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Le seguenti due ore di lezione passarono in una manciata di secondi.

Il tutto finì in un batter di ciglia, e Louis non si accorse assolutamente di niente; non si accorse di star sorridendo come un ebete al professore durante la sua lezione di chimica. Non si accorse di aver dimenticato all'interno dell'aula di economia l'ultimo rimasuglio di gomma da cancellare che gli era rimasto. Ma sopratutto, non si accorse minimamente delle occhiate di scherno da perte di Morgan, quando per sbaglio lo intravedeva nei corridoi.

Non si era accorto neppure dei borbottii e delle battutine, sicuramente poco simpatiche, che aleggiavano all'interno del gruppo del biondo a suo carico..

Louis non ci pensò neppure.. Era come se tutto all'interno della sua testa si fosse momentaneamente disattivato. Ma infondo era comprensibile.

Nella sua mente, in quel momento, non c'era alcuno spazio per vecchi rimasugli di gomme, noiose spiegazioni o compagni di classe antipatici... L'unica cosa- o meglio, persona- che popolava i suoi pensieri senza dargli alcuna tregua, era quel bellissimo ragazzo dai capelli raccolti e dal sorriso dolce e gentile. l'aveva appena conosciuto, è vero... Però sentiva come una sensazione di dejavu nei suoi confronti..

Era come se già lo avesse incontrato in una vita passata ed il destino avesse deciso di farli rincontrare ancora una volta.

Che cosa stupida ed infantile da credere..  

Eppure era stato così inaspettato... così brusco e piacevole come incontro, il loro.

La giornata era partita per essere una delle peggiori dell'anno ed invece era finita con il rapimento di un romanzo, un appuntamento non programmato ed un ragazzo bellissimo e genuino che sembrava pendere dalle sue labbra.

A Louis parve quasi di star sognando mentre, lentamente, usciva dall'edificio in seguito all'ultima campanella della giornata e, proprio difronte a lui, trovò Harry Styles ad aspettarlo mentre si fumava tranquillamente una sigaretta, placidamente appoggiato al cofano della sua- tirata a lucido- Audi A4 nera.

Insomma.. Non era seriamente plausibile che tutto questo stesse accadendo a lui.
Lui, che era lo stesso ragazzo che se avesse avuto il cinquanta percento di possibilità di indovinare la risposta corretta alla domanda di un test, avrebbe sicuramente scelto quella sbagliata.

Ci deve essere qualcosa che non quadra in tutto questo... Non può essere davvero tutto così semplice. Pensò logicamente Louis mentre si avvicinava con estrema titubanza all'imponente auto nera e al suo proprietario.

Harry, adesso,  lo guardava sorridente con il suo solito sguardo ammiccante. E non appena Louis fu abbastanza vicino,  con una grazia disumana prese l'ultimo tiro di fumo per poi buttare a terra il mozzicone di sigaretta e sollevarsi dalla carrozzeria del auto, andandogli incontro.

"Ciao, occhi blu.." Lo salutò con la più bella voce di sempre. A Louis tremarono le ginocchia quando il più grande si avvicinò e, tirandolo a se per i fianchi, gli schioccò un morbido e leggero bacio sulla fronte. Le mani grandi del riccio bruciavano sui suoi fianchi morbidi- nonostante questi fossero ricoperti dallo spesso maglione azzurro- e le sue labbra a cuore, premute dolcemente sulla sua fronte infreddolita, avevano un non so che di perfetto; di estremamente giusto. Come se fossero state due tessere di un puzzle che combaciavano perfettamente l'una con l'altra.

Le guance del liscio stavano letteralmente andando a fuoco in quel momento:
Un po' per la distanza ravvicinata.
Un po' per il forte odore di tabacco che emanava il corpo del ragazzo a pochi passi da lui.
Ed un po'- ma solo un po'- perché, per riflesso all'avvicinamento repentino, era stato costretto a sollevare le mani e ad appoggiarle leggermente contro il petto tonico dell'altro.

The Only Exception //IN REVISIONE//Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