Chapter twenty

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«Mi ha baciata.» pronuncio a un certo punto, mentre mi dirigo insieme a Sam in palestra per l'allenamento.

Le avevo detto che ieri sera alla fine Matt mi aveva raggiunta in spiaggia, ma non riuscivo a trovare il modo per confessarle ciò che era successo dopo.

Un bacio che, sinceramente, non saprei minimamente decifrare.

È accaduto infatti talmente all'improvviso che mi ha lasciata senza parole, ed è così strano perché in realtà non sono molte le cose che mi sorprendono.

Mi sono domandata in questi giorni il motivo per il quale mi avesse baciata in un contesto fuori dal sesso, ma ho odiato talmente tanto tutti i pensieri e le ipotesi che si sono formate che alla fine sono arrivata a una semplice conclusione:

Era un bacio privo di significato.

Senza scopi.

Che non contava nulla.

Ho infatti sentito l'erezione di Matt nel momento in cui mi ha avvicinata a lui, e probabilmente sarà stata l'ossitocina a portarlo a compiere un tale gesto.

Anche perché ha chiarito lui stesso subito dopo che quel bacio non avrebbe cambiato nulla.

E sinceramente non posso che essere più d'accordo.

Tuttavia, Samantha non sembra essere della mia stessa idea, poiché non appena quelle tre parole escono dalla mia bocca, ecco che sgrana gli occhi e arresta totalmente i suoi passi.

«Cosa ha fatto?» domanda quindi, sorpresa più di quanto pensassi.

Immaginavo che si sarebbe stranita per la mia rivelazione, ma non che assumesse un'espressione a dir poco... scioccata.

Aggrotto perciò impercettibilmente le sopracciglia e ripeto con nonchalance: «Mi ha baciata.»

Uso l'indifferenza che mi sono imposta in questi giorni in modo da evitare di elaborare una serie di elucubrazioni e congetture mentali che mi avrebbero portato solo alla confusione più totale.

Perché in realtà dopo quel bacio ero scombussolata anche io, probabilmente più di lei, ma l'orgoglio è stato molto più forte della mia sorpresa, ed è riuscito a razionalizzare e minimizzare ciò che era successo.

Per questo cerco di smorzare lo stupore di Sam, dicendo: «Non fare quella faccia, si è trattato solo di un bacio.»

Il mio tono è duro e impassibile, mentre il suo sempre più confuso.

«Sì, ma da come avevo capito non baciavi mai nessuno fuori dal sesso.» apre la porta della palestra, facendoci ritrovare davanti l'intera squadra di basket che si allena.

Tra di loro c'è anche Matt, il quale però è troppo concentrato a prendere la palla e a tirarla verso il canestro per posare l'attenzione su altro.

La sua pelle è completamente lucida e i capelli bagnati a causa del sudore. La maglietta aderisce ormai al suo petto, mentre i muscoli delle braccia e delle gambe si contraggono non appena corre, salta e fa canestro.

A un certo punto, dopo aver fatto centro con la palla, rimane persino aggrappato al bordo del canestro, sorridendo vittorioso. I bicipiti vengono messi immediatamente in rilievo, mentre si tiene sospeso sopra i suoi compagni.

Subito dopo, si rimette giù e passa una mano tra i capelli ormai fradici, per poi sorridere ampiamente.

E non so perché, ma il suo sorriso emana una luce talmente intensa da far ghignare lievemente persino me.

Tuttavia, non appena me ne rendo conto, spengo immediatamente la mia espressione e torno a uno sguardo duro e perentorio.

«Pronto?? Terra chiama Jackson, ci sei?» la voce di Sam, più alta di prima, mi induce a voltarmi istintivamente verso di lei e a schiarirmi la voce.

(Un)expectedWhere stories live. Discover now