23. Obbligo o verità.

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Erano passati giorni dalla mia presunta 'aggressione', Louis era stato vicino a me tutto il tempo, era riuscito a farmi calmare un po', stando con me tutte le notti e facendomi ridere e distrarre per non pensare.

Se pensavo era la fine.

Dovevamo vederci a casa sua oggi, con i ragazzi. Ormai era diventato un'abitudine, almeno una volta a settimana dovevamo vederci tutti a casa di Louis.

Poteva farmi solo bene un pò di compagnia in questo ultimo periodo, ero più che felice di andare.

La casa di Louis era bellissima come sempre, ed ero la prima ad essere arrivata.

"Allora, come sta andando?" Mi chiese il mio migliore amico chiudendo la porta alle nostre spalle.

"Meglio, grazie a te." Dissi rivolgendogli un sorriso un po' forzato.

"Non l'hai detto a tua madre vero?" Mi chiese preoccupato.

Negai con la testa. "Si preoccuperebbe per niente, sai com'è fatta lei" feci una pausa "e poi non è successo niente e non voglio che pensi che io sia indifesa e in pericolo." Continuai.

"Ti capisco, qualunque cosa ti serva tu sai che sono qui, uccellino." Sorrisi a quelle parole e mi catapultai sulle sue braccia.

* * * * *

Dopo una scarsa oretta arrivarono anche gli altri ragazzi, e con una gara a chi fosse arrivato prima al divano, con la sconfitta di Louis, occupammo i nostri posti per la serata.

Io, Niall, Harry e Zayn ci impossessammo del divano mentre Louis si posizionò a terra insieme a Liam che non aveva nemmeno provato a sfidarci.

Iniziammo a guardare la televisione, precisamente Stranger Things.

"Ehi." Urlammo tutti quando Harry spense il televisore.

"Perché hai spento, Hazza, riaccendi." Avevamo tutti le bocche strapiene di cibo, non si capiva nemmeno cosa dicevamo. Ma da dove saltava fuori questo nomignolo, Hazza?

"Oh andiamo Harry, stavano per andare nel sottosopra." Niall parlò con la bocca piena di kebab.

"Guardo serie tv tutti i giorni, facciamo qualcosa di diverso." Il riccio si passò una mano tra i capelli e ci guardò tutti aspettandosi una risposta.

"Potevi chiederlo." Disse Louis un pò seccato.

"Sapevo che non lo avreste fatto." Il riccio disse in modo altezzoso ma divertente.

"Che cosa vuoi fare?" Chiese Zayn che era stravaccato sul divano.

"Non lo so" Harry iniziò a pensare grattandosi con la punta delle dita la piccola barbetta che gli era cresciuta ultimamente. "Giochiamo a obbligo o verità?"

"Non sei un pò cresciuto per giocare a giochi come questi?" Chiese Niall inghiottendo il suo boccone.

"No se rendiamo tutto più piccante." Harry mandò uno sguardo malizioso a Niall, ancora con la bocca piena.

Ci posizionammo uno accanto all'altro, a terra, in cerchio. Harry accanto a me, posò il telefono al centro, mentre Niall, alla mia destra finiva il suo kebab. Era una brutta situazione, sapevo che non sarebbe andata a finire bene, ma tutti qui dentro avevano detto almeno una volta che dovevo divertirmi, quindi parlai e lasciai che il gioco iniziasse.

Liam cliccò un paio di volte sul telefono di Harry per far girare la bottiglia. Liam e Louis erano seduti sul divano mentre Zayn sulla poltrona. Non entravamo tutti a terra, ma eravamo comunque in cerchio. Eravamo seduti con le gambe incrociate.

Superhero [h.s.]Where stories live. Discover now