10 - Shut up and dance

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I forgot! Che scema

Dedico questo capitolo a @aleexcorn perché ha riconosciuto la canzone dei FOB del capitolo precedente :')

Also, uno shoutout a @xhoneyclifford per la sua bellissima reinterpretazione di wayf ahaha (ti dedicherò il prossimo capitolo se riesco a rubarmi il pc per qualche secondo)

***

Michael's pov

In quel momento mi sentivo confuso. Confuso e dannatamente eccitato. Confuso perché non avevo ancora capito il motivo dell'isteria di Ashton, eccitato perché Sunshine mi aveva appena inviato una foto che raffigurava il suo meraviglioso sedere stretto in dello striminzito pizzo bianco. E mi stavo ancora chiedendo come avesse fatto a farsi una foto del genere, ma sinceramente il risultato finale era ciò che mi importava davvero.

Era da tipo una settimana che Sunshine continuava a mandarmi foto del genere, chiedendomi il mio parere sulle mutandine che indossava. Non volevo essere volgare, ma gli ho detto più di una volta che l'avrei voluto scopare a sangue e così mi ero ritrovato a fare sexting con lui in più di un'occasione (e anche a fare altro in più di un'occasione). Ovviamente, nessuno ne sapeva niente, nemmeno Ashton. Avrebbe reagito malissimo se l'avesse scoperto - cosa che rischiava di fare se non avessi posato il cellulare mentre stavo seduto sul suo letto ad ascoltarlo sclerare, cosa che non mi andava assolutamente. Diciamo che mi andrebbe di fare altro, già.

«Ma si può sapere che ti prende? Stai sclerando da più o meno quando sono arrivato qui», borbottai, bloccando lo schermo al cellulare e mettendolo in tasca.

Ashton interruppe il suo blaterare senza sosta e mi guardò come se avesse voluto ammazzarmi. «Oggi che giorno è, Michael?», mi chiese, facendo un tono di voce leggermente inquietante.

«Il ventuno ottobre», risposi io, facendo spallucce, «Cosa c'è di tanto importante?».

Ashton si portò le mani nei capelli. «C'è che dieci giorni esatti c'è la festa a scuola e noi non abbiamo ancora deciso da cosa vestirci! Non voglio essere battuto di nuovo dalle nullità del quarto anno, quest'anno dobbiamo essere noi a vincere quel dannato premio ai migliori costumi!», strillò esasperato, facendomi quasi ridere.

Trovo le reazioni di Ashton molto grottesche, quasi comiche; è un ragazzo che si accanisce per qualsiasi cosa, anche la più banale. È anche un po' una diva, cosa che devo ammettere che ci accomuna molto - anche se io sono mille volte peggio di Ashton. A volte faccio scenate degne di un premio Oscar!

«E adesso stai ridendo di me! Smettila e dammi una mano. Da cosa ci potremmo vestire?».

Alzai le spalle. «Non avevi detto che volevi fare i Kiss quest'anno?», gli chiesi, ricordando una nostra vecchia conversazione.

Ashton sospirò, passandosi una mano fra i capelli da poco tagliati. «Aidan sa che William fa i Kiss con il suo gruppo. Non possiamo rischiare».

«Allora facciamo qualcos'altro. Che te ne pare dei Beatles?», proposi, poco convinto.

«Vuoi davvero fare i Beatles? Certo, a questo punto non andiamoci proprio!», sbottò Ashton, disperato.

Alzai gli occhi al cielo. «Dimmi qualche altra band, o personaggi di un qualcosa che siano almeno quattro», borbottai, «Uhm... I Rolling Stones?».

«Non sono molto caratteristici».

«I Twenty One Pilots?».

«Sono solo due, Mike».

Slut Wars || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora