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- Ora ho capito perché non sei venuta a salutarmi. Se ti vedeva Black era un bel problema - dice massaggiandosi la testa - Ma come hai fatto a sopravvivere? - domanda dopo un lungo sospiro - Un po' per il mio lato umano, per un po' altro grazie a Black che mi ha dotato po' della sua essenza di angelo della morte - rispondo e si cari miei, non sono più umana, ora sono un ibrido, non posso dire di essere felice di ciò, però mi ha salvato la vita sennò gli Arcangeli non mi avrebbero mai aiutato. - Sera posso rimodernare questa stanza? Almeno avrò qualcosa da fare durante questo mese - chiedo dopotutto era la stanza segreta del suo compagno - Si, l'importante e che non tocchi la scrivania. Se ti serve qualcosa oltre scopa, paletta, stroffinaccio e detersivi, dillo ora o taci per sempre? - - Si! Mi puoi portare della vernice verde chiaro per i muri? - domando con un sorriso a trentasei denti, lei all'inizio è stupita credo per il colore, poi i suoi allineamenti si rilassano in un tenero sorriso - Va bene, te la porto ora, dovrebbe starcene un po' in cantina - dice accarezzandomi la testa - Grazie mille! - esclamo abbracciandola - Ora vado torno tra un qualche minuto. Ok? - - Ok - rispondo lei esce, spengo la luce e mi affaccio alla finestra che da sul tetto di vetro della serra, dentro c'è Black seduto a terra con un vaso di orchidee verdi di fronte a lui e accarezza i loro delicati petali, come vorrei essere a posto loro. Non so perché, ma improvvisamente la sua espressione cambia, da una tranquilla a una piena di rabbia, chiude i fiori in un pugno distruggendoli, si alza e urla qualcosa di incomprensibile, verso una persona che non vedo, poi se ne va. Non è più lui, non gli ho mai visto un espressione del genere verso qualcuno del branco. Dopo una mezzoretta arrivano le due donne con il necessario per pulire, verniciare e un panino ben imbottito - Vorremmo rimanere un altro po', ma Black è più nervoso del solito - dice Augusta - Ok. Andate pure, non vorrete far arrabbiare quel testone e cretino dell'alfa? - dico facendole ridere - Si sentiva proprio la tua mancanza - dice ridendo Sera e se ne vanno augurandomi una buonanotte - Si inizia! - esclamo, accendo la luce, sposto tutto per le scale lasciando nella stanza solo la pesante scrivania, apro tutte le finestre, spazzo e passo lo straccio, il pavimeto e più basso di vento centimetri! Pulisco il bagno, la cosa più brutta che ho fatto in tutta la mia vita! Lo tingo di verde, invece la camera come ha i muri di legno la lascio così, per fortuna ho trovato chiodi e un martello e ho sistemato il letto, rimetto tutto dentro e ora si dorme!

È il tramonto ho dormito tantissimo, Augusta mi ha lasciato tutti i pasti sulla scrivania, mangio qualcosa e mi rimetto a lavoro oggi si verniciano le scale! Sera mi ha portato anche un po' di vernice bianca, pitturo tutto di verde e quando dopo un ora si asciuga, disegno con un pennello i contorni di tante orchidee dall'inizio delle scale, alla fine - Che brava! -

Prigioniera dei tuoi occhi (PL2)Where stories live. Discover now