Capitolo 1

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Harry sta mettendo in bocca l'ultima patatina quando il campanello suona. Sbuffando si alza e si dirige verso la porta mentre si pulisce le dita sporche sui pantaloni neri, che indossa quel giorno. Apre e si ritrova davanti un ragazzo bassino che lo scruta attentamente. Ha un viso dolce: due occhioni azzurri limpidi come un cielo d'estate contornati da un piccolo bordo di verde smeraldo. Una bocca rosea, due labbra sottili e leggermente screpolate, ma a parte quello sembrano morbide come batuffoli di zucchero filato. Ha i capelli lisci color caramello, quasi biondo cenere, che sembrano morbidi, da affondarci le mani mentre si bacia quella piccola boccuccia rosa.

Harry è rimasto impalato a osservare bene il viso del ragazzo facendolo diventare di un rosso pomodoro, dopo essersi accorto dello sguardo del riccio, che si risveglia solo quando suo fratello Edward ha raggiunto l'ingresso della loro abitazione.

Edward fa finta di niente, e va ad abbracciare il fratello che non vede da mezzo anno. Gli circonda la vita con le braccia e appoggia il viso tra l'incavo del collo, inspirando quel profumo di casa che gli è tanto mancato. Harry è la sua casa e lo sarebbe sempre stato. Harry accorgendosi dell'abbraccio affettuoso di Edward lo stringe ancora di più a sé, anche lui inspirando l'odore di casa. Harry alza un po' il viso dal suo collo avvicinandosi al suo orecchio.

"Mi sei mancato Eddy."gli sussurra Harry per non farsi sentire dal ragazzo che assiste a quel momento intimo fra fratelli, un po' in imbarazzo, sentendosi leggermente di troppo.

"Anche tu Haz." gli risponde il fratello, ormai staccandosi dal caloroso abbraccio ed avvicinandosi all'amico. Harry  nota che il ragazzo dagli occhi color cielo, è davvero basso a confronto del suo e del fratello metro e ottantacinque. Sarà alto almeno quindici centimetri in meno di loro. E la cosa è stranamente adorabile, sembra un bambino in mezzo a due giganti.

"Harry, lui é Louis Tomlinson, il mio migliore amico." presenta Edward al posto di Louis, che ancora una volta arrossisce abbassando il capo sulle sue alquanto interessanti Vans, tutte nere. Fa sogghignare leggermente Harry.

"Harry." fa Harry allungando una mano verso Louis che alza lo sguardo su di essa. Rimane colpito dalla grandezza di quest'ultima. Anche Edward ha le mani grandi, ma non così grandi. Poco a poco alza una delle sue e l'appoggia dentro quella di Harry, che stringe leggermente quella piccola manina che appartiene a Louis.

"P-piacere..." balbetta Louis, a disagio. Lui non é così, anzi. É una persona che fa amicizia molto facilmente, vista la sua scaltra parlantina che però davanti alla visione dei due gemelli insieme, si é trasformata a un leggero balbettio e un continuo arrossire.
Louis si sente stupido per quella reazione, non ne ha motivo, Edward parla sempre di Harry e ha visto anche delle sue foto che tanto non servirono a nulla, visto che Edward è la fotocopia. Molto probabilmente tante di quelle erano anche sue, ed Edward stesso non ha notato la differenza.
Però Edward non ha mai accennato a Louis che i due ragazzi non erano proprio identici, che c'è una piccola, insignificante differenza. Perciò non riesce a spiegarsi quella strana reazione esattamente come Edward che, da bravo osservatore ha notato tutto, sia da parte di Louis che da parte del gemello. Ma a Louis la loro piccola differenza, ovvero il colore degli occhi, non è passata inosservata. Probabilmente è stata proprio quella piccola differenza che lo ha destabilizzato.

Lui ha sempre amato gli occhi verdi, non gli piacciono tanto gli occhi azzurri; gli ricordano i suoi e a lui non piacciono i suoi occhioni azzurri.

"Allora, cosa aspettiamo? Entriamo." dice Edward più felice che mai di essere tornato a casa e stare con le due persone che ama di più; Louis ed Harry. Gli altri due con le mani ancora che si toccano, si risvegliano dal loro piccolo blackout e si affrettano a seguire Edward in casa chiudendosi la porta alle spalle.

Harry da quando Louis e suo fratello hanno messo piede in casa non riesce a togliere lo sguardo da loro. É come rapito dal sorriso enorme, che abbellisce ancora di più il viso di Edward, e dalla dolce risata di Louis. Si vede che sono felici.

