Capitolo 12

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Tutto tremava.

Gabriele prese Eyael tra le sue braccia e voló via giusto in tempo poichè nella stanza entrarono altri Angeli, coloro che volevano uccidere la fuggitiva.

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"D-dove siamo?" Eyael era spaventata da tutta quella potenza scatenatasi dopo l'ingerimento della sua Grazia.
"Siamo a Lawrence, Kansas. Da qui ti accompagnerà un mio amico nostro fratello," guardó in alto e poi urló "CASTIEL!"

Apparve un uomo con un impermeabile beige, vestito elegante come dovesse andare ad una riunione di lavoro.

"Gabriele? Come mai mi hai chiamato? E chi è lei?"
"Tranquillo, fratellino, lei è Eyael e..."

Subito Castiel estrasse la lama e la puntó contro di lei.

"Tu sei la traditrice che ha lavorato con Lucifero!"
"No no no, calma fratellino! Lei non la tocchi, anche perchè non ha fatto niente."
"Come fai ad esserne certo?!"
"Io e Lucifero eravamo amici, è vero...ma non ho mai cercato di convincere Adamo o Eva a prendere la Mela! Lo giuro sulla mia stessa Grazia."
"Non mi convinci. Cosa dovrei fare, Gabriele?"
"Tu, Castiel, e tu, Eyael, dovrete proteggere i Winchester. Dovrete evitare che Dean si faccia convincere a dare il suo bel corpicino a nostro fratello Michele."
"No, mi dispiace, ma non mi fido della traditrice."
"Castiel, smettila di fare l'angelo orgoglioso che segue gli ordini di Papà. Lui non c'è e andrà a finire che distruggeranno la Terra se trasportano i loro litigi qui. Capisci o no?"
"Io capisco, fratello, ma insieme a lei potrebbe non andare a finire bene."

Continuarono a discutere mentre la ragazza se ne stava lí ad ascoltarli, finché non s'immischiò.

"Oh, insomma! Sapete cosa vi dico?! Che io abbia la tua approvazione o no, Castiel, non me ne frega niente. Gabriele, grazie per starmi vicino in qualunque momento, ma é arrivata l'ora che io decida per me. Se non vi dispiace, mi dileguo."
"Eyael, aspetta," Gabriele la prese per mano, baciandola e coccolandola "non sappiamo cosa potrebbe accadere."
"No." lo guardò, sorrise e gli diede una carezza.
"Perché sei cosí affezionato a questa nostra sorella, Gabriele? Stai dimostrando quello che gli umani chiamano 'affetto' e..."
"Taci, non é vero."
"Come dicono gli italiani, 'Cia ciao regà'." ed Eyael volò via, lasciando i due fratelli a litigare per ancora un po'.

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"Allora...vediamo un po': dovrebbe essere questo il motel dove alloggiano i Winchester." Eyael si recò al piano superiore, dove sono disposte le stanze per gli ospiti.

Salí le scale, controllando i numeri sulle porte. Cercava la stanza numero 21.

"Eccola. Beh, vediamo come sono questi Winchester."

Bussò. Nessuna risposta. Bussò di nuovo, e sentí caricare le pistole. Cercò di mantenere la calma, e la porta si aprí.

"Sí?" un uomo di statura media, con capelli biondo cenere, occhi verde foresta e leggere lentiggini sul naso si presentò alla porta.
"Ah..ehm..Sei Sam o Dean?" Eyael arrossí leggermente.
"Sono Dean. Tu chi sei?"
"Sono Eyael, un angelo caduto. Per favore, potresti togliere quella pistola da dietro la porta? Non ho intenzione di farvi del male."
"Co-cosa? Aspetta, un angelo caduto?"
"Dean, falla entrare."
"Va bene..." aprí completamente la porta, mostrando la 9mm dall'impugnatura madre perla mentre la metteva via.
"Grazie, Winchesters." fece un leggero inchino con la testa.

Yeee ce l'ho fatta!! Ammetto che mi vergogno per un tale ritardo nella storia, ma non temete! In arrivo anche altri aggiornamenti :) !! Baci dalla vostra malata fan di SPN!

Angel (SOSPESA)Where stories live. Discover now