Capitolo I

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Era sempre così tra loro,battibecchi e risate. Da semplici sconosciuti erano diventati, che cosa confidenti? Migliori amici? Si poteva chiamare amicizia?
Ormai Arthur ci pensava quasi ogni notte. Pensava a Merlino, e ai sentimenti che provava per lui,non riusciva a dare un nome a quel sentimento, ma sapeva che era molto forte. E che non voleva rinunciare a lui. Con questo pensiero si girò tra le coperte e si addormentò.
Intanto, in un'altra parte del castello, un servo pensava al suo re. Merlino stava pensando le stesse cose del suo re,solo che lui sapeva dare un nome a quel sentimento.
"Andiamo, Arthur non prova le stesse cose". Questo è quello che si ripeteva come un mantra da più di 2 mesi,ovvero, quando si era accorto di provare qualcosa per il re.
Non sa bene come sia successo ma un giorno mentre parlavano Arthur sorrise, e quel giorno capì di essere fregato.
Merlino era convinto che i suoi sentimenti non fossero ricambiati, così aveva scelto di essere solo suo amico. Aveva scelto di chiudere quel sentimento in un angolo del suo cuore e sperare che un giorno magari avrebbe visto davvero Arthur solo come un amico.
Con questi pensieri anche il moro si addormentò.

Il giorno dopo, il gallo stava già cantando e Merlino stranamente era già sveglio e pimpante davanti la porta del suo re.
Fece un respiro profondo e aprì la porta, ovviamente senza bussare, poggiò il vassoio sopra il comodino facendo un gran fracasso e andò ad aprire le tende. In tutto questo frastuono il biondo se ne stava tranquillamente addormentato, allora Merlino, ghignando malignamente inizio a urlare
"Mio re correte un incendio"
Allora Arthur saltò subito dal letto, era già con gli stivali in mano quando Merlino inizio a ridere.
"AHAHAHAH dov- ahah dovreste vedere la vostr-ahaah vostra faccia"
"MERLINO! Ti sembrano scherzi da fare? "
"Ahahah scusate mio re ma è stato più forte di me"
"Ah si? Be vediamo come la penserai dopo " ghignò
"Dopo cosa?" Merlino iniziò ad indietreggiare, ma il biondo fu più veloce, lo agguantò per la vita gettandolo sul letto, ribaltò le posizioni e iniziò a fargli il solletico.
'AHAHAHAH no vi- Ahahah vi pregoooahah basta"
"Non mi fermerò finché non mi dirai scusa "
"MAI Ahahah "
"Ah si? Allora continuo? "
Merlino allora, mentre Arthur era distratto, fece brillare i suoi occhi e in un attimo Arthur, cadde di lato, così che il moro avesse la possibilità di invertire posizione. Adesso era lui sopra Arthur, e iniziò la su piccola vendetta.
"Ahahah Merlino come os-Ahahah come osi fare il solletico al tuo ahahah re ti meriti la go-ahaha la goahahaha "
"Cosa non vi ho sentito, stave forse dicendo Merlino hai vinto? "
Arthur che davvero non ne poteva più acconsentì a quella vittoria con un cenno del capo, allora il moro si fermò e iniziò a sorridere.
"Ho vinto "
'Ah ah solo perché mi ero stancato "
"Ho vinto ugualmente " ghignò
Rimasero così a fissarsi. Entrambi con il fiatone e il viso arrossato.
Merlino inghiotti un paio di volte e Arthur retava a fissarlo.
Ma un leggero bussare alla porta interruppe quel momento.

"Si chi è? "
"Mio re scusate se la disturbo ma deve scendere al campo di addestramento, si ricordi che oggi ci saranno le nuove reclute"
"Sisi certo arrivo 10 minuti "
Merlino allora aiutò il biondo a prepararsi, e poi scesero insieme sotto.

Non sapevano cosa li attendeva dietro l'angolo...

 GelosyWhere stories live. Discover now