Cap 5

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Edward stava ancora consolando Louis quando sentì il suo cellulare, che teneva in mano, avvisarlo di una chiamata. Fece per chiudere la chiamata quando notò il mittente: Des Styles . Doveva rispondere. Stava per dire a Louis che si sarebbe allontanato un'attimo quando vide che si era addormentato come un bambino. Prima di alzarsi dal letto gli schioccò un leggero bacio sulla fronte e si alzò lentamente cercando di non svegliarlo.

Uscì della camera e si accorse di suo fratello che stava entrando nella sua stanza frettolosamente. Non ci fece più di tanto caso e così riportò la sua attenzione al telefono che ancora squillava fra le sue lunghe dita. Sospirò e permette il tasto verde.

-Ciao papà.- salutò il padre.

-Ciao Eddy. Come stai?- chiese il padre. Dalla voce si poteva scorgere una nota di preoccupazione nei confronti del figlio.

-Un po' indolenzito. Ma gli antidolorifici fanno il loro effetto.- rispose pacato Edward.

-Ho parlato con Miss Stone.- disse il padre. Eddy sapeva che non era finita, sapeva che c'era dell'altro.

-Si?- chiese Eddy.

-Le ho chiesto di avvertire la preside per il tuo trasferimento e anche quello di Louis nella scuola di Harry. Non c'erano altre scuole private che accettassero nuovi alunni in questo periodo.- finì appunto il padre. Edward non sapeva però che suo padre sarebbe arrivata a tanto, addirittura cambiare scuola?

-Papà non ce n'è bisogno.- cercò di fargli cambiare idea. Ma il genitore non era della stessa idea.

-Non se ne parla. Tu in quella scuola non ci vai più. Che tu sia d'accordo o meno. Ora devo andare. Ti chiamo.- chiuse il signor Styles senza lasciare tempo al figlio di replicare. Colto da un momento di rabbia lanciò il telefono addosso al muro mandandolo in mille pezzi.

-Vaffanculo!- urlò prima di dirigersi nella sua stanza sbattendosi la porta dietro. Ignaro che sia Louis che Harry abbiano sentito tutta la conversazione. Louis scese dal letto ed aprì la porta della sua camera e fece sbucare la sua testolina castana nel corridoio e quasi saltò sul posto quando si trovò Harry di fronte.

-Vedi cosa succede per colpa tua? Gli stai rovinando la vita. Dovresti andartene.- disse Harry freddo guandandolo con i suoi occhi smeraldini. Louis deglutí a vuoto ed abbassò lo sguardo. Harry senza aggiungere altro si diresse verso le scale senza girarsi e con un sorriso bastardo sulle labbra. Louis fissò il punto in cui il riccio era sparito per un tempo indefinito prima di svegliarsi dallo stato in cui si trovava e rientrare in camera sua.

Louis aveva paura di Harry. Gli piaceva ancora, ma ne era terrorizzato. Lui gli chiedeva di andarsene e tornare da dove è venuto, ma lui semplicemente non poteva. La sua vita non è mai stata rose e fiore, il padre morto quando aveva appena pochi mesi, la madre era un'alcolizzata e lo è ancora. Le sue sorelle sono state date in affidamento a delle case famiglia. Lui non poteva tornare da sua madre ed essere insultato e magari picchiato da una donna perennemente ubriaca. Semplicemente non poteva. Edward sapeva tutte queste cose, ma gli aveva fatto promettere di non dirlo a nessuno.

Era il primo giorno di scuola per Eddy e Louis nella scuola di Harry. Il primo era un po' scocciato ma per nulla preoccupato. Louis invece stava tremando. Sapeva che Harry avrebbe fatto qualcosa, qualsiasi ma ne era certo che l'avrebbe fatto. Harry non li aveva accompagati nom che ne avesse tanta voglia, ma doveva incontrarsi con i suoi due amici che ancora non si parlavano. Erano passate ormai due settimane e quei due a malapena si guardavano. Se prima Harry aveva detto che dovevano risolvere da soli ora non ne era più di tanto convinto. Aveva appena fermato l'auto davanti casa Malik. Pochi minuti dopo la testa mora di Zayn spuntò dalla porta d'entrata.

The Styles Twins (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora