Chapter twenty-five

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Spalmo il rossetto rosso sulle labbra e le strofino l'una con l'altra, per poi sistemare le lievi sbavature e guardarmi allo specchio.

Il trucco non troppo pesante delinea e risalta i tratti del mio viso, incorniciato dalle ciocche more, che mi ricadono sulla schiena in morbide onde.

Quest'ultima è totalmente scoperta dal vestito in seta nero che indosso. È lungo sino alle caviglie, ma il grande, eppure ugualmente elegante, spacco mi scopre la gamba sinistra.

Sistemo una delle due spalline sottili e spruzzo un po' del mio solito profumo.

Good Girl, di Carolina Herrera.

Mi scappa un lieve sorriso non appena ricordo che Matt ama questa fragranza.

Ed è proprio per uscire con lui che mi sto preparando.

Questa mattina, in mensa, mi ha inviato un messaggio in cui mi diceva di vestirmi elegante, e di essere pronta per le otto.

Non so dove voglia portarmi, eppure l'idea di passare un'intera serata insieme a lui... mi provoca ogni volta una fitta piacevole al petto.

Dio, mi sto totalmente rimbecillendo.

Emetto comunque un sospiro, finisco di prepararmi indossando degli orecchini di diamanti e mi volto verso Charlotte.

Quest'ultima sta ancora studiando, ma punta ugualmente i suoi occhi su di me non appena mi avvicino a lei.

Stringo la pochette nera tra le mani, mentre cerco di scacciare via la sensazione di nervosismo che mi sta assalendo.

Non ho mai avuto un appuntamento vero, ma non è affatto la prima volta che incontro un ragazzo. Sono abituata a stare con loro e sono sempre abbastanza tranquilla, eppure non capisco perché questa sera provo... ansia. Un'ansia che però mi fa vibrare il petto e fa svolazzare qualcosa all'altezza dello stomaco.

Bleah. Che schifo.

Cerco quindi di scacciare ambedue le sensazioni e mi concentro sulla biondina davanti a me, che mi sta guardando con gli occhi e la bocca sgranate.

«Oh mio Dio, Ally. Tu sei...» si alza lentamente dalla sedia della scrivania e avanza nella mia direzione, ispedionando con ammirazione ogni singola parte del mio corpo. «Sei bellissima.»

Trattengo un sorriso sincero e mi intimo di mantenere la mia solita espressione fredda, nonostante un lieve e impercettibile desiderio di abbracciarla mi stia-

«Vieni qui!» la mocciosa mi anticipa all'istante, poiché si butta su di me e mi stringe tra le sue braccia.

«Sono così felice che usciate insieme.»

Mi abbraccia con calore e un affetto sincero, eppure io non riesco a fare altro se non darle una pacca sulla spalla.

Non mi piacciono gli abbracci troppo sdolcinati e le dimostrazioni di affetto. Lo sa.

Ma un piccolo, impercettibile, praticamente inesistente, sorriso mi sfiora le labbra.

Un sorriso che si deve far bastare, poiché non ho la minima intenzione di intraprendere uno di quei discorsi romantici sul primo appuntamento e schifezze del genere.

E Charlotte sembra capirlo, poiché si scosta da me e mi guarda con affetto. Scruta in particolar modo i miei occhi, cercando di leggerci dentro chissà cosa, per poi constatare:

«Sei diversa quando sei con lui, Ally. Sembri...»

Felice. Mi scappa all'improvviso.

Eppure riesco a trattenermi dal pronunciarlo, perché sarebbe una vera e propria ammissione di star perdendo completamente la testa.

(Un)expectedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora