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Dopo quello scontro che avevamo avuto con Chen né io né Taehyung dicemmo una parola.
Vedevo i suoi occhi osservare il marciapiede mentre con il pollice accarezzava la mia mano.
Appena arrivammo al Luna Park dove c'era la ruota panoramica mi fermai bloccando Tae.
« Amore ... » dissi alzandogli il mento con il dito.
Lui non rispose semplicemente si limitò a fissare i suoi grandi occhi nei miei.
« Sei stato molto coraggioso prima, grazie » continuai sorridendo e abbracciandolo.
Volevo fargli capire che non ero affatto spaventato dal suo gesto ma anzi mi sentivo protetto.
« Non volevo reagire in quel modo di fronte a te ... ma ha parlato troppo » rispose Taehyung senza distogliere il nostro contatto visivo.
« Tranquillo Amore hai fatto quello che dovevi e ora mi sento ancora più al sicuro » dissi baciandolo dolcemente per poi trascinarlo verso la ruota panoramica.
Lo vidi con la coda dell'occhio sorridere e così iniziai a correre con lui per mano.
« Veloce veloce! » gridai scoppiando a ridere e arrivando finalmente davanti la ruota panoramica.
« Piano Amore mi stacchi il braccio » disse Tae ridacchiando e riprendendo fiato.
« Scusa Amore solo che sono quasi dieci anni che non salgo su una di queste » risposi osservando la grande ruota.
« Allora mi sento onorato che tu ci salga con me dopo tutto questo tempo » continuò Taehyung sorridendo per poi fare la fila assieme a me.
Dopo circa dieci minuti pagammo l'entrata e salimmo sulla ruota panoramica.
Lentamente quella iniziò a salire verso l'alto e ad un certo punto si fermò.
Sorrisi ammirando il panorama e sentii il braccio di Tae posarsi sulle mie spalle.
Io appoggiai la testa sul suo petto e diedi un bacio sul suo mento sentendomi felicissimo.
« Dopo ti devo portare in un posto » dissi improvvisamente guardando il cielo.
Di notte quassù si stava benissimo e le stelle rendevano tutto più affascinante.
« E dove? » chiese Tae posando lo sguardo su di me.
« È un posto in cui andavo quando mi sentivo solo, dopo lo vedrai » risposi sorridendo e lasciando cadere quella conversazione nel silenzio.
Per tutto il resto del giro sulla ruota panoramica rimanemmo entrambi abbracciati l'uno nelle braccia dell'altro senza sentire il bisogno di utilizzare parole.
Gli sguardi che ci scambiavamo trasmettevano più emozioni dei discorsi che facevamo di solito.
Mi sentivo completamente rapito da lui, come se non potessi fare a meno di averlo vicino.
Per me era come una calamita e speravo tanto che non se ne andasse mai lontano da me, lo volevo accanto.
Quando la ruota panoramica si fermò tornai alla realtà e con Tae per mano scesi dal nostro posto.
Subito dopo presi a camminare assieme a lui verso la spiaggia, l'unico posto in cui nessuno quando ero triste poteva disturbarmi.
Lentamente attraversammo alcune spiagge private poi quando arrivammo davanti quella libera mi incamminai nella sabbia.
Con lo sguardo cercai il mio solito posto e appena lo trovai ci trascinai Tae.
Ancora c'erano tracce del falò che avevo acceso una notte e così con l'accendino che portavo nella tasca del pantalone provai ad appiccare il fuoco.
I piccoli pezzi di legno erano umidi così ne presi altri che si trovavano poco più in là e riprovai ad accendere il fuoco.
Questa volta si creò una piccola fiammella e mi misi seduto ai piedi del falò con le gambe appoggiate contro al petto.
« Come mai siamo qui? » chiese Tae con tono spaesato.
« Vedi, ho sempre avuto problemi a socializzare, forse per il fatto che i miei genitori non c'erano mai e io me ne stavo nella mia solitudine. Ero un bambino molto triste e solo » risposi posando il mento sulle ginocchia.
Tae mi guardò con gli occhi intristiti e mi fece segno di andare avanti.
« Molte volte ho saltato la scuola per evitare quei bulli quando fui arrivato al Liceo, così mi nascondevo giornate intere qui, anche notti, mi piaceva guardare il mare, sentire il profumo del sale nelle narici e il rumore dell'acqua che ad ogni tocco con la riva mi rilassava. Era come se niente esistesse, mi sembrava un paradiso, il mio paradiso » continuai con gli occhi leggermente lucidi.
Tae mi mise una mano sulla testa e accarezzo dolcemente i miei capelli come per consolarmi.
« Amore mio guardami » disse Taehyung con tono sia rassicurante che serio.
In quell'istante voltai lo sguardo verso di lui mettendo a fuoco la sua figura.
« Ti prometto che niente ti distruggerà, io sarò sempre qui » disse poggiando la mano sul mio cuore.
« Non ti abbandonerò mai, sei l'unica cosa che in questa misera vita mi rende felice, senza di te non so cosa farei » continuò lui posando l'altra mano sulla mia guancia.
« Ti amo Jeon Jungkook, ti amo come non ho mai amato nessun'altro »

Dear diary || VkookWhere stories live. Discover now