16 - Qualcosa è cambiato

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Questa fottuta gif. Luke ur so gay and u dont even like boys, it's overwhelming (che poi secondo me Luke è bisessuale? idk)



***



Michael's pov



Era ormai notte fonda, ma nessuno dei due riusciva a dormire. Luke aveva smesso di tremare, la tua testa era poggiata sul mio petto e potevo cogliere ogni suo respiro sulla mia pelle, nonostante fosse coperta dalla stoffa della camicia. La mia mano era affondata tra i suoi capelli, accarezzandoli lentamente, i miei occhi erano sul soffitto dell'auto. Era una notte tranquilla, tutto sommato, nonostante stessimo dormendo in un auto nel bel mezzo di un'autostrada. C'era uno strano senso di pace che aleggiava nell'aria.

Ciò che non era tranquillo ero proprio io. Il silenzio mi aveva dato modo di pensare meglio a tutto ciò che era successo nella giornata, di fatto davvero assurda; Sunshine mi aveva dato buca senza spiegazioni, Jasper era tornato in città per Natale (e aveva mostrato chiare intenzioni di ritentare con me, quindi non me lo sarei scollato di dosso facilmente), Luke mi aveva portato a New York solo per scappare di lì a gambe levate e, cosa forse più grave ed enigmatica, io e Luke ci stavamo avvicinando. Gli avevo concesso di mettere le mani su di me e lui si era fidato di me abbastanza da raccontarmi cose della sua vita che aveva faticato a dire persino a Calum. Tutta questa situazione era assurda, e questa era sicuramente la giornata più strana ed intensa che io avessi mai vissuto. Mi sembrava di aver vissuto una settimana, non un giorno.

«Sei silenzioso», notò Luke, alzando la testa, «C'è qualcosa che non va?».

«Mmh, sto pensando», risposi, inventandomi qualcosa al momento, «Alla fine poi com'è andata?».

Luke alzò un sopracciglio. «Com'è andata cosa?».

«Con tuo padre. Cos'è successo dopo... Tu sai cosa?», chiesi, mordendomi il labbro inferiore.

Beh, era facile immaginare la conclusione, e forse non era carino chiedergli di suo padre, ma non potevo di certo dirgli che stavo pensando a lui e a quanto fosse sbagliato ciò che era successo nel pomeriggio...

Luke si morse il labbro inferiore, questa volta non tremava. «Oh, lui e mia madre hanno divorziato non appena lei ha saputo cosa era successo, ha ottenuto la mia custodia - ovviamente - e con i soldi della casa abbiamo comprato quella ad Hollow's, dove ci siamo trasferiti io, lei e Jack, che comunque viene da noi soltanto durante le vacanze. Ben abita a Providence con sua moglie e Mark, si sono sposati più o meno dopo che mia madre ha ottenuto il divorzio», spiegò, sorridendo leggermente quando menzionò suo nipote.

Avrei voluto chiedergli suo padre che fine avesse fatto, ma sentivo che Luke non era in vena di parlarne e comunque potevo benissimo immaginare la sua sorte. Perciò feci cenno a Luke di avvicinarsi, poggiando le mie labbra sulle sue flebilmente. Sentii il solito formicolio allo stomaco mentre Luke ricambiava il bacio, chiudendo gli occhi e lasciando che la sua bocca si aprisse per dare accesso alla mia lingua. Continuammo a baciarci finché Luke non si staccò da me, guardandomi con una luce divertita negli occhi.

«Che hai che mi guardi così?», gli chiesi, accigliato.

Luke sorrise, torturando il suo labbro inferiore arrossato e lucido con i denti. Quel gesto mi fece fremere da capo a piedi. «Mi piacciono i tuoi baci - e credo che tu lo sappia - ma odio il fatto che me li dai per distrarmi. Posso sopportare i ricordi, non sono stupido. Non ho neanche finito di raccontare tutto».

Slut Wars || MukeWhere stories live. Discover now