Inseguendo il fuggitivo

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Toni's pov
Ero convinta che gli allenamenti di Jug fossero i peggiori, ma dopo due settimane di lavoro con Allin, mi sono resa conto che erano solo un assaggio. Il suo modo di fare è tosto, senza sconti né riguardi per i nostri muscoli e la nostra resistenza. Non so se io stia migliorando nelle mie capacità, ma di certo i miei muscoli stanno prendendo forma. Ogni giorno, non appena avevamo un'ora libera dal lavoro, eravamo costretti a fare sei chilometri,  che fossero le cinque di mattina o le nove di sera. Allin ogni volta correva con noi e quando arrivavamo al traguardo, era l'unica che sembrava avesse fatto una passeggiata rilassante. Abbiamo fatto di necessità virtù, recuperando un vecchio sacco da box e qualche paio di guantoni logori. Con loro, ci siamo messi a perfezionare i nostri colpi, cercando di trovare quella precisione che fa la differenza. Sweet ha dimostrato ancora una volta un ingegno incredibile, costruendo bersagli mobili che ci hanno dato un'opportunità in più per affinare la nostra mira. Allin ci ha dato dritte precise, senza concedere spazio alle lamentele o le mie solite battute sarcastiche. Dopo la nostra conversazione durante il primo allenamento, sembra quasi che abbia trovato una nuova prospettiva nei miei confronti. La sua presenza intimidatoria si è placata, non mi ha più cercato a lavoro, né ha risposto ai miei tentativi di provocazione. Non riesco a capire cosa abbia scatenato questo cambiamento radicale, ma non posso fare a meno di esserne grata. Forse Jug aveva ragione: non sono obbligata a parlarle, devo solo cercare di imparare il più possibile. Quando ho chiesto al mio amico quale sarà il piano per eliminarla, mi ha guardato con un'espressione indifferente. Mi ha detto di pazientare, che quella è solo una delle tante domande inutili che ci tormentano. Ha inoltre aggiunto che adesso dobbiamo concentrarci sul piano e che con solo due settimane le nostre abilità non miglioreranno all'improvviso. In questi giorni, è stato più misterioso del solito. Non è quasi uscito dalla sua stanza, immerso nei suoi pensieri e le sue carte. Fa solo brevi apparizioni per gli allenamenti e i pasti, per il resto sembra quasi che non ci sia. Qualcosa mi dice che ci sarà un nuovo piano a breve. Nell'aria c'è un senso di cambiamento imminente e ormai conosco Jughead abbastanza per sapere che quando è così, significa che sta pianificando qualcosa. Qualcosa di grande.
Fangs si sta lentamente riprendendo, e oggi è riuscito persino a partecipare all'allenamento. Il suo braccio è ancora avvolto da bende, e si vede che fa fatica a muoverlo, ma almeno sta già meglio. Abbiamo avuto modo di parlare ieri notte, in un momento di solitudine, e ho riversato su di lui un flusso ininterrotto di scuse. In quel momento ho realizzato talmente tanto che tutto sarebbe potuto andare mille volte peggio che non sono riuscita a trattenermi. Nessuno di noi è mai stato così vicino al fallire. Come mi aspettavo lui mi ha accarezzato i capelli dicendomi che andasse tutto bene e anzi, sono stata coraggiosa ad affrontare Allin apertamente. Riguardo a lei, il mio amico non mostra alcun interesse, mantenendo una posizione neutra. Accetta i suoi consigli con una certa tranquillità, a volte sorride anche di fronte alle sue battute, ma non sembra provare né timore né interesse verso di lei. È come se la sua presenza lo sfiorasse appena. Le apparizioni della rossa si sono fatte man mano sempre più marcate nella nostra casa, assistendo ai piani di Jug e aiutandolo a programmare i prossimi colpi. Dovrebbe arrivare tra poco. In queste due settimane, siamo rimasti completamente invisibili agli occhi del mondo esterno. Le notizie hanno smesso di parlare della killer di cuori, convinte che abbia abbandonato la città. Eppure, ogni sera, la vediamo guardare il telegiornale proprio qui. Il nostro silenzio reciproco è palpabile mentre sono principalmente Jug e lei a intraprendere lunghe conversazioni, lasciando a Sweet Pea il ruolo di intrattenitore per la rossa che non smette un attimo di provocarlo. Con me invece è un'altra persona. Non scherza, non