Chapter thirty-two

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⚠️ATTENZIONE⚠️

🔞Questo capitolo contiene scene esplicite🔞




Il sole punge sulla mia pelle e la leggera brezza di fine febbraio si scontra con la mia pelle.

Cammino lungo il giardino del college, per poi entrare nell'edificio e dirigermi direttamente in mensa.

Il mio stomaco brontola dalla fame, mentre la testa mi scoppia a causa delle due ore di biologia che ho seguito. Sono abbastanza stanca, ma anche pervasa da una strana e intensa energia per mettermi a letto e dormire.

Questa mattina mi sono infatti svegliata stranamente di buonumore e adesso il mio viso non è corrucciato come al solito, ma... rilassato, sereno.

So benissimo che il merito è di un biondino dagli occhi blu, e seppur fino a qualche settimana fa io lo abbia sempre negato, ho deciso di non voler più reprimere il cambiamento delle mie emozioni provocato da lui.

Ho capito che Matt è una delle poche persone presenti sulla faccia della terra a farmi stare bene, e lo sto accettando. Ho cercato per molto tempo di lasciare perdere e fingere che si trattasse soltanto di una mia illusione, ma non posso più mentire a me stessa.

Qualcosa dentro di me è cambiato, e non voglio più combatterlo.

La sua presenza mi rende... felice, ed è una sensazione molto più piacevole di quanto pensassi.

Entro in mensa e mi avvio verso la fila, superandola come mio solito.

Alcuni studenti sbuffano infastiditi e borbottano qualcosa tra se e se, ma non dicono nulla. Si limitano a sussurrare, e le loro facce infuriate non fanno altro che migliorarmi ulteriormente l'umore.

Inserisco nel vassoio dell'insalata e del pollo, per poi concludere con una fetta di Cheesecake al limone e un bicchiere d'acqua.

Mi volto subito dopo per cercare un tavolo libero, ma sembrano essere tutti occupati.

Sospiro.

Questo però non mi ferma. Vago infatti con lo sguardo e ne cerco uno che sia di mio gradimento.

Alla fine ne scelgo uno accanto alla finestra, ed è proprio lì che mi dirigo. È occupato da cinque studenti. Tre ragazzi e due ragazze. Sono del terzo anno, ma ciò non mi impedisce di posare il vassoio sul tavolo e ordinare:

«Uscite, avanti.»

I loro sguardi confusi si posano istantaneamente su di me.

«Cosa?» domanda una ragazza dai capelli viola con qualche ciocca verde.

Assumo un'espressione disgustata a quella vista e affondo i miei occhi nei suoi.

«Alzatevi, questo tavolo è mio.»

Aggrotta tuttavia le sopracciglia e sgrana gli occhi. «E chi l'ha deciso?»

«Io. Adesso.» rispondo con espressione fiera e un sorrisetto provocatorio in volto, che sembra irritarla particolarmente.

«Ma... se ti diamo il tavolo noi dove ci sediamo?» interviene un ragazzo dai capelli blu elettrico, con la cresta gellata verso l'alto.

Ew...

Ho beccato il gruppo dei pank.

Grandioso.

Mi sono sempre stati abbastanza sulle palle.

«Sono sicura che il pavimento vi accoglierà affabilmente.» pronuncio con tono sicuro e tagliente. «Avanti, toglietevi di torno.»

Si scambiamo delle occhiate a dir poco scioccate, ma non osano rispondere oltre.

(Un)expectedTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang