Chapter thirty-three

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⚠️ATTENZIONE⚠️

🔞Questo capitolo contiene scene esplicite 🔞

Ho letto da qualche parte che i momenti in cui siamo felici non sono poi così frequenti, e a volte si presentano come fugaci attimi. Eppure, quando si vivono, è necessario che ci si faccia caso.

Ed è esattamente quello che ho fatto in questi ultimi tre giorni.

Non mi è capitato quasi mai di vivere momenti di tale serenità nella mia vita. Tutte le mie giornate erano occupate per il novantanove percento da angoscia, ricordi, paranoie, panico, e soltanto una minima parte era dedicata alla... pace. Si trattava di momenti talmente rapidi e dissolubili che non ho potuto neanche mai assaporarli a pieno.

Ho cercato sempre di afferrarli, in modo da trattenerli con me, ma ogni volta mi scivolavano via, lasciandomi un vuoto ancora più grande e incolmabile di prima.

Adesso, tuttavia, per la prima volta nella mia vita mi sento viva. Avverto il mio corpo bruciare dal migliaio di sensazioni che mi pervadono in ogni momento della giornata.

Sto bene, gli incubi notturni sono quasi spariti, i momenti di panico e le crisi anche, e sto riuscendo a vivere a pieno ogni minuto.

Proprio come in questo momento che, con una spensieratezza nuova, sto piastrando i capelli di Charlotte, facendo ricadere la sua chioma bionda e lucente lungo la sua schiena.

Ci stiamo preparando per andare a cena fuori. Voleva che io, lei, Matt e Jason facessimo un'uscita a quattro.

Lo abbiamo deciso questa mattina, ed è da allora che non fa altro che ripetere quanto non veda l'ora di uscire con tutti noi.

È una situazione abbastanza assurda, questa, per la Ally di qualche mese fa: sto per uscire con la ragazza che non sopportavo minimamente, il ragazzo con cui andavo a letto e con cui mi divertivo a indispettirla e un biondino con cui pensavo di condividere solo sesso.

Se avessi detto alla me di sei mesi fa che mi sarei ritrovata qui, probabilmente mi avrebbe riso in faccia, o tirato un pugno e minacciata di non osare fare niente del genere.

Eppure eccomi qui, mentre applico dell'olio sulle lunghezze di Charlotte per renderli più luminosi e tento di occultare il mio stesso entusiasmo per questa serata.

Una volta finito, comunque, osserva il risultato allo specchio davanti a noi e pronuncia:

«Grazie, sono stupendi.»

Le accenno un sorriso e inizio ad acconciare i miei in morbide onde che mi arrivano quasi fino alla base della schiena.

Per la mezz'ora successiva ci trucchiamo e ci vestiamo. Charlotte opta per un tubino bianco che le modella alla perfezione ogni sua curva, mentre io scelgo un tubino rosso fuoco. Questo arriva sopra metà coscia, è leggermente arricciato in vita e ha un piccolo spacco sulla gamba destra.

Lo abbino al rossetto del medesimo colore e a delle décolleté nere, che slanciano la mia figura di dodici centimetri in più.

Applico poi il mio solito profumo Good Girl, di Carolina Herrera, e scelgo una semplice borsa nera.

Una volta pronte, io e Charlotte usciamo dalla camera e percorriamo l'intero dormitorio, per poi uscire ed essere investite da una leggera e piacevole brezza.

«Mi ha scritto Jason, ha detto che ci stanno aspettando nel parcheggio.» mi informa la biondina, riponendo il telefono nella sua pochette.

Ci incamminiamo perciò verso il luogo stabilito, riuscendo a riconoscere all'istante i due ragazzi che ci stanno aspettando.

(Un)expectedWhere stories live. Discover now