𝚜𝚙𝚘𝚛𝚝 𝚛𝚘𝚖𝚊𝚗𝚌𝚎
Niente al Newton College è come sembra.
L'unico obiettivo che Abigail Pearson si è posta è passare l'anno senza attirare l'attenzione della squadra di hockey, ma i suoi piani vengono messi a dura prova dall'arrivo di un n...
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LOGAN
Quando il mio corpo tocca finalmente il materasso del letto dell'hotel, trattengo a stento un grugnito di dolore.
La partita di oggi è stata devastante. Abbiamo vinto, ma per la prima volta da quando è iniziato il campionato abbiamo dovuto lottare per ogni punto.
E io non ero di certo nello stato mentale adeguato a entrare in pista.
Se fosse stata qualsiasi altra partita, avrei chiesto di rimanere in panchina per far riposare la caviglia, ma l'unica ragione per cui non mi sono lamentato è stato Trent.
Non è mai stato cosi piacevole fare ricerche sui miei avversari, scoprire come si chiamasse la ragazza del center e farmi scappare per sbaglio come Trent avesse fatto più di un apprezzamento sul suo "gran bel culo".
Quando nell'azione successiva l'ha sbattuto contro il parapetto ho dovuto lottare per nascondere il sorriso.
Azione che si è rivelata ancora più difficile quando Trent, la solita testacalda del cazzo, gli ha tirato un pugno guadagnandosi cinque minuti nel penality box.
Abbiamo dovuto faticare il doppio per tenere testa agli avversari con un giocatore in meno, ma ne è valsa la pena.
E me lo continuo a ripetere anche ora che sento tutti i muscoli tirare con se fossero sul punto di spezzarsi.
Mio padre mi ha chiamato appena finita la partita, ma questa volta ho inventato una scusa per non rispondere e per fortuna non ha insistito.
L'ultima cosa che voglio è continuare a pensare all'hockey quando è chiaro che la mia mente è rivolta a tutt'altro.
Afferro il telefono e chiamo Colton. Da buon amico qual è, riesce a mandarmi duecento messaggi nei momenti meno opportuni e a non rispondere mai quando ho bisogno di lui.
Mi ci vogliono ben tre chiamate e cinque messaggi prima di ricevere risposta.
«Lolo! Non pensavo di mancarti così tanto!» risponde alla fine lui e l'assenza di rumori in sottofondo mi suggerisce che deve essere a casa.
«Si può sapere cosa stai facendo?»
«Mi facevo una tipa sul divano, visto che oggi ho casa tutta per me.»
«Davvero?» chiedo, cercando di nascondere il disgusto dalla mia voce.
Sono già pronto a scrivere a Will per avvisarlo del nuovo acquisto che dovranno fare per la Dream House, ma prima che possa farlo Colton si mette a ridere e continua: «No, coglione. Secondo te mi fare davvero una tipa sul nostro divano?»
«Sì.»
Lui esita solo un secondo prima di dire: «Touchè.»