sparare o meno- mi rivolge un sorriso falso tornando a lavoro. Mi giro verso Jug e lo noto che mi guarda sospettoso, quasi a domandarsi del perché due killer che si sono viste solo una volta hanno tutta questa ostilità. Infatti non appena sto per andare in soggiorno, le sue parole mi immobilizzano.
Jughead: -per esservi viste solo una volta l'odio si nota fin troppo- dice ridacchiando ma quando vede la mia espressione seria il sorriso si spegne. Chiudo gli occhi sperando che Allin non abbia fatto caso a questa frase.
Cheryl: -la moretta non ti ha raccontato della mia visita a casa vostra?- mi passo una mano tra i capelli mentre Jug spalanca gli occhi.
Jughead: -Toni, dimmi che sta scherzando- non rispondo, girandomi a guardare la killer che ha iniziato a penetrare la carne del mio amico con il coltello. Sposto gli occhi immediatamente, quasi il dolore di Fangs fosse il mio. Spero solo che abbia inteso la mia minaccia. Se dovesse succedere qualcosa a Fangs, la mia ira non avrà fine.
Passano minuti interminabili in cui Allin brucia la ferita con un pezzo di metallo bollente e successivamente la richiude con delle graffette trovate nell'ufficio della vittima. Il nostro amico non ha ancora ripreso i sensi. Ogni cinque minuti Jug guarda fuori dalla finestra per vedere se ci sono segni della polizia nelle vicinanze. Nessuno sembra essersi accorto di niente, ma dobbiamo sbrigarci. Trasportare Fangs fino alla macchina sarà un'impresa. Mentre Sweet e Allin si ritrovano in soggiorno, Jug ed io ci allontaniamo per parlare.
Jughead: -è stata in casa nostra Toni?- annuisco incrociando le braccia sul petto, inspirando l'aria gelida della notte.
Toni: -sì. Ha scoperto la nostra posizione- scuote la testa.
Jughead: -come hai fatto a riconoscerla oggi? Non l'hai mai vista e- si blocca quando realizza la frase appena detta.
Jughead: -vi siete viste-
Toni: -sì, il primo giorno l'ho vista, ti ho mentito. E poi alla festa ci siamo incontrate in bagno- alzo la manica sinistra della mia felpa mostrandogli il taglio che mi percorre il braccio.
Toni: -la situazione è degenerata, l'ho minacciata e lei si è presentata dopo neanche un'ora davanti la nostra porta-
Jughead: -avresti dovuto dirmelo- la mia calma vacilla.
Toni: -Jug, quella notte sul tetto, ho perso, come fai a non capirlo? Mi sono ritrovata ai suoi piedi in cinque minuti. Solo allora ho capito che la nostra rivale era dieci volte più forte di come la avessimo immaginata. E poi tu avevi già altre mille preoccupazioni riguardanti la missione. Non potevo uscirmene con una notizia del genere. Mi ha detto di lasciare la città perché non vuole i soldi ma solo divertirsi da sola senza la nostra squadra tra i piedi- mi passo di nuovo la mano tra i capelli in un gesto nervoso. 
Toni: -è un casino. Cosa ce ne facciamo di lei adesso? Se la lasciamo andare, tornerà alla prossima missione e non si sa con quali intenzioni. Potremmo ucciderla-
Jughead: -oppure potrebbe unirsi a noi- dice non riuscendo a trattenersi.
Toni: -è uno scherzo, vero?- lo fisso mentre scuote la testa.
Jughead: -Toni, hai detto tu che non vuole i soldi, vuole solo divertirsi uccidendo. Perché non sfruttarlo a nostro favore? Le missioni saranno più facili, continueranno a cercare lei, mentre noi ci avvicineremo sempre di più al nostro obiettivo. Possiamo usarla, fino a quando non la prosciugheremo e allora potremo sbarazzarcene- questa volta ci penso mentre mi guardo le scarpe, dondolando sui piedi.
Toni: -non accetterà mai-
Toni: -se la minacciamo sì. Oggi sei riuscita ad avere la meglio e se sarai tu a minacciarla, non avrà altra scelta-
Toni: -sì, e domani mi ritroverò con il cervello spappolato. E poi se anche accettasse, nel momento in cui la lasceremo andare, se ne andrà da Detroit-
Jughead: -non lo farà e poi in entrambi i casi ne usciamo vincitori. Ormai credo di sapere almeno un po' riguardo il suo operato. Riusciresti a scovarla. Se non ti ha uccisa il primo giorno significa che le interessa qualcosa. Sfruttiamo questo interesse- annuisco lentamente, abbracciandolo.
Jughead: -niente più segreti?-
Toni: -niente più segreti- dico sorridendo. Torniamo in salotto dove Sweet sembra sentirsi completamente fuori luogo. Allin se ne sta seduta sul divano mentre si passa un panno imbevuto d'acqua ossigenata sulla fronte. Quei graffi le danno quasi un'aria più selvaggia. Decido di mettere in atto il piano di Jughead, nonostante l'idea che possa entrare nella nostra squadra non mi entusiasmi per niente, anzi.
Toni: -sei stata brava oggi, ti meriti un regalo- mi squadra dall'alto verso il basso, inarcando il sopracciglio.
Toni: -unisciti a noi- scoppia a ridere in una risata talmente fragorosa che quasi le sferro un altro pugno per farla tacere.
Cheryl: -hai un buon umorismo oggi- resto seria, mentre lei si alza mettendosi davanti a me.
Cheryl: -senza offesa, ma preferirei morire che unirmi ad un gruppetto di piccoli criminali come il vostro-
Toni: -eppure questo gruppetto di criminali ti tiene imprigionata, proprio in questo esatto istante- faccio un altro passo verso di lei, sorridendole calorosamente.
Toni: -e poi la mia non era una domanda- prendo il coltello dalla tasca. Lei segue ogni mio movimento. Alzo l'arma percorrendole la pelle del braccio sinistro. Adesso abbiamo la stessa ferita. Non fa neanche un passo indietro, sa che è inutile e dubito voglia umiliarsi facendosi tenere ferma dai miei amici.
Toni: -ci si può divertire anche in gruppo, sai?- dico ispezionando la lama del coltello tinta di rosso.
Cheryl: -non siete niente in confronto a me-
Toni: -insegnaci allora- dico inclinando la testa di lato.
Cheryl: -killer si nasce e se tu non sei fatta per esserlo mi spiace- i suoi occhi di fuoco trovano i miei. Traccio un'altra linea sulla sua pelle, il sangue che gocciola sul pavimento. Ancora non cede.
Toni: -eppure tutto questo l'ho imparato da sola. A mie spese e sacrifici- il terzo taglio è più profondo e la vedo in difficoltà. Al contrario di come pensavo non le importa se rimarranno delle cicatrici.
Cheryl: -puoi torturarmi quanto vuoi, rompermi tutte le ossa del corpo, ma non hai la più pallida idea di quanto sia alta la mia soglia del dolore. Prova tu stessa- non sta mentendo e mi ritrovo a domandarmi quali torture abbia subito nella vita. Non sta cedendo ed è un male.
Cheryl: -faresti prima a spararmi un colpo in testa e andartene fingendo un omicidio suicidio- il ghigno non sparisce dalla sua faccia.
Cheryl: -voi avete bisogno di me. Io non avrò mai bisogno di voi-
Toni: -potresti divertirti però. Sei una narcisista di prima classe e noi moriamo dalla voglia di imparare- per ora è un oggetto che possiamo usare, dopodiché si trasformerà in un rifiuto, su questo Jug ha ragione. Devo solo convincerla, persuaderla della sua importanza e della nostra inferiorità. Vedo che questa volta ci pensa. Mi avvicino per il quarto taglio e la mia lama viene afferrata dalla sua mano che stringe con forza. Dal pugno serrato vedo gocciolare rosso.
Cheryl: -adesso tu- quando giro il coltello verso di me i miei amici mi guardano straniti ma io so cosa sta facendo. Ripeto il suo stesso gesto, mantenendo un'espressione neutrale mentre sento la lama penetrare la mia mano.
Cheryl: -consideralo un giuramento di sangue- dice ed esce dalla casa, sparendo nell'oscurità. Jug fa per correrle dietro ma lo fermo.
Jughead: -dobbiamo seguirla-
Toni: -ha accettato-
Jughead: -e ora è scappata. Non tornerà più-
Toni: -lo farà eccome. Siamo macchiate dallo stesso sangue ormai-

Heart KillerWhere stories live. Discover now