19. Cocciutaggine.

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HARRY'S POV.

Mi svegliai la mattina con la consapevolezza di dover andare a lavoro.

Lavoravo in un piccolo negozio che vendeva articoli elettronici.

Non era poi così noioso dato che a volte mi mettevo a guardare la televisione quando il lavoro mancava. Quasi ogni giorno finito il mio turno andavo a trovare Louis o Niall, per passare un pò di tempo insieme.

Mi balenarono nella mente i ricordi della sera precedente, Jenna a casa mia, io che la baciavo, io che aprivo il regalo che mi aveva fatto.

Ancora non capivo il perché di quel gesto anche se lo avevo apprezzato molto, era una cosa che desideravo veramente da tantissimo tempo ed era strano il fatto che era stata proprio una persona quasi sconosciuta a regalarmelo.

Questo non toglieva però il fatto che io provassi un certo odio e una certa frustrazione nei suoi confronti, avevo i miei motivi.

Il mio turno finì velocemente, pensai tutto il tempo al bacio fra me e Jenna, cosa che non avrei dovuto certo fare.

Era stato soltanto un errore, e un errore era stato anche dirlo a Louis, dato che mi avrebbe tempestato di domande e mi avrebbe assillato con i suoi discorsi.

Mentre aspettavo che lui mi venisse ad aprire mi guardai un pò intorno, aveva nevicato di nuovo sta mattina, adoravo la neve.

"Harry?" Mi girai di scatto vedendo Louis sulla soglia della porta.

"Entra." Mi disse il mio migliore amico. Come al solito casa di Louis profumava di fragole e menta e questa combinazione mi faceva sempre starnutire a non finire più.

Sapevo che i ragazzi e Jenna sarebbero venuti qui per passare una serata diversa e non sopportavo l'idea di vedere Jenna dopo ciò che era successo la sera precedente tra di noi, non l'avevo nemmeno ringraziata per il regalo e non avevo neanche intenzione di farlo.

Restammo mezz'ora a parlare di argomenti abbastanza normali, ma sapevo dove lui voleva andare a parare.

"Allora" eccolo che iniziava "tu e Jenna." Mi rivolse uno sguardo malizioso mentre si allontanava in cucina per fare rifornimento di birra, me ne serviva molta quando parlavo con lui.

"Io e Jenna niente." Chiarì subito la situazione alzando un sopracciglio. Meglio se non si metteva in testa strane idee.

"Dai, si vede che ti piace." Mi disse lui continuando a sorridermi maliziosamente. Non capiva che così peggiorava solo la situazione.

"Io non provo niente per lei, non farti strane idee." Dissi lanciandogli uno sguardo di fuoco.

Fece per parlare, ma lo fermai. "So a cosa stai pensando e non dirlo nemmeno."

"Penso solo che dovresti darle un'opportunità." Forse non capiva che io la odiavo e non ero pronto per iniziare un'altra storia, proprio con nessuno, specialmente con lei.

"Io non provo niente per lei e lei non prova niente per me, perché insisti tanto?" Aggrottai le sopracciglia.

"Come fai a non vederlo?" Chiese lui. Non vedere cosa? Come faceva lui a non vederlo? L'odio che c'era tra me e Jenna, a quanto pare gli unici a vederlo eravamo noi due.

"A non vedere cosa?" Lui prese un bicchiere e versò la birra che ormai avevamo quasi finito.

"Non posso dirtelo, devi notarlo da solo." Annuì alle sue parole anche se non ero d'accordo. Non mi piaceva Jenna, e non mi sarebbe mai piaciuta, in tutti i sensi.

"A volte mi piacerebbe avere il tuo potere." Rise lui. "Potrei sapere tutto ciò che ti passa per la testa." Il mio era proprio un bel potere, mi era stato utile in tantissime occasioni e non invidiavo nemmeno uno dei tanti poteri che c'erano in questo mondo. Il mio era fatto apposta per me.

Superhero [h.s.]Where stories live. Discover now