Martina Pov.
Mi sedei dritta sulla sabbia soffice, lasciando il grembo di Jorge mentre mi sistemavo i capelli dietro le orecchie.Mi aveva appena chiesto di essere la sua ragazza o stavo sognando?
Jorge seguii i miei movimenti e si sedé a sua volta. Si stava mordendo impazientemente il labbro e probabilmente temendo che fosse troppo presto per chiedermi una cosa simile. Il problema non era che fosse troppo presto e, se non avessi avuto problemi di fiducia, avrei detto di sì senza pensarci.Stavo guardando ovunque fuorché lui, cercando di far sì che i miei denti lasciassero le mie labbra, che erano piegate dentro la mia bocca. Lui mi prese il mento, forzando la mia testa a smetterla di muoversi e ad incontrare i suoi occhi.
"Se non vuoi essere la mia ragazza, va bene." Disse tranquillamente ma sapevo che non fosse così. Lo vedevo nei suoi occhi. Ne sarebbe stato deluso e sarebbe stato come un proiettile diretto al suo ego. Volevo urlare chedavvero lo volessi, che ero solo spaventata ma non riuscivo a trovare un modo per dirlo.
"Non è questo." Sospirai, riposizionandomi meglio così che il mio corpo fosse rivolto verso di lui trafficavo con le dita sul mio grembo.
"Allora cos'è?" Domandò leggermente, ma la sua voce era urgente come se avesse bisogno si sapere la risposta il prima possibile.
"Hai detto che non fai questa cosa della 'tua ragazza'." Feci spallucce, alzando infine i miei occhi castani sui suoi verdi, solo per lasciarli cadere subito dopo. Okay, questa era una delle motivazioni. Non volevo essere solo un'altra ragazza sulla sua lista delle buone scopate.
I ricordi del pomeriggio del nostro appuntamento fra amici al Betty's tornarono nella mia mente e, dall'espressione sul suo volto e da come le sue labbra fossero dischiuse, pensai anche lui le stesse ricordando.*FLASHBACK*
"Quando non hai mai fatto sesso prima, lo vedi solo come fare l'amore e pensi che lo farai solamente con la persona giusta. Ma, dopo questo, realizzi che per questa gente non ne vale la pena.""Lascia solo che ti dica che non credo più nell'amore."
"Il mio motto è: non permetterti di amare qualcuno e loro non finiranno con il ferirti."
*FINE FLASHBACK*Lui si inumidì le labbra. "Mi hai fatto cambiare idea." Bisbigliò,
sollevandomi il mento così l'avrei di nuovo guardato in volto. Potevo vedere quanto fosse difficile per lui, essere così sdolcinato e carino quando si comportava per tutto il tempo come un tipo tosto e noncurante ma la mia mente –o il mio cuore, non lo sapevo– ancora non voleva credergli.Che ne era di quello che mi aveva detto Stephie?
"Ti aspetti davvero che ti creda, Jorge? Chi mi dice che non mi scaricherai nel momento in cui non vorrò fare sesso con te?" Domandai dopo un grugnito che chiaramente lo sorprese. La mia voce era seria; non volevo mi prendessero in giro... di nuovo.
"Perché dici questo? Martina, ti ho già fottutamente detto che mi piaci. Sei speciale e ti ho chiesto di essere la mia ragazza perché so quanto ti ha turbato quando l'idiota del tuo ex non l'ha fatto." Disse a voce più alta, iniziando ad essere leggermente infastidito da me, anche se stava cercando di controllare il tono sapendo quanto facilmente gli venisse facile arrabbiarsi.
Le mie labbra si dischiusero nel sentire questo. Aveva già toccato un punto debole, ma non in una cattiva maniera. Gli avevo detto che mi aveva disturbato che Nate non mi avesse chiesto ufficialmente di essere la sua ragazza e stava cercando di farmi vedere che lui fosse diverso. Il mio cuore si sciolse e quasi sorrisi. Il modo in cui diceva tutte quelle cose dolci e carine ma ancora riuscisse a suonare sexy e duro mi colpiva, ma i miei dubbi erano ancora lì, persistenti nella mia mente.
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Il ragazzo del Bronx
RomanceIN REVISIONE. COMPLETATA. Cosa succederebbe se un ragazzo Bad Boy proveniente dal quartiere più pericoloso di New York si innamorasse di una ragazza viziata di Manhattan? Martina e Jorge, la coppia che definiscono: "Gli opposti si attraggono."