ride, non si mostra d'aiuto. È come se adesso le fossi completamente indifferente. Come pensavo, ho smesso di essere interessante e lei si è fissata con qualcun altro. Continuo a considerarla un pericolo per la nostra squadra, eppure, stranamente, sto cominciando a fidarmi del piano di Jug. C'è qualcosa di inspiegabile nella sua convinzione, qualcosa che mi fa credere che forse non ha tutti i torti. So che Jug non le avrebbe concesso la sua fiducia se non fosse stato al cento per cento sicuro del suo piano. Poggio con delicatezza il bicchiere ormai vuoto nel lavandino, mentre mi volto per scrutare il mondo oltre la finestra. Il vetro riflette la luce fredda della sera, rivelando il panorama urbano che si stende davanti a me. È un'immagine familiare, che vedo ogni giorno, ma oggi sembra diversa. Forse anche la città sembra volermi dare un presagio riguardo a ciò che sta per succedere, qualsiasi cosa sia. Sinceramente, non so come sentirmi riguardo questa novità. Sono anni che abbiamo sempre lavorato in quattro e adesso c'è un nuovo membro nel gruppo. Una persona a noi completamente sconosciuta, della quale non sappiamo né nome né provenienza. Le uniche informazioni che abbiamo su di lei sono il numero di omicidi commessi e il fatto che lasci un asso di cuori accanto alle vittime. E basta. È come se il suo passato fosse avvolto nell'ombra, celato dietro una cortina oscura. Non ho ancora fatto in tempo a iniziare le mie ricerche su di lei; prima la cosa di Fangs e adesso con gli allenamenti, non ho mai un secondo libero per accendere il computer e scoprire la verità. Il suo capello è ancora nella scatoletta di vetro, lasciato in uno dei miei cassetti. Non avrei mai pensato che la prima cosa che avrei imparato su qualcuno sarebbe stato il numero di persone uccise. I miei amici sono alquanto superficiali riguardo le interazioni sociali. Non trovano importanza nell'iniziare a conoscere qualcuno dall'inizio scoprendo prima il suo lato migliore e poi quello peggiore. A loro non importa. Una ragazza può venire da loro e tirarli uno schiaffo e loro sarebbero contenti di continuare a conoscerla. Ma io non funziono così. Voglio scavare più a fondo, conoscere una persona a piccoli passi. Voglio sapere delle sue abitudini, delle sue ossessioni, delle sue paure, prima di sapere i suoi lati peggiori. Forse è una strategia sbagliata, ma è quella che conosco meglio. Se ai tempi dell'università Fangs mi si fosse avvicinato dicendomi di voler creare una squadra di assassini sarei corsa immediatamente dalla polizia. Invece, sono abbastanza convinta che si può capire il lato peggiore di qualcuno solo se prima si impara quello buono, perché così ci sarà sempre qualcosa a tenerti legato all'altro. Sento qualcuno bussare alla porta e Fangs che va ad aprire. L'arrivo di Allin non mi suscita più emozioni ormai. Mi sono abituata alle sue irruzioni e alle sue espressioni di disprezzo per ogni cosa. Jug esce dalla sua stanza con la prontezza di chi stava aspettando un pacco da mesi.
Jughead: -bene, mettiamoci a lavoro- Sweet ed io ci scambiamo un'occhiata confusa mentre Jug accende la tv iniziando una presentazione. Allin prende posto sulla poltrona. Dalla sua faccia vedo che sa esattamente quello che sta per succedere. Provo una nota di fastidio nel sapere che Jug ha rivelato il piano prima a lei che a tutti noi. 
Jughead: -bene, non so se vi ricordate il fratello di Andrew Smith, Lucas ucciso da Allin- è strano parlare di questi argomenti quando la colpevole è seduta proprio qui.
Cheryl: -è stato divertente far fuori quel figlio di papà- 
Jughead: -non ho dubbi. Bene, si dia il caso che il fratello, la nostra vittima principale, sia scappato a Miami, dove risiede adesso in un albergo cinque stelle- cambia slide mostrandoci un hotel di tre piani, con una piscina enorme. Fangs spalanca gli occhi.
Fangs: -è un invito per una vacanza?- dice ridacchiando mentre Allin alza gli occhi al cielo. 
Jughead: -purtroppo no amico, andremo a caccia- cambia slide, che adesso mostra il volto di un uomo sulla quarantina mentre è seduto in riva al mare. 
Jughead: -preparatevi, si va a Miami-

Heart KillerWhere stories live. Discover now