Capitolo IX

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Merlino era suo.
Aveva capito di essere innamorato del moro solo adesso, doveva dar ragione a Merlino, era proprio un asino.
In principio, per lui era come un fratello, ma piano piano quel sentimento si era tramutato in qualcosa di più grande, ma lui non lo aveva capito.
Ed ora era qui che ammetteva a se stesso di essere un asino e di amare il suo servo.
Anche il solo pensare di poter perdere Merlino lo aveva svegliato.
Doveva fare qualcosa, non poteva lasciare Merlino nelle grinfie di Lancillotto, doveva inventarsi qualcosa per passare del tempo con lui,capire cosa provasse il moro per lui, e poi decidere la prossima mossa.
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Merlino e Lancillotto stavano facendo una discussione simile...
"Lanc te l'ho detto è tutto inutile,lui non mi vede in quel modo..."
"Invece ho ragione. E adesso te lo dimostro, su vieni"
"Hey, aspetta dove stiamo andando, rallenta idiota"
"Ahahaha forza Merlino"
"Cavoli ma cosa hai al posto dei piedi? Sei troppo veloce."
"È perché io sono più alto"
"Certo prendimi in giro per la mia statura adesso"
"Zitto e guarda."
"Cosa dovre- Oh..."
"Che c'è il gatto ti ha mangiato la lingua? Ahhaa"
Li davanti ai suoi occhi, c'era Arthur, senza maglia, che si allenava.
Merlino era diventato rosso fino alle orecchie e distolse lo sguardo immediatamente.
"Ahhaah Merlino ti si legge in faccia che vorresti saltargli addosso"
"Shhh idiota, se ci sentisse?"
"Non credo proprio sembra concentrato a decapitare quel manichino. Su chiamalo."
"Eeh? E cosa dovrei dirgli?
"Salutalo"
"Lo devo solo salutare?"
"Esatto"
"E poi?"
"Stai al gioco"
"Sei sicuro di quello che fai?"
"Garantito. Prima fammi allontanare però"
"Va bene"

Quando il cavaliere si fu allontanato abbastanza da non essere visto dal re, il giovane mago si fece coraggio e salutò il suo amato.
"Arthur?"
Il re si girò di colpo, appena vide il moro, soprattutto da solo sorrise al giovane.

"Merlino. Che stai facendo? Non eri con il tuo amico?"
"Si ma è dovuto correre a sbrigare delle cose"
"Capisco. Vuoi farmi compagnia mentre mi alleno?"
"Basta che non sia io il manichino ahah guardate come lo avete ridotto ahaha."
"Ah ah spiritoso, no non ti voglio come manichino anche il semplice spettatore mi basta"

Passarono alcuni minuti, il re si stava allenando cercando di provocare il giovane facendo mosse moolto sensuali.

Dopo un pò Lancillotto sbucò dal nulla e abbraccio di slancio il moro che era imbambolato.

"Cos- Hey Lanc che stai facendo?
"Avvicinati"
Il re si girò proprio in quel momento e restò di sasso.
"COSAAA? CHE STA FACENDOO?"
Lancillotto che aveva visto la reazione del re esultò.
"Ecco la prova."
"Cosa? Dove?"
"Gira lo sguardo verso Arthur e capirai."
Il mago girando lo sguardo vide il re che li stava guardando malissimo, e si accorse anche perché, la posizione in cui erano, era molto equivoca, sembrava che lui stesse baciano il cavaliere.
"Oh..."
"Cosa ti avevo detto?"
Lancillotto si staccò dal mago ma all'ultimo cambiò idea e mise una mano sul fianco di Merlin...
"Cos-?"
E lo tirò più a se e gli diete un bacio.
Sembrò come se tutto si fermasse.
Lancillotto saggiò le labbra del mago, delicatamente e poi piano piano le forzò ad aprirle. Le loro lingue si incontrarono e scontrarono, in una danza veloce e lenta.
E poi d'un tratto finì tutto. Lancillotto si staccò, lasciando un ultimo bacio a fior di labbra e sorridendo guardò Merlino, che era rimasto ad occhi chiusi con le labbra leggermente umide, il cavaliere gli diede un buffetto sulla guancia e il mago aprì gli occhi.
Grandi e lucidi. Uno spettacolo per il cavaliere.
"Piaciuto?"
"Ah? Eh... io..."
Fu tutto troppo veloce per il giovane mago che appena capì diventò un grazioso color pomodoro.
"Ti avevo detto che mi piacevi. Ritienilo un piccolo pagamento per il mio aiuto"
In un momento si sentì un urlo e un imprecazione.
"AAAH MERDAA."
"ARTHUR"
Senza pensare si staccò velocemente dal cavaliere e corse verso il re.
"Arthur,che è successo?
"Ah merda. Niente,Merlino mi sono tagliato la mano, guarda un graffio, puoi anche and-"
"Sei uno stupido asino reale. Il tuo graffio si potrebbe infettare, e poi è anche profondo. Mi spieghi come ti sei tagliato? Su forza vieni ti metto delle bende."
Detto questo prese il re per mano,come un riflesso automatico e se lo trascinò dietro.

