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HARRY'S POV

Tre giorni. Tre giorni dall'ultima volta che ho visto Louis. Da quando mi ha lasciato da solo, nudo e ansimante su quella scrivania dopo che abbiamo fatto sesso.

Non dico che mi manca, cioè, andiamo lo conosco da quanto? Una settimana? Non abbiamo neanche mai parlato di noi o delle nostre vite. Ma dopottutto dovevo aspettarmelo visto la gente che frequenta.

A riportarmi alla realtà ci pensa Niall che come suo solito a quest'ora della mattina, prendendomi per un polso dice " Haz, muoviti voglio arrivare presto in caffetteria prima che i cornetti al cioccolato e panna finiscano!" . Sobbalzo per lo spavento per poi sorridere al mio amico. Louis completamente dimenticato. Mi affretto a seguire Niall che appena avvistata l'insegna del bar inizia a correre.' Tipico di Niall' penso per poi scoppiare a ridere quando vedo che ha quasi travolto un'anziana mentre saliva il marciapiede. Mai mettersi tra Niall ed il cibo. MAI.

Dopo esserci seduti al tavolo, vedo il mio amico fissarmi con sguardo interrogatorio mentre divora letteralmente il suo cornetto.

"Cosa? Perchè mi guardi in quel modo?" Sbuffo infastidito.

"In quale modo?" Mormora per poi assottigliare lo sguardo. Noto che ha un pò di panna sotto il mento e non posso non ridacchiare. Lui sgrana gli occhi ed io scuoto la testa allungandomi subito dopo per pulirlo.

"Mangi come un maiale Ní!" Gli sorrido. Lui mi guarda ancora di piú in cagnesco per poi "Oh ma finiscila! Piuttosto, perché non mi racconti dove sei sparito e con chi alla festa? Hai scopato ? Dalla faccia che avevi quando siamo andati via non si direbbe" dirmi facendo su e giú con le sopracciglia.

Deglutisco rumorosamente. "Mi sorprende che ti ricordi qualcosa ubriaco com'eri! Davvero amico non ti sei mai lasciato andare cosí. Che c'è problemi di cuore?" Scherzo dandogli una gomitata, ma quando vedo che abbassa subito il capo, il mio sorriso scompare.

"Ní ehy! Cosa è successo?" Lui sospira ma evita la mia domanda.

"Non mi va parlarne adesso. E non cambiare discorso riccioli d'oro. A te piuttosto cosa é successo. Hai una faccia da depresso da tre giorni. Qualche ragazzo ha fatto breccia nel tuo cuore?" Mi chiede con la voce smielata e sbattendo le ciglia come una ragazza. Gli do uno scappellotto e scoppiamo a ridere entrambi. "Scemo!!"

Quando le risate cessano, le immagini di me e Louis su quella scrivania si rifanno vive nella mia mente. Il mio cuore impazzisce velocemente al ricordo delle sue mani sul mio corpo.

"Terra chiama Hazza. C'è nessuno in casa?" Urla quel cretino di Niall interrompendo i miei pensieri.

Gli metto una mano davanti la bocca e "Zitto idiota ci stanno fissando tutti! Comunque anche io non ho voglia di parlarne. Ora, se vuoi scusarmi devo andare sennó arrivo tardi a lezione. Ciao biondo ci vediamo a pranzo." Gli dico per poi alzrmi e recuperare il mio zaino. Prima che possa rispondermi sono già uscito da lí.

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Sto camminando nei corridoi per arrivare a mensa, quando svoltando l'angolo mi scontro con qualcuno. Alzo lo sguardo per scusarmi, ma quando vedo quel viso mi blocco. Il mio respiro accelera e leggo nei suoi occhi qualcosa che decido di interpretare come paura.

Sta per parlare ma lo precedo.

"L-Louis...." Lui sospira lasciando vagare lo sguardo intorno a noi e non piú su di me. Alzo un braccio per toccarlo, ma lui mi ferma in maniera brusca. "Chi....chi ti ha fatto questo?" Gli chiedo indicando la macchia viola che si trova al posto del suo occhio destro. Lui non risponde e sposta di nuovo lo sguardo. Gli prendo il volto tra le mani e il verde incontra di nuovo l'azzurro. "Rispondimi Cristo! Chi è stato?" Sussurro a un centimetro dal suo viso. I suoi occhi mi scrutano lasciandomi intravedere l'indecisione dentro di sè. Dopo un pó, è lui a spezzare il momento, allontanadosi dalla mia presa. Cerca subito dopo di superarmi per andare via ma mo. Cazzo stavolta non ci sto! Lo prendo e lo sbatto dentro il primo sgabuzzino che vedo. Lui ancora non parla e cerca invano di liberarsi. Gli affero i polsi e sbattendolo al muro di fronte, glieli porto sopra la testa immobilizzandolo.

Il suo respiro è irregolare e cosí anche il mio. Sento che il cuore potrebbe uscire da un momento all'altro e finire sul pavimento. Sotto i piedi del ragazzo davanti a me. Anche se credo ci sia giá.

Mi avvicino lentamente e appoggio la fronte contro la sua, incastrando per la terza volta i nostri sguardi.

"Questa volta non mi scapperai Tomlinson."

I WILL BE BRAVEWhere stories live. Discover now