5. ricerche

218 17 1
                                    

Dopo una ventina di minuti, Fira arrivò a casa di Brian. Appenà entrò fu accolta calorosamente dalla mamma di Brian: "Piacere di conoscerti Fira. Io sono Wendy. Ti piacciono i biscotti? Ne ho appena fatto qualcuno, vuoi assaggiarli? Brian, non mi avevi detto che la tua amica era così carina..." e per altri minuti andò avanti a farle complimenti. Brian, sentendosi arrossire per l'imbarazzo, esclamò: "Mamma, noi andiamo in camera che dobbiamo... dobbiamo finire una ricerca di... di fisica"

"Oh, ma certo. Fira, ti vuoi fermare anche a cena?"propose la mamma di Brian. "Certo"rispose Fira.

Appena entrarono in camera Fira si sedette sul letto di Brian, mentre lui andò alla scrivania, prese il libro e glielo porse. Lei esaminò con cura la copertina, facendo passare un dito sulla scritta in rilievo. Poi lo aprì e iniziò a leggerlo ad alta voce: "C'era una volta una valla ricca di fiori e piante, circondata da due ruscelli che si univano in un lago. Davanti ad esso si stagliava un enorme castello, che dominava la valle. La città sottostante si chiamava Zetadic ed era ricca di case modeste e allegre che rispecchiavano lo spirito spensierato degli abitanti..." Mentre leggeva Brian si era messo ad osservarla. Non aveva mai notato quanto fosse carina. Era piccola e minuta. Non faceva parte di quelle ragazze che si truccano molto per essere notate. Anzi, lei sembrava che non volesse proprio mettersi in mostra. Un ciuffo castano le ricadeva sull'occhio e, così, mentre leggeva, ogni tanto cercava di metterlo dietro l'orecchio. Questo gesto la rendeva ancora più tenera agli occhi di Brian. Poi, lui decise che forse sarebbe stato meglio continuare ad ascoltarla, prima che lei avesse potuto accorgersi di essere osservata.

"... Le vie erano ricche di botteghe, mercati e feste. La piazza, però, era la caratteristica più indimenticabile di Zetadic. Una testa di drago che sputa fuoco fatta con il ghiaccio era posizionata al centro e vicino c'era un mosaico fatto di ali colorate che formavano la scritta: BENVENUTI A ZETADIC". Poi smise di leggere, chiuse il libro e disse: "Sei fortunato ad aver fatto un sogno così bello"

"Il problema è che più che un sogno sembrava un ricordo. Inoltre, ho appena scoperto che il sito della libreria in cui l'ho comprato e anche la libreria stessa non esistono più." rispose Brian. "Questo è un bel mistero. Chi è lo scrittore del libro?" Fira giò il libro in cerca del nome "Si firma con Il Veggente... che strano nome. Prova a inserirlo su internet."

Brian fece come Fira aveva proposto. Nel farlo non notò che Fira lo stava fissando, come se stesse cercando di analizzarlo.

"Niente". Disse Brian deluso. "Su internet ci sono solo siti che spiegano cos'è un veggente, ma niente su Il Veggente scrittore."

"Prova ad andare avanti con la lettura del libro. Magari scopri qualcosa di nuovo." Gli fece l'occhiolino e poi sentirono Wendy che li chiamava: la cena era pronta.

Passarono la serata a parlare di com'era la città in cui abitava Fira e della scuola, dei compiti, degli amici. A un certo punto Brian provò una strana sensazione, una specie di dejavu. Gli sembrava di essersi già trovato in quella situazione. Non tanto una cena con sua madre e un'amica, quanto una cena con sua madre e Fira. Solo che gli sembrava che fosse avvenuto molti anni prima.

L' ISOLA DEI DRAGHIWhere stories live. Discover now