Cap 21

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LOUIS' POV

Sono in camera mia, sotto il mio piumone caldo ma bagnato. Bagnato dalla mille lacrime versate in queste ore. Come ho potuto far succedere una cosa del genere un'altra volta? Non mi è bastata la prima volta? A quanto pare no. La lacrime bruciano le mie guance come se fosse lava, la gola secca, gli occhi rossi e gonfi come palline da golf. Avrei potuto capire prima tutto quello che stava succedendo, avrei dovuto. Ma ero troppo distratto da Harry SonoFigoMaStronzo Styles che stare attento a una cosa del genere.

Mi alzo dal letto, rabbrividendo per il freddo che mi colpisce come un pugno in faccia. Passo davanti all'armadio con le ante a specchio e quasi mi spavento. Quello sono veramente io? In meno di tre mesi mi sono ridotto così? E per causa di chi? Di una ragazzo viziato che ha sempre avuto tutto dalla vita e che mi tratta come se fossi una merda secca per strada? Ma vaffanculo a lui e a me che me ne sono innamorato. Prima Stan, ora lui. Ma con Stan era diverso. Era tutto diverso: lui non era stronzo lui era solo... apatico ecco. Ormai sono passati tre anni da quella notte.

FLASHBACK TRE ANNI PRIMA

"Stanny, possiamo parlare?" chiedo con voce apparentemente calma, ma sta per arrivare una bufera.

"Dimmi Louis." freddo, distaccato, come sempre d'altronde. Ma ci sono abituato, lo amerò per un motivo no?

"Cos'è successo per la prima volta due mesi fa?" chiedo cauto, sperando che si ricordi. Cazzo deve ricordarsi, era una cosa importante per me.

"Um... non lo so. Louis non ricordo cosa ho mangiato a colazione, secondo te mi ricordo cos'è successo più di un mese fa?!" risponde lasciandomi  a bocca aperta.

"V-veramente non te lo ricordi? Il 7 maggio? Il giorno del nostro quinto mersiversario?" chiedo balbettando con le lacrime incastrate fra le ciglie.
Lui mi guarda e per un momento nei suoi occhi vedo una scintilla, una scintilla di qualcosa che però non riesco ad identificare.

"Louis, il 7 maggio, abbiamo fatto per la prima l'amore insieme." dice per poi tornare a concentrarsi sul suo telefono come se nulla fosse. Beh almeno si ricorda.

"Ecco... noi non abbiamo usato il pre-preservativo, giusto?" balbetto ancora.
Si gira e mi guardo con un sopracciglio inarcato.

"Non avrai qualche malattia, vero? Louis era la tua volta giusto?" domanda, vedo l'ansia salire nella sua voce.

"Si, idiota! Era la mia prima volta. E dovevi usare quel cazzo di preservativo, se lo avresti fatto non mi troverei nella merda adesso!" urlo l'ultima parte e lui, finalmente, si alza dal letto e mi si avvicina.

"Lou, che succede? Ora mi stai spaventando." ecco che torna il mio Stanny. Lo guardo negli occhi e scoppio definitivamente a piangere.
"I-io non s-so... Io non c-credevo f-fosse vero...-balbetto frasi senza senso.

"LOUIS! Che cazzo succede?!" urla lui.

"ASPETTO UN BAMBINO! IL TUO BAMBINO!" urlo di rimando per poi vedere la sua faccia cambiare espressione; da prima arrabbiato a sorpreso a... felice?

FINE FLASHBACK

Da quel giorno Stanley Lucas era diventato il mio continuo Stanny. Era felicissimo di diventare padre, io un po' meno. Avevo sedici anni compiuti da poco mentre lui ne aveva già venti e lavorava nell'azienda del padre. Quindi problemi economici per mantenere il bambino non ci sarebbero stati. Tutto sarebbe andato per il meglio se non fosse stato per quella notte. Ero all'ottavo mese di gestazione, sarebbe stata una bambina, una bambina sana. L'avremmo chiamata Josie, Josie Lucas. Già me la immaginavo;: una bella bambina dai lunghi e lisci capelli castani e due bellissimi occhi azzurri, correre per il parco con un peluche o qualche bambola. Erano questi i miei pensieri mentre uscivo dal supermercato vicino casa. Volevo preparare la torta preferita di Stanny: quella al cioccolato. Ma mi mancavano le uova così alle otto e mezza di essere, in un giorno invernale, ero uscito a prenderle.

The Styles Twins (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora