18. i tre giorni

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La sera i ragazzi dormirono con i loro draghi nelle loro tane. Il drago bianco si pozionò nel centro della propria tana e soffiò su delle braci posizionate davanti a lui e dalle sue fauci uscì del fuoco. La tana si illuminò all'improvviso. Brian era convinto che la tana di un drago fosse una semplice grotta spoglia, ma in realtà era una grotta molto decorata, piena di dipinti sulle pareti. Brian ne percorse il perimetro e, vedendo delle ossa, esclamò: "Di c-cosa s-sono quelle o-ossa?"
"Del cinghiale che ho mangiato per cena." rispose il drago bianco
"Ci sono dei cinghiali sull'isola?"
"Si. Sono nella foresta situata dall'altro lato dell'isola rispetto alla nostra città. Non so se l'hai vista quando abbiamo girato l'isola volando..."
"Si, l'ho notata, ma pensavo fosse disabitata"
"Se vuoi domani ti posso far far un giro turistico dell'isola" propose il drago bianco
"Davvero?!?! Sarebbe mitico"
"Ora, però, dormi che domani la giornata sarà intensa"
" Ok. Buona notte"
E così Brian si addormentò vicino al drago.
Il mattino seguente il drago mostrò a Brian la città dei draghi, gli fece vedere il loro mercato, i loro edifici, i luoghi in cui venivano svolte le riunioni più importanti per la loro società. Brian fu sorpreso di quanto quella città somigliare a Ocremota. Nel pomeriggio, invece, lo portò in volo fino alla foresta e atterrò nel centro. Poi l'attraversarono e videro molti animali: cerbiatti, cinghiali, scoiattoli, lepri, farfalle, lucciole...
A Brian sembrava un'isola meravigliosa. Pensò che forse un giorno, quando Fur sarà stato sconfitto e il collegamento con Zetadic sarà stato ripristinato, potrà vivere in un posto del genere.
Al tramonto il drago portò in volo Brian fino alla cima di una collina che sovrastata la città. Da lì il tramonto era qualcosa di sublime e magico. Dopo circa un'ora calò la sera e Brian osservò la città. C'erano tanti puntini luminosi e capì che erano le luci della città. Dalla sua posizione, i draghi sembravano delle piccole formiche. Poi vide un drago verde che spiccava il volo. Sul dorso c'era un ragazza che si teneva forte a un aculeo del drago. Fira. La luna le illuminava il volto. Il drago compì varie giravolte. A un certo punto Fira sembrò perdere la presa e scivolare dal dorso del drago.
"No!" Urlò Brian "Dobbiamo soccorrerla" disse al proprio drago
"Calmati! Guarda"
Il drago verde era sceso in picchiata e aveva afferrato Fira con le zampe. La ragazza non era terrorizzata, anzi rideva. Il drago la teneva per la maglia. Fira allargò le braccia. A Brian sembrò un angelo. Era lei la cosa più bella presente sull'isola.
"Ti piace?" Chiese il drago curioso notando lo sguardo fin troppo esplicito del ragazzo
"Si. Lei è così... meravigliosa"
Poi rimasero un'ora a osservare le stelle e prima di tornare nella tana.

Il giorno seguente andarono a caccia e trovarono Jack con il suo drago azzurro.
"Cosa ci fai qui?" Chiese Jack a Brian
"Stiamo cacciando e voi?" Rispose
"Anche noi!"
"Facciamo una gara: chi cattura il cinghiale più grosso vince. Ti va?" Propose Jack
"Certo" disse Brian
"Ci ritroviamo qui tra due ore"
I ragazzi, con i rispettivi draghi, si avviarono lungo due direzioni diverse.
Brian vide un cinghiale abbastanza grosso e fece segno al drago. Il drago gli fece capire di non muoversi e, senza fare alcun rumore, si avvicinò al cinghiale e lo uccise con forte colpo della zampa anteriore destra.
"Ricordami di non farti mai arrabbiare" disse Brian stupito di quanto aveva fatto il drago.
Il drago bianco prese il cinghiale tra le fauci e lo portò al punto in cui dovevano trovarsi con jack. Brian era convinto che il proprio cinghiale fosse enorme, ma in confronto a quello di Jack era un terzo. Non pensava esistessero animali così giganti. Quell'isola era davvero strana.
"Abbiamo vinto!" Esclamò Jack, soddisfatto, rivolto al proprio drago.
"Dove lo avete trovato?" Chiese Brian curioso
"A circa un chilometro da qui. Ce n'erano davvero tanti e tutti avevano queste dimensioni!"
"Qui i cinghiali adulti hanno queste dimensioni. Voi avete ucciso uno di quelli più giovani " spiegò il drago azzurro.
Poi si salutarono e Brian e il suo drago tornarono in volo nella loro tana per mangiare il cinghiale per pranzo.
"Perché non mi hai detto che era tra il cinghiali più piccoli?" Chiese Brian al drago
"Perché la sfida era tra voi due. Solo voi potevate scegliere il cinghiale. Altrimenti avremmo barato, non credi?"
"Giusto... hai ragione"
Dopo il pranzo i due passarono il pomeriggio e la sera a raccontarsi aneddoti sulle loro vite. A Brian sembrava che stessero diventando davvero molto amici e sentì che il loro legame si stava intensificando.

Il terzo giorno il drago bianco mostrò a Brian la sala delle armi. Come gli aveva detto il drago rosso, erano davvero poche. C'era qualche spada, qualche macete e qualche arco. Dopo qualche minuto Gimmi entrò nella sala seguito dal proprio drago.
"Cosa ci fai qui?" Gli chiese Brian
"Ho detto al mio drago che mi piace tirare con l'arco, e lui mi ha portato qui per prenderne uno e andare a tirare. Volete venire con noi?"
"Va bene"
I due draghi portarono i ragazzi in un'altra sala. Era rettangolare e su uno dei due lati più corti c'erano disegnate due sagome di animali. Sulle varie parti del corpo c'erano segnati i punti.
"Vince chi fa più punti" dichiarò Gimmi
I due ragazzi iniziarono a tirare, mentre i draghi gli facevano un tifo sfrenato.
Alla fine, Brian se l'era cavata e sui 100 punti totali ne aveva totalizzati 95, ma Gimmi ne aveva fatti 99 e quindi aveva vinto.
I due amici si fecero i complimenti a vicenda e poi, mentre Gimmi ricominciava a tirare, Brian e il suo drago uscirono e passarono il pomeriggio ripercorrendo le vie della città.

L' ISOLA DEI DRAGHIWhere stories live. Discover now