Il fantasma amichevole

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Il Beryl è pieno di gente già un'ora prima del concerto dei Twisted Mistress, lo show d'apertura del loro primo tour. Dopo quella sera, gli avevano detto, il gruppo sarebbe partito per due settimane in giro per il Midwest, un tour piuttosto ridotto ma che poi sarebbe proseguito ad agosto, quando il quartetto sarebbe partito in direzione della California, dall'altro lato del paese, con San Diego come destinazione finale.

Al riguardo John aveva semplicemente sentenziato che le etichette negli ultimi tempi si fidano troppo facilmente delle band punk. Secondo il suo batterista, nel mondo della musica indipendente non c'è da chiedersi se qualcosa andrà storto, ma cosa lo farà.

Così Jason si ritrova, alle undici di sera, in mezzo alla confusione più totale del Beryl, e non sta più nella pelle. Ha così tante cose da fare che si ritrova bloccato, e non può fare altro che osservare la gente che continua ad ammassarsi davanti al palco, con le mani in mano e uno sguardo attento ai fan della band principale.

Dopo un po', facendosi spazio tra la folla, arriva vicino al backstage; è qui che, per il suo sollievo, inizia a riconoscere un po' di volti. Primo fra tutti, il frontman dei Mistress, che vede finalmente dal vivo.

Jason avvista Casper da lontano, e la prima cosa che nota è che la foto sul retro dell'album non gli rende affatto giustizia. Non per il fatto che lì era nudo e adesso è vestito. È solo che Casper, dal vivo, è... bellissimo. Non gli viene in mente altro se non quella singola, banale parola. Descrivere così un frontman di una band hardcore non è il massimo, ma osservandolo ne è più che convinto. Casper ha un viso delicato e dei tratti quasi androgini, incorniciati da una zazzera di capelli biondo scuro, acconciati in decine di piccole punte intorno alla testa. John gli aveva detto, tempo fa, che un modo popolare per acconciarsi i capelli in quel modo senza spendere centinaia di dollari in spray e prodotti vari è usare la Elmer's. La colla che si trova nei supermercati. Ripensandoci adesso, Jason si chiede quanti dei ragazzini là dentro avranno ancora i capelli tra vent'anni.

In ogni caso, Jason incrocia lo sguardo con Casper e lui gli sorride da lontano, riconoscendolo, e quindi si incammina nella sua direzione. Jason deglutisce, già sotto pressione, cercando di pensare a come John l'aveva descritto. Un tizio che si diverte a prendere per il culo i fan e suonare nudo non può essere così minaccioso, dopotutto.

Mentre gli si avvicina, uno stormo di ragazzini appartenenti alle più disparate subculture gli si accalcano intorno. Jason non ha mai visto così tanti stili diversi in un unico locale. Gli sembra quasi di essere allo zoo. Ci sono punk, skater, metallari, di tutto. E Jason intuisce che forse è quella la chiave del successo dei Twisted Mistress: riuscire a unire tutte le subculture con una musica capace di piacere a tutti.

Assalito dai fan, Casper stringe mani a destra e manca, scambia due parole con i ragazzini più insistenti, il tutto con un enorme sorriso da maniaco stampato in faccia. È come se avesse usato la Elmer's sulle guance oltre che tra i capelli. Alla fine del percorso, con qualche parola sbrigativa convince lo stormo di fan ad allontanarsi e finalmente si ritrova faccia a faccia con Jason.

«Dio, quanto li odio,» esclama, senza perdere il sorriso.

«Come?» replica Jason smarrito, che tra tutte le battute possibili non immaginava una cosa del genere.

«Niente,» scuote la testa l'altro.

«Eh... Casper, giusto?»

«Esatto,» l'altro gli punta addosso pollice e indice a mo' di pistola. «Sono il fantasma amichevole.»

Jason non sa bene come rispondere, e l'altro si prende tutto il tempo per osservarlo da testa a piedi, sempre senza perdere il sorriso. Poi inarca un sopracciglio.

UrbanaWhere stories live. Discover now