Louis, però, in quel breve lasso di tempo si è sciolto e parla interrottamente con l'amico, che non la finisce più di ridere ma con Harry c'è qualcosa di diverso; le poche volte in cui si sono parlati, Louis, non riusciva a non arrossire o a non balbettare...

Louis avverte lo sguardo di Harry su di lui ma decide di ignorarlo. Dopo aver fatto vedere a Louis la stanza che sarebbe stata la sua per quei mesi, questo si ritira in essa per sistemare le sue cose nell'armadio.

Edward e Harry invece preparano una cena a base di patate e bistecca ai ferri e chiacchierano fra di loro. Hanno pur sempre passato 6 mesi separati. Anche se non sembra, per i gemelli é più difficile stare separati come per due normali fratelli, per i gemelli è come se mancasse un pezzo di loro stessi ed é così che si sono sentiti Harry ed Edward in quel periodo di tempo rimasti separati, è ora di recuperare.

"Come hai conosciuto Louis?" chiede Harry mentre pulisce le patate. Edward lo guarda preso alla sprovvista da quella domanda.

"Mentre ero da mamma, in un paesino poco distante, c'era un campo da calcio così io e Ryan, un ragazzo simpatico, figlio della vicina di mamma, decidemmo di andare a vederlo. Quando siamo entrati c'era Louis che giocava da solo. Io e Ryan ci siamo uniti e così ci siamo conosciuti. Per un periodo siamo stati qualcosa di più ma poi abbiamo capito che non funzionava e ora siamo solo buoni amici." spiega Edward per poi abbassare la voce e quasi sussurrando nella parte finale.

Harry rimane sorpreso del fatto che Louis sia gay. Ha un po' il modo di fare e di certo l'altezza e quel piccolo corpicino fornito di un culo da urlo non aiutano, ma comunque ne rimane sorpreso. Si stranisce anche per il fatto che il suo Eddy sembra triste, mentre pronuncia la parte in cui quello che c'era fra loro era finito e che adesso sono solo amici.

"Ti pia-"viene interrotto dalla voce melodiosamente squillante di Louis che scende le scale ed entra in cucina.

"Sto morendo di fame, ma devo mangiare poco." esclama tristemente Louis avvicinandosi ad Edward, non calcolando minimamente Harry. Riesce a metterlo in imbarazzo con uno solo sguardo, così ha deciso di aver un contatto minimo con lui.
Harry ed Edward si guardano straniti dall'affermazione del ragazzo.

"Perché?" chiedono in contemporanea, facendoli sembrare ancora più inquietanti di quanto già non lo fossero per la loro somiglianza. Louis arrossisce leggermente per il fatto che anche Harry si era interessato all'argomento, ma fa finta di nulla.

"Ho un culo enorme, da oggi mi metto a dieta!" dice Louis girandosi ed indicando il suo didietro per enfatizzare la sua affermazione. Harry guarda attentamente le sue natiche, nota che assomigliano tanto a un sedere di una ragazza, ma cento volte meglio. E lui ne sa qualcosa di culi.

"Una tastatina gliela darei molto volentieri da quanto sembra tondo e sodo, bellissimo" pensa Harry, mentre inconsciamente si passa la lingua sul labbro inferiore come a sottolineare il suo appunto mentale. Harry stesso rimane perplesso dai suoi pensieri ma non ci affida tanto peso, se una cosa é oggettivamente bella non c'é bisogno di preoccuparsi per certi pensieri, no?

"Louis, ancora?! Smettila! Ne abbiamo già parlato, lascia stare il tuo culo!" sbotta Edward, ridacchiando girandosi verso la bistecchiera ormai pronta per cucinare la carne. É abituato a certe affermazioni di Louis sul suo corpo.

"Louis, hai un culo bellissimo. Dai retta a Eddy e smettila!" dice Harry e rimane lui stesso senza parole dopo quella affermazione. Ha davvero detto ad alta voce che trova bellissimo il culo di Louis? Cazzo!

Louis arrossisce violentemente e senza aggiungere altro va a sedersi al tavolo già apparecchiato per tre persone, aspettando che sia servito il cibo. Edward si sorprende di sentire certi apprezzamenti su un corpo maschile da parte del suo gemello altamente etero, ma non ci da tanto peso, non c'é nulla di cui preoccuparsi, era pur sempre etero. O almeno é quello che crede.

The Styles Twins (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now