Lancillotto, rimasto solo si leccò le labbra, dove sentiva ancora il sapore di Merlino...
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Nel frattempo Merlino stava ancora camminando per il castello tenendo la mano al re. In testa mille pensieri confusi. Era ancora rosso e appena ripensava al bacio diventava ancora più rosso.

Quando entrano nelle stanze reali,  Merlino lasciò andare la mano e schiarendosi la voce iniziò a sistemare le cose senza voltarsi.
"Merlino"
"Siediti così ti fascio la mano"
Il re sospirò e fece quello che gli aveva detto.
"Adesso mi spieghi come ti sei tagliato la mano? Non siete forse il miglior cavaliere di Camelot?"
"Certo che lo sono"
"E allora ?"
"Perché Lancillotto ti ha baciato?
"Cosa?"
"Rispondimi"
"Non vedo il motivo."
"Merlino. Tu e Lancillotto state insieme?"
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Il Cavaliere rimase un altro paio di secondi li fuori, poi decise di andare verso le stanze del re ad origliare, se fosse servito avrebbe chiamato Merlino con una scusa.
E menomale lo fece, perché Merlino si trovava in difficoltà,non sapeva cosa rispondere al suo re, così bussò e si schiarì la voce.
"Mio re scusate posso entrare?"
"Entra"
"Scusate l'intromissione, volevo vedere se Merlino aveva finito di fasciarvi la mano, perché dovrei parlare con lui di questioni importanti..."
"Anche noi stavamo parlando di cose importanti. Non puoi aspettare?"
"Arthur, mio re, scusate ma devo parlare con Lancillotto prima, è una questione importante."

Arthur a quelle parole sbiancò.
"Va bene, va pure ci vediamo domani"
"E la cena? "
"Oh si giusto... a stasera allora."
"A stasera, mio re."

Dopo essersi inchinato insieme al cavaliere si congedarono dalle stanze reali.
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"Non posso permettere che Merlino mi venga soffiato sotto al naso.
Ma visto che si sono baciati forse stanno già insieme? Merda. Non può succedere davvero. Stasera scoprirò tutto.
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Quando lasciarono la stanza, Merlino fece un sospiro di gioia.
"Mi hai salvato. Non sapevo cosa dire al Re."
"Figurati"
"Lance..."
"Dimmi"
"Perché mi hai baciato?"

Il cavaliere sorrise e di slancio prese Merlino per mano e iniziò a correre ridendo alle proteste di Merlino, finché non si fermarono davanti una rientranza del castello, si guardò in torno e ci spinse Merlino prima di entrare lui stesso.

"Mi spieghi che ti è preso?"
"Ti ho già risposto alla domanda"
"Ma io ti ho spiegato che amo Arth-"
"Shh. Si l'ho capito, e ho detto che ti avrei aiutato, ma voglio farti una proposta.
Se alla fine tra te e il re non dovesse andare. Ci potrebbe essere una possibilità per me?
Te lo giuro Merlino, non farò mai niente per allontanarti da lui, farò come stabilito, lo faremo ingelosire, farò di tutto pur di farlo cadere ai tuoi piedi, e se succederà mi farò da parte e sarò il tuo solito amico. Ma se non dovesse funzionare ci penseresti?"

Merlino guardò il cavaliere in viso per alcuni secondi e poi annuì.
"Sei il mio primo bacio..."
Lancillotto azzerò le distanze e quando furono labbra con labbra sorrise
"Lo sapevo."
E detto questo baciò di nuovo il mago. Lo spinse contro il muro, un ginocchio in mezzo le sue gambe, mani contro il muro, Merlino avvinghiato al suo collo che rispondeva al bacio.
Appena l'ossigeno iniziò a scarseggiare, si staccarono.

"Potrei abituarmi a baciarti, Merlino."

 GelosyWhere stories live. Discover now