9. Primo allenamento

185 14 0
                                    

"Quindi a che ora ci troviamo? E dove? " Chiese impaziente Brian.

"Ehm... Facciamo alle 15 davanti a scuola e poi vi porto io in un posto." Rispose Fira. Così, alle 15 Jack, Fira e Brian si trovarono davanti a scuola, ma Gimmi era in ritardo

Fira arrivò con un borsone pieno di strane armi. "Come hai fatto a passare inosservata con quel borsone?" disse Brian curioso. "Questo borsone è magico, le persone normali non lo vedono, per loro è solo uno zainetto". Rispose la ragazza. "E adesso dobbiamo muoverci. Dov'è Gimmi?" Non fece in tempo a terminare la frase che il ragazzo arrivó: "Scusate il ritardo, ho trovato un libro che potrebbe aiutarci, l'ha  salvato mio nonno dal palazzo del re, all'inizio dell'ascesa di Fur. Potrebbe aiutarci" porse il libro a Fira. "Tu sei un genio! Questo è il libro che insegna a vincere ogni tipo di duello. Se segui i suoi insegnamenti, con un po' di allenamento si può diventare un ottimo combattente. Credevo fosse andato  perduto..."Disse Fira. "

"Ora però andiamo" esclamò Jack sbrigativo.

Fira condusse i ragazzi verso una stradina stretta e buia distante circa un chilometro dalla scuola. Finita la stradina arrivarono in un busco e dopo qualche centinaio di metri arrivarono in uno spiazzo. "Siamo arrivati" disse la ragazza. Appoggiò il borsone e prese una specie di pennarello. Tracciò un cerchio lungo tutto il perimetro dello spazio e disse ai ragazzi di entrarci: "finché saremo nel cerchio, nessuno potrà nè vederci nè sentirci". Brian era sbalordito. Non credeva ai propri occhi. Non riusciva ancora a capire bene che svolta avesse preso la propria vita. "Brian prendi le due spade dal borsone e poi.. Iniziamo" gli ordinò Fira. Brian prese le spade e si avviò verso il cerchio. Porse una spada a Fira e iniziarono a duellare. Fira spiegava al ragazzo un certo movimento e poi lo provavano. Brian, vedendo la leggiadria dei movimenti della ragazza si sentì goffo e in imbarazzo, nonostante lei continuasse a incoraggiarlo. Gli piaceva vederla combattere, gli sembrava una specie di danza. I capelli erano sciolti e le ricadevano sulle spalle, la fronte era leggermente imperlata di sudore. I muscoli erano in tensione, reattivi e pronti a scattare a ogni movimento. Agli occhi di Brian parve perfetta.

Dopo il combattimento con la spada, Brian prese due archi e due faretre di frecce. L'allenatore, però, era Gimmi. Con lo stesso pennarello che aveva usato Fira per disegnare il cerchio, Gimmi disegnò un animale su un albero e fece una "x" nei punti vitali. Poi spiegò a Brian come tirare e come mirare e infine scoccò una freccia da una distanza di 50 metri  che centrò perfettamente la x sul cuore della figura. Poi fu il turno di Brian. La sua freccia sfiorò l'albero. "Non preoccuparti, la prossima volta andrà meglio" lo incitò l'amico. Dopo un'ora di tentativi, finalmente riuscì ad avvicinarsi alla figura.

Poi fu il turno di Jack con il pugilato. Come Fira, Jack spiegava a Brian delle tecniche di combattimento e poi le provavano. Brian si fece parecchi lividi, mentre Jack rimase illeso: "Non scoraggiarti. Non hai mai fatto niente del genere. È normale che tu abbia qualche difficoltà. Vedrai che dopo qualche allenamento inizierai a migliorare." "Certo" rispose laconico e pessimista Brian.

L' ISOLA DEI DRAGHIWhere stories live. Discover now