Capitolo 107

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Sarah

Prima di parlare mi siedo sul suo letto e lei mi guarda, guarda ogni mio piccolo movimento.
-Possiamo chiarire?- le chiedo cercando di sembrare il più tranquilla possibile e lei in risposta mi fa' cenno di sì con le testa.
-Voglio iniziare con chiederti scusa per come mi sono comportata, so che ho sbagliato a reagire così ma devi capire che ho avuto paura che lei potesse piacerti più di me, che lei potesse portarti via da me. Non ho mai avuto nessuno che fosse realmente innamorato di me e poi sei arrivata tu che, nonostante i tuoi difetti e soprattutto i miei difetti, hai iniziato ad amarmi- smetto di parlare per riprendere fiato e noto che lei fa' un piccolo sorriso come per dire "continua".
-Non so se magari hai mai pensato che lei potesse piacerti o non so ma, ripeto, vederti dormire con lei mi ha fatto tanta rabbia e mi ha messo paranoie in testa che non sono più riuscita a togliermi- l'ultima frase la dico un filo di voce e lei mi asciuga subito una lacrima che scende sul mio viso
-Sarah tu devi capire che per me sei l'unica, sei l'unica che è riuscita a capirmi, sei l'unica che quando ha visto tutti i miei difetti e la mia goffaggine mi è rimasta accanto, e te l'ho detto un migliardo di volte, non devi aver paura che io mi possa "innamorare" di un'altra persona perché io amo te- come dice queste parole inizio a sorridere come non mai, so che mi ama ma certe volte mi è così difficile vederlo, e voglio che risponda sinceramente ad una domanda che mi frulla in testa da un po', so che lei mi ha sempre risposto il contrario ma voglio avere un'altra conferma.
-Allora perché l'hai baciata?- le domando tranquillamente e lei sbuffa guardando di fronte a sé
-Davvero su tutte le cose che ho detto mi fai questa domanda?- mi chiede spalancando un po' gli occhi e cambiando completamente espressione
-Tu non hai ancora capito che è stata lei a provarci, ha provato a baciarmi e subito l'ho respinta- continua mentre alza il tono della voce, io non le rispondo, guardo il pavimento come se fosse la cosa più importante in questa stanza.
-Sarah- mi richiama mentre cerca di attirare di nuovo la mia attenzione su di lei
-Dimmi?- le chiedo con un filo di voce e lei si alza mettendosi di fronte a me, mi guarda attentamente come se stesse cercando di capire qualcosa.
-Tu non mi credi- sussurra con il tono della voce triste
-Io ti credo-
-No, tu non mi credi se no non mi avresti fatto di nuovo quella domanda- questa volta alza leggermente il tono della voce e fa' qualche passo indietro
-Angela io ti credo- le dico cercando di essere il più convincente possibile ma lei scuote la testa come per dire no
-No e se non mi credi o non ti fidi abbastanza di me allora è inutile chiarire. Non andremo da nessuna parte così- mentre dice queste parole va verso la porta e prima di uscire mi guarda negli occhi, i suoi occhi sono ormai rossi a causa delle lacrime.
-Dovresti stare con una persona di cui ti fidi al 100% e non al 70% o qualsiasi sia la percentuale- detto questo esce da qui lasciandomi sola. Ormai sto piangendo tutta l'acqua del mare, So che dovrei crederle e so che mi dovrei fidare di lei ma a causa della troppa paura non ci riesco, forse devo ammettere a me stessa che ho paura di essere felice.
Non so quant'è passato ma sto ancora sul letto di Angela a fissare il vuoto.
-Fagiano hai visto.. oh cazzo- sento dire da Sofia mentre entra nella stanza di Lil, io la guardo di sfuggita e noto che lei viene verso di me correndo
-Non dirmi che hai litigato di nuovo con Angela?- mi chiede mentre mi abbraccia
-No sai, ho litigato con un gatto- dico in modo ironico e lei mi tira un colpetto sulla spalla
-Ti va di parlarne?-
-No, è meglio di no- come dico questa frase sento di nuovo le lacrime rigarmi il viso, non posso crederci che stavamo per risolvere tutto e io ho di nuovo rovinato tutto con quella domanda.
-Andiamo nella nostra stanza- sussurra mentre mi obbliga ad alzarmi con lei.
Come arriviamo ci buttiamo sul mio letto e lei non smette di abbracciarmi, il resto della serata lo passiamo così, lei che ogni tanto mi insulta e poi mi chiede scusa. Quando si è fatta ora di cena è uscita lei a prendermi qualcosa da mangiare, dato che non avevo letteralmente voglia di vedere Angela.

l'opposto di me - lil e sarahWhere stories live. Discover now