Capitolo 66.

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Il giorno dopo il compleanno..
Alex pov's.
Mi mancava stare così, noi due abbracciati, la mattina, il pomeriggio e la sera. Dopotutto come si dice? L'amore non è bello se non è litigarrello, mi è sempre parsa buffa questa frase ma effettivamente è fin troppo vero, secondo me questi litigi servono a crescere e cambiare in positivo, dopo tutto le persone non sono tutte uguali, abbiamo tutti dei difetti, Arianna me li sta facendo notare e sto cercando di cambiare, mi dispiace farla soffrire ,ma dopotutto non è nemmeno l'unica che ci soffre. Riguardo lei fin'ora non ho trovato nessun difetto, oltre uno che non è che mi prende in causa ma è come se ci fossi dentro, che cosa? La timidezza.
Arianna si sta sciogliendo solo adesso,prima aveva vergogna anche di andare in un negozio a comprare qualcosa, è sempre stata insicura, beh io la sto o almeno credo aiutando ad essere più sicura di se, non ha niente che non va, e non lo dico solo per farla contenta, perché se c'è un problema lo dico, sono schietto e stessa cosa lei.

Iniziai a svegliarla con qualche bacino..

"Buongiorno." disse stiracchiandosi e baciandomi sulle labbra.
Continuammo così per un pó.
"Amore vai a fare una doccia fredda, mh ti serve.."

"Emh si, meglio che vada a fare una doccia fredda."
Scoppiammo a ridere entrambi, ero imbarazzato.

Arianna pov's

"Leo, Leo dove sei?" dissi chiamandolo dal letto, si precipitò di corsa da me, ma essendo piccolissimo non riusciva a salire sul letto, così lo presi io. Fortunatamente ha il pelo molto corto e non perde peli, è pulitissimo e cambio le lenzuola ogni giorno, odio la sporcizia ma Leo è come se fosse un bambino,un n tantino peloso ma pur sempre un bambino.
Mi alzai e feci colazione..ero da sola, boh chissà come mai! Alessio uscì dalla doccia ed andai io. Mentre mi docciavo il mio ragazzo mi chiamó subito e mi disse di vestirmi immediatamente, credevo stesse scherzando finché non entrò in doccia.

"Amore ma sei pazzo,smettila di fare il burlone ahaha."

"Amore, sono serio. Mettiti un qualcosa addosso che scappiamo in ospedale, ti prego sbrigati."

"Cosa cazzo è successo?"

"Amore,vai,ti spiego in auto, corri, per favore."
Mi precipitai in camera, vestiti a caso, alla mano e scappammo in auto chiudendo per bene casa.

"Cosa cazzo è successo Alessio? Mi fai preoccupare, ok? Smettila, parla!"

"Francesco ha fatto un.."

"Un!?"

"Un incidente."

"Mio dio, com'è successo? Corri Ale, accelera."

"Non lo so, non so niente. Ho paura Ary ,ho paura."

"No! Non pensiamo subito al peggio. Ora andiamo lì e vediamo la situazione,sarà qualche botticella nulla di più, okay?"

"Okay amore, scendi e corriamo dentro."
Ci avviammo correndo all'intero dell'ospedale.

"Infermiera, infermiera, INFERMIERA!" urló Alex esasperato alla strafottenza dell'infermiera.

"Mi dica."

"Dov'è Francesco Pierozzi?"

"Mh,Pierozzi..Pierozzi." disse cercando il cognome nell'elenco.

"Allora?" dissi.

"Mh mh, è al secondo piano, stanza 14, ma non potete entrare."

Ale ed io senza nemmeno ascoltarla scappammo al secondo piano, ci precipitammo alla 14 camera, trovammo i nostri compagni in sala d'attesa.

"Ma cos'è successo!?" dicemmo allarmati.

"Ehi, tranquilli, va tutto bene. È caduto dal mezzo, ha una lussazione e lo stanno operando, ma andrá tutto bene d'accordo?"

"Oddio mio."

"Non ci posso credere, come ha fatto a cadere dal cazzo di scooter?" urlai incazzata.

"Arianna ti stanno guardando tutti, calmati."

"Ma non me ne frega un emerito niente delle persone che mi guardano, volete una foto? Qualche autografo? Giratevi e aspettate i vostri parenti invece di pensare a ciò che dico io, con qualsiasi tono sia."
Li spiazzai tutti, soprattuto Alessio non si aspettava una simile scazzata, visto che sono timida come non so cosa, sono arrabbiata, triste, in ansia, impaurita per il mio amico sotto i ferri, che giorno del cazzo, dovevamo anche partire per l'America ma è l'ultima cosa a cui penso.

//TO BE CONTINUED//
❤️

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