14.

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- Black? - sussurro stupita mettendo una mano sulla sua nuca, avvicinando il suo volto al mio - Ero preoccupatissimo. Ho cercato di dormire, ma non ci riuscivo, quindi sono andato a cercarti, ma il tuo odore si era già disperso nell'aria e ho deciso di tornare qui - racconta immergendosi ancora di più - Forse è meglio se torno in camera mia - dico cercando di alzarmi, ma lui, in uno scatto fulmineo, mi gira in modo da stare petto a petto.

- Rimani qui, non te ne andare. È la prima volta in quattro anni, che mi sento così in pace e tranquillo. Sei come una droga per me - dice lasciando umidi baci sul mio collo - Black veramente non ricordo nulla di me? - sussurro facendolo smettere

- Mentre piangevi ho avuto qualche frammento di ricordi, che riguardano te, ma non comprendo - - Hai una collana con una gemma rossa, con a una faccia una rosa dei venti e dietro una scritta? - - No, non mi sembra - sussurra, poi la sua espressione cambia in una di dolore e si copre con una mano - Black! - esclamo abbracciandolo - Sto bene, sto bene - sospira accarezzandomi il capo, ora ha un espressione completamente diversa, è più dolce, più tenera - Ora dormiamo - sussurra chiudendo gli occhi, li chiudo anch'io azzerando la distanza.

***

- Perché è nel tuo letto!? - urla una donna, credo ai piedi del letto - Non sono affari tuoi, con chi dormo - risponde Black, non apro gli occhi voglio sentire cosa dicono - Se volevi dormire con una donna, potevi dormire con me! - - Perché avrei dovuto!? Sei la mia compagna!? - urla l'alfa sbattendo violentemente qualcosa o meglio qualcuno al muro - No, ma lei... - - Lo è - la interrompe lasciandomi senza fiato almeno questo lo sa, menomale.

Dei passi veloci corrono lontano dai piedi del letto e la porta sbattere con forza. Il letto si abbassa e la mano dell'alfa mi accarezza delicatamente il volto, poi se ne va e la porta sbatte di nuovo dietro di lui e sento scattare la serratura, ho un déjavu.

Apro gli occhi sono le nove di mattina, che carino, non mi ha svegliato. Guardo il comodino, in un piattino ci sono degli impacchi per gli occhi, come mai ora è così dolce con me? Sicuramente ha senzi di colpa, non è cambiato alla fine, sotto sotto è un tenerone e si preoccupa per le minime cose, anche se non lo da vedere. Metto gli impacchi sui occhi e alle dieci pigramente mi alzo.

Vado in camera mia e faccio una doccia veloce, apro l'armadio è vuoto, forse i vestiti sono ancora sopra. Esco dalla mia stanza e sul letto di Black c'è un cambio intimo e un vestito di pizzo verde muschio scollatura lineare e maniche a tre quarti per me.

L'indosso, mi sta proprio bene - Ti sta benissimo - sussurra stupito l'alfa appoggiato alla porta, ma da quando è lì!? - Da quando sei lì!? - urlo indietreggiando dallo spavento - Tranquilla da quando ti spiecchiavi, come vanno gli occhi? - domanda avvicinandosi, prendendomi il volto con le mani e mi ritrovo attaccata al muro con lui che mi sovrasta - Bene, grazie - sussurro intrappolata nelle gemme rosse

- Ti piacciono tanto i miei occhi? - domanda divertito - È la prima cosa che mi hai rivelato di te - rispondo indicandolo, lui di nuovo fa quel espressione di dolore di questa notte - Black! Sicuro di stare bene? - chiedo preoccupata stringendo la camicia bianca con ricamata una B - Si, solo un po' di mal di testa - - Vado a prenderti una tachipirina - dico faccio per uscire, che mi blocca intrappolandomi tra le sue braccia - Non andare - sussurra stringendo ancora di più la presa
- Non andrò da nessuna parte, se non vuoi. Non ti lascerò di nuovo solo, tranquillo - dico prendendo il suo braccio - Metti quelli e vieni giù. Io ti aspetto lì - dice uscendo, indicando dei scarponi beige, l'indosso e corro giù dove lo trovo ad aspettarmi, mi prende per mano e mi scorta per i diversi corridoi, proseguendo nel bosco.

- Dove mi stai portando? - domando saltando da una radice, per fortuna che mi ha fatto mettere gli scarponi - Qui, adio piccola - dice - Aspetta, cosa!? - chiedo sconcertata aggrappandomi alla sua camicia, strappando la parte sotto il colletto. Lui mi spinge via, schiocca le dita e sparisce nel nulla.

Prigioniera dei tuoi occhi (PL2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora