Capitolo 11

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Passato neanche un giorno, Eyael si sentiva già meglio ma i dottori non volevano lasciarla andare in giro.

"Dottore, mi creda, sto benissimo!"
"No invece. A quanto mi ha detto, lei ha sbattuto contro la porta di casa e non si è messa neanche del ghiaccio sul naso. Quella è stata la miccia che ha fatto esplodere..."
"Va bene ho capito. Peró posso decidere io se dimettermi o no, sbaglio forse?"
"Non sbaglia, signorina. Ma è meglio che resti qui per la notte, preferirei farle dei test per vedere se il cervello è a posto."
"Non mi interessa. Devo andare, ho una missione da portare a termine."

Aveva cominciato a guardarla male, come fosse insospettito.

"Una...missione?"
"Si. Una missione affidatami da Dio."
"Mi vorrebbe forse prendere in giro?"
"No."

Lo guardava seria; non scherzava affatto e questo sembrava spaventare il medico, che credeva fosse divenuta pazza dopo quell'incidente.

"Signorina, non posso lasciarla andare."
"Ma è sordo o cosa? Io non glielo chiedo, glielo ordino di lasciarmi andare. È un mio diritto."
"OH MA INSOMMA! MI ASCOLTA O NO?! È POSSIBILE CHE QUELLA BOTTA LE ABBIA PROVOCATO QUALCOSA!"
"Dottore," continuava a guardarlo seria come non mai, faceva paura "mi ascolti, perchè glielo ripeto per l'ultima volta. Non. Mi. Interessa."

Così detto, uscì e si diresse verso la sua stanzetta a prendere le sue cose; lì vi trovó Gabriele che era scoppiato a ridere.

"L'hai proprio steso quel dottore! Puahaha!"
"Gabriele, non è tempo delle risate, questo. Adesso, spiegami come cavolo faccio a rintracciare i..i Winchester e a peoteggerli!?"

Smise di ridere e la guardó con sguardo profondo; mise la mano in tasca e ne estrasse una fiala contenente quello che sembrava un fumo blu acceso.

"La...la...la mia Grazia!"
"Esatto. L'ho recuperata da un Angelo che voleva usarla per se."
"Chi è costui?"
"Non lo so, non è della mia legione."
"Tranquillo, non importa. Posso..averla?"

Senza neanche rispondere si avvicinó a lei e aprì la boccetta, facendola ingoiare delicatamente ad Eyael.
I suoi occhi s'illuminarono di una luce azzurra e pura, mentre un'ombra si manifestó dietro di lei: le sue ali si stavano lentamente ricostruendo.
Gabriele rimase a guardarla finchè non ebbe finito la trasformazione, poi le diede un telefono.

"Prendi questo. Più tardi ti daró il numero di telefono di Dean Winchester, ma adesso dobbiamo andare via da qui."
"Perc..."

Non fece in tempo a finire la frase che subito la stanza cominció a tremare e alla porta qualcuno aveva cominciato a bussare con i pugni.

Ragazzi scusate se in questi capitoli sono "assente"! Purtroppo sono occupata con la scuola perchè ho dei debiti!! Abbiate pazienza :(

Angel (SOSPESA)Where stories live. Discover now