Angel (SOSPESA)

Capitolo 20

"Ragazzi, ci penso io a parlarle. Andate pure, per favore."
"Gabriele, ci fidiamo di te, ma se fai passi falsi lo veniamo a sapere subito, lo sai."
"Sì, sì, adesso sbattete le ali e volate lontani!"

Non appena se ne andarono Eyael si girò e sbuffò.
Odiava quel genere di situazioni, e dopo secoli che ne era felice di esserne uscita fuori ci era rientrata senza volerlo, senza chiedere niente a nessuno.

"Si può sapere perché, perché mi hai richiamato? Perché mi hai ridato la grazia?", domandò lei scocciata.
"Pensavo che tu saresti stata in grado di tenere a bada i Winchester insieme a Castiel—"
"Certo, mi pare giusto. Castiel e io non ci siamo mai sopportati più di tanto, lo sapevi bene. E poi io per prima stavo bene lontana da tutti i problemi della vita celestiale!"
"Eyael, non dovresti comportarti così. Non dovresti mancare di rispetto", ribatté lui.

A quel punto l'angelo si girò a guardarlo e camminò a passi veloci contro di lui, per poi dargli uno schiaffo.
Gabriele rimase immobile, poi sospirò e la guardò mentre si passava la mano sul punto ferito.

"Non c'era motivo di farlo"
"E invece sì! Non volevo—",

Tutta quella tensione si stava trasformando lentamente in un fiume di lacrime che in poco tempo cominciarono a scendere sulle sue guance, rigandole mentre diventavano rosse.
Gabriele continuò a guardarla e sorrise, poi la avvicinò a sé e la strinse forte.

"Se senti il bisogno di sfogarti fino a questo punto, io voglio essere la tua spalla su cui piangere"

Le sue parole la colpirono dritto al cuore, non se l'aspettavo da lui. Sì limitò ad annuire e stringersi ancor di più a lui mentre sfogava tutta la rabbia, la tristezza è il nervoso represso dentro di lei. Poi passò alle lacrime buone, quelle di felicità di averlo di nuovo al suo fianco... e infine di realizzazione. Realizzazione dei sentimenti celati all'interno del suo cuore, quelli che non credeva avrebbe mai provato prima di quel momento per lui.