Panic. [Brooklyn]

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"Sto per morire." Ansimai distesa a terra.

"Non stai per morire"

Alzai leggermente la testa, trovando Kyle con un espressione divertita stampata in volto.

"Non sei tu che hai corso per un ora." Sbottai appoggiando una mano sulla pancia nuda e respirando affannosamente.

"Io corro due ore al giorno, Brooklyn." Rise porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi.

"Ma io sono una cavolo di femmina che detesta lo sport."

Afferrai saldamente la mano e mi feci tirare su, ritrovandomi immediatamente all'altezza delle spalle del giovane uomo che mi era stato presentato come il nostro allenatore.

"Allora dovrai farti passare questo odio, perché altrimenti finisci come loro" Disse indicando Louis e Niall distesi a terra praticamente privi di senso.

"Direi proprio di si." Sbuffai portando le mani sui capelli legati e stringendo l'elastico.

Camminai verso Harry, Liam e Zayn che guardavano i due ragazzi,stesi a terra, con sguardo divertito.

"Okay, forse sono messi peggio di me." Ammisi sistemando la canotta che poco tempo prima avevo sollevato per non morire di caldo.

"Lo penso anche io." Sbuffò Kyle affiancandomi. "Louis" Lo chiamò dandogli un calcetto sul polpaccio, ricevendo solo un verso rauco in risposta dal ragazzo. "Piantala di fumare così tanto. "

Mi sfuggì una risata, che cercai di mascherare con un colpo di tosse.

"Ragazzi, ce la fate a portarli in spogliatoio?" Domandò il personal trainer guardando i tre ragazzi che annuirono divertiti. "Brooklyn, tu puoi andare tranquillamente a farti la doccia nello spogliatoio."

Annuii e mi girai iniziando a camminare verso il fondo della palestra dove vi erano le porte che portavano ai due spogliatoi.

Spinsi la porta bianca ed entrai, facendola chiudere alle mie spalle. Andai verso il piccolo borsone che avevo lasciato sulla panca e presi un grande asciugamano, delle ciabatte infradito e un bagno schiuma.
Tolsi le scarpe ed i calzini, lanciandoli dentro alla sacca e, dopo essermi messa le ciabatte, camminai verso le docce e appoggiai dentro ad una di essa tutto ciò che tenevo in mano.

Mi svestii e mi lavai velocemente, quasi timorosa che qualcuno potesse entrare nonostante la palestra dell'hotel fosse stata prenotata per tutta la mattinata.

Avvolsi l'asciugamano attorno al mio esile corpo e tornai verso la panca dove era appoggiato il mio borsone, dal quale estrassi il cambio di intimo e, dopo aver fatto cadere l'asciugamano, lo indossai.

Raccolsi i capelli, ancora umidi, in una coda morbida e recuperai un paio di pantaloncini corti in denim.

Indossai anche la canottiera bianca, però ripiegandola sopra al seno per lasciare la pancia scoperta. Presi il portafoglio dalla borsa ed estrassi la bustina trasparente con dentro un paio di piercing per l'ombelico. Mi sedetti sulla sedia e ne estrassi uno, svitando successivamente la pallina superiore.

Quando fui sul punto di avvitare il percing, la voce inconfondibile del mio ragazzo mi spaventò, così facendo cadere il piccolo pezzettino rotondo.

"Quell'affare fa un po' impressione."

"Porca miseria, Harry! Mi hai spaventata!" Sbottai portandomi la mano al cuore, sentendolo battere forte dentro la cassa toracica.

" Perdonami." Sorrise avvicinandosi e sedendosi al mio fianco.

Mi abbassai e recuperai la pallina da terra, attaccandola finalmente all'asticella curvata di metallo.

"Da quanto tempo sei qua?" Domandai imbarazzata all'idea che fosse entrato finchè mi vestivo.

That video - Